Apple, nessuna grande novità dall’iPhone 16

Accoglienza fredda per gli annunci arrivati ieri nel corso dell’evento della Società della Mela incentrati sull’Intelligenza Artificiale, anche se la nuova tecnologia ancora non è disponibile in Cina, tra i principali mercati mondiali per la vendita di smartphone.
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Il post evento Apple
Poche vere novità dal grande evento targato Apple chiamato ‘It's Glowtime’ svoltosi ieri e il mercato ha accolto con freddezza gli annunci della casa di Cupertino.
Il titolo della Mela ha chiuso la seduta di Wall Street in parità e confermato lo stesso andamento anche negli scambi afterhour, restando a 220 dollari.
Chi invece ha ricevuto una spinta dall’evento è stato il titolo Arm Holdings quotato negli USA, salito ieri del 7%, a cui ha aggiunto un altro 1% nell’afterhour: il nuovo modello iPhone 16 utilizza il chip A18 sviluppato utilizzando il nuovo design del chip V9 della società britannica.
Le novità
L’iPhone 16 presentato ieri si è incentrato sull'Intelligenza Artificiale come da attese e a questo si sono aggiunti un Apple Watch più elegante e gli AirPods 4, oltre ad annunciare l’aggiunta di nuove funzionalità AI per i suoi dispositivi nel corso del prossimo mese.
L'iPhone 16 è disponibile in due dimensioni, 6,1 pollici e 6,7 pollici per il modello Plus, è disponibile a partire da 799 dollari ed è alimentato dai nuovi chip A18, dotati di un motore a 16 core progettato per attività generative legate all'AI. Presentati anche i modelli iPhone 16 Pro e 16 Pro Max con un chip A18 Pro più veloce, che costeranno rispettivamente di 999 e 1.199 dollari.
Gli Apple Watch Series 10 partono da 399 dollari e sono stati presentati come gli orologi più sottili finora mai prodotti, con una ricarica ancora più rapida rispetto ai precedenti. Questi modelli sono alimentati dal nuovo chip S10 di Apple e presenta anche le funzioni legate alla salute come il rilevamento dell’apnea notturna.
Infine, svelati gli AirPods 4 alimentati da un nuovo chip H2 personalizzato dotati da una qualità audio migliorata e dal prezzo di 129 dollari.
Il problema cinese
Il primo problema evidenziato dagli analisti è stata la mancanza di funzionalità di AI in Cina, tra i principali mercati di Apple e dove la concorrenza nella nuova tecnologia si fa sempre più agguerrita.
La Casa di Cupertino ancora deve annunciare un partner di AI nel Paese per alimentare il nuovo modello di smartphone e il software dedicato, Apple Intelligenze, sarà disponibile in lingua cinese solo il prossimo anno.
Queste mancanze sono state subito evidenziate dalla rete, in particolare su Weibo, la piattaforma cinese simile a X (ex Twitter), dove l’hashtag ‘iPhone 16 versione cinese non supporta ancora l’Intelligenza Artificiale’ è stato visualizzato 11,33 milioni volte e ha attirato 1.500 commenti. “Perché comprarlo se non puoi usare l’AI?”, scrivevano gli utenti su Weibo, mentre altri ritenevano che senza l’AI l’iPhone “dovrebbe costare la metà”.
Questa mancanza “avrà un impatto negativo su Apple”, spiega Toby Zhu, analista presso la società di ricerche di mercato sulla tecnologia Canalys, in quanto i marchi locali “utilizzano l'AI come elemento di differenziazione chiave per i loro prodotti di punta”.
La partita cinese, però, potrebbe non essere terminata ed è “presto per capire chi vincerà”, secondo Will Wong, analista presso IDC: "Il principale vantaggio competitivo di Apple è la sua forte fidelizzazione dei clienti. Pertanto, le esigenze di sostituzione degli utenti delle serie iPhone 11, 12 o 13 potrebbero ancora supportare le vendite anche in assenza di AI".
Nessuna sorpresa secondo analisti
Dal nuovo iPhone 16 non è arrivata “nessuna sorpresa”, evidenziano gli analisti di Jefferies, che sul titolo Apple mantengono un target price di 205 dollari, aggiungendo che “i prezzi di permuta restano ancora alti”.
Per gli esperti Apple “aveva bisogno di offrire prezzi di permuta più aggressivi, soprattutto in Cina, per invogliare i clienti ad aggiornare al nuovo iPhone, soprattutto in mancanza di notevoli cambiamenti hardware per i nuovi modelli”. Il broker si aspetta che le funzionalità AI “attireranno solo un'accelerazione graduale delle vendite e che le aspettative per una ripresa delle vendite a breve termine probabilmente si raffredderanno”.
Per gli analisti di Evercore (target price di 250 dollari sul titolo) le novità annunciate, “in particolare sull'AI, erano una versione più raffinata degli annunci dell'azienda durante la sua WWDC di giugno”.
Il broker aggiunge che il lancio graduale dell’A di Apple potrebbe “allungare” un ciclo di sostituzione per l'iPhone, ma mantenere comunque positiva la crescita complessiva delle vendite., in particolare nel 2025 e nel 2026, mentre i nuovi Apple Watch e AirPods dovrebbero dare una spinta ai ricavi dei dispositivi indossabili, che sono rimasti stagnanti negli ultimi trimestri.
Tono molto più positivo per gli analisti di Wedbush, i quali ritengono che le nuove funzionalità AI probabilmente stimoleranno una forte crescita delle vendite nei “prossimi 12-18 mesi”. Vendite che potrebbero sostenere il titolo Apple fino a raggiungere una capitalizzazione di 4 trilioni di dollari nel 2025, pertanto hanno alzato il target price da 285 a 300 dollari, mantenendo il rating ‘outperform’.
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