Apple, lockdown in Cina e movimenti sfavorevoli delle valute pesano sui risultati

I ricavi di Apple segnano un calo del 5,5% nel trimestre appena concluso, mancando le aspettative degli analisti. Riteniamo che le ragioni dietro tale debolezza siano fattori non strutturali che non intaccano la visione e le previsioni di medio termine.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Sotto le attese i conti trimestrali di Apple, con ricavi in calo del 5,5% a $117,1 miliardi, $4,5 miliardi sotto consensus. Gli utili per azione a $1,88 sono essenzialmente piatti rispetto allo scorso anno e $0,07 sotto consensus.

La società guidata da Tim Cook ha registrato ricavi totali da prodotti pari a $96,4 miliardi, dato che si confronta con i $104,4 miliardi di un anno fa. Nel dettaglio:

  • i ricavi da iPhone sono scesi su base annua da $71,3 a $65,8 miliardi
  • Mac $7,7 miliardi rispetto a $10,8
  • iPad $9,4 miliardi rispetto a $7,2
  • Accessori personali e per la casa $13,5 miliardi vs $14,7
  • Servizi $20,8 miliardi vs $19,5.

Durante il trimestre di dicembre è stato raggiunto un traguardo importante con la base installata di prodotti che ha superato i 2 miliardi e toccato i massimi storici per tutte le principali categorie.

Le ragioni dietro la debolezza

La debolezza dei risultati è principalmente dovuta a 2 fattori:

  1. Limiti alla catena dei fornitori, in particolare per le problematiche legate alle chiusure delle fabbriche in Cina, che hanno causato ritardi fino a fine dicembre per le consegne di iPhone. Tim Cook ha tuttavia sottolineato che ora la produzione è tornata ai livelli desiderati da Apple. I lockdown in Cina hanno ovviamente influito sulla domanda all’interno del Paese, dove i ricavi sono scesi del 7% a $23,9 miliardi. Ricordiamo che qui le potenzialità sono molto elevate per Apple che sta guadagnando significative quote di mercato in particolare in termini di "valore" (vs unità) per la forte domanda di iPhone 14 di fascia alta, diventati ormai uno status symbol tra i ricchi cinesi.
  2. Movimenti sfavorevoli del dollaro rispetto alle altre valute: Cook ha affermato che a parità di cambi Apple sarebbe cresciuta "nella vasta maggioranza" dei mercati, mentre invece ha subìto una contrazione dovuta ai cambi di 800 punti base. Un numero sostanziale, l'8%, che come sottolineato a Reuters dallo stesso Cook, "è un impatto molto severo", e che non dovrebbe essere sottostimato, in quanto Apple “sarebbe cresciuta a parità di cambi".

Ovviamente anche il management della società parla delle attuali incertezze e debolezze macroeconomiche a livello globale e per il trimestre in corso il direttore finanziario Luca Maestri fornisce una guidance di ricavi totali "simili" al trimestre appena concluso: dunque dovremmo aspettarci un altro trimestre con ricavi in calo su base annua ma con un minore tasso di decrescita. Il cambio del dollaro rispetto alle altre valute continuerà a pesare, nell'ordine del 5%. I ricavi da iPhone sono attesi accelerare su base trimestrale, mentre quelli derivanti da iPad e Mac sono visti decrescere a doppia cifra rispetto allo scorso anno. Maestri si attende margini lordi tra il 43,5% e 44,5% e spese operative tra $13,7 e 13.9 miliardi.

Intatta la nostra tesi di investimento

Apple è debole a Wall Street, in calo del 4% nell'after hours, dopo aver chiuso la sessione a +3,7%.

Per noi nulla cambia nella nostra tesi di investimento basata sui fondamentali di medio termine, al netto degli impatti dei lockdown in Cina e dei movimenti delle valute: entrambi sono fattori non strutturali che non intaccano la visione e le previsioni di medio termine. In merito alle valute, ricordiamo che le divisioni finanza delle aziende utilizzano strumenti finanziari per la copertura del rischio cambi, che però a volte, in determinate condizioni, possono risultare ex post non così efficaci.

Valutazione e prezzo obiettivo

Lasciamo invariato il nostro prezzo obiettivo di $220, consci che in questo momento potrebbe sembrare troppo elevato: il target viene calcolato non guardando i singoli trimestri - che vanno contestualizzati nell'attuale situazione economica e geopolitica molto peculiare (anche da un punto di vista storico) -  ma sui fondamentali della società di medio termine che per noi rimangono “puliti", ossia non vi è nessun problema specifico legato ad Apple.

Fra i cosiddetti Big Tech, riteniamo che anche Microsoft presenti fondamentali senza problemi specifici. Sugli altri nomi vediamo alcuni rischi legati ai modelli di business, rischi che per definizione possono ad un certo punto materializzarsi come invece essere gestiti, evitati e superati.

A questi livelli Apple tratta a 24,5 volte gli utili attesi sul 2023 (settembre fine anno fiscale), 22,2 volte sul 2024, Free Cash Flow Yield di circa il 5,5%.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Aziende citate nell'Articolo

Titolo:
Codice: AAPL.US
Isin: US0378331005
Rimani aggiornato su: Apple

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni
Leggi la nostra guida sugli ETF

Obbligazione in euro al 6,55%

Zero coupon. Richiamabile dal primo anno

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy



Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it