Apple, riduciamo il prezzo obiettivo
La debolezza delle vendite di iPhone in Cina, insieme a una serie di altre motivazioni, ci porta a una riduzione del prezzo obiettivo su Apple.
Abbiamo precedentemente segnalato segnali di debolezza nelle vendite di iPhone in Cina, sia il 9 che il 16 gennaio. Sebbene le aspettative fossero state riviste al ribasso, la situazione sembra essere più grave di quanto inizialmente previsto.
Il trimestre, al di fuori dei risultati della Cina, è stato in generale positivo, ma la guidance appare debole. La società ha riportato ricavi di $119 miliardi, in aumento del 2,1% rispetto all'anno precedente, superando il consenso degli analisti di $1.34 miliardi, mentre gli Utili Per Azione si sono attestati a $2,18, con un incremento del 15,5% su base annua, superando il consenso di $0,07.
Dopo quattro trimestri di declino, i ricavi sono finalmente tornati a crescere, e il numero totale di dispositivi Apple nel mondo ha raggiunto un record di 2,2 miliardi.
In termini di prodotti i ricavi sono stati:
- iPhone $69,7 miliardi (+ 6% anno/anno)
- Mac $7,78 miliardi (+ 0,5% anno/anno)
- iPad $7 miliardi (-25% anno/anno)
- dispositivi indossabili/accessori/prodotti per la casa $11,95 miliardi (-11,4% anno/anno)
- Servizi $23,1 miliardi (+ 11,4% anno/anno).
In termini di suddivisione geografica:
- Americhe $50,4 miliardi (+ 2,3% a/a)
- Europa $30,4 miliardi (+ 9,8% a/a)
- Giappone $7,7 miliardi (+ 15% a/a)
- Asia Pacifico $10,1 miliardi (+ 6,6% a/a)
- Greater China $20,8 miliardi (-13% a/a)
La situazione in Cina è preoccupante, con le vendite sotto consensus (già rivisto al ribasso) di circa $23,5 miliardi e rappresenta il peggior declino dalla stagione natalizia del 2018. Anche le vendite di iPad e dispositivi indossabili sono state molto deboli. È evidente che il marchio Apple sta perdendo il suo appeal in Cina, e la debole guidance per il trimestre in corso ne è la conferma.
La società prevede un'ulteriore diminuzione delle vendite di iPhone per il trimestre in corso, con ricavi totali previsti di circa $6 miliardi sotto consensus, ovvero circa $90 miliardi di ricavi totali e $46 miliardi per gli iPhone rispetto al consensus di $96 miliardi e $50 miliardi.
L'ad Tim Cook ha commentato che la società rimane ottimista su questo mercato nel lungo termine ma ha sottolineato l'effetto negativo del movimento delle valute, senza il quale il declino sarebbe stato tra il 6 e il 7%.
Nabila Popal, analista di IDC, nota e grande società di ricerca di mercato, ha evidenziato che “Apple sta affrontando una concorrenza sempre più intensa in Cina, non solo da parte di Huawei e di altri produttori locali, ma anche dal successo dei telefoni pieghevoli, un segmento in forte crescita in cui Apple non è presente”.
Le tabelle sottostanti riportano l'andamento dei ricavi in modo dettagliato.
Valutazione e prezzo obiettivo
Le azioni trattano attualmente a 28,5 volte gli utili previsti per il 2024, 25,8 volte per il 2025, con un dividend yield dello 0,7% e un Free Cash Flow Yield del 3%.
Riduciamo il nostro prezzo obiettivo da $220 a $200 per le seguenti ragioni:
- La debolezza in Cina sembra essere strutturale, con un declino persistente nel terzo mercato più importante per la società. La recente restrizione governativa sull’utilizzo degli iPhone in Cina e il progressivo spostamento della produzione in altri paesi, come l'India, indicano una riduzione degli investimenti e dei posti di lavoro in Cina. Il mercato cinese per quanto riguarda gli smartphone è quello con maggior competizione e riteniamo che sia arrivato ad un punto in cui tale competizione può solo diventare sempre più agguerrita, tenendo conto di concetti base di marketing e strategia aziendale; ricordiamo che Huawei non solo non è quotata, ma di fatto è "statale", per cui i profitti di breve interessano molto poco e può mirare a guadagnare significative quote di mercato anche a discapito della profittabilità. Questa debolezza per gli iPhone avrà un impatto sulla divisione dei Servizi, che per Apple è stata la divisione a più alta crescita e con profittabilità decisamente maggiore della media aziendale.
- In America, i ricavi totali sembrano aver raggiunto un livello di crescita limitato, compresi quelli provenienti dai Servizi.
- La concorrenza è in costante aumento sui tablet e sugli accessori, dispositivi indossabili e prodotti per la casa.
- Riteniamo che la valutazione attuale della società sia vicina al suo valore intrinseco e prevediamo revisioni al ribasso delle stime degli analisti per gli utili per azione, con un earning momentum negativo. Il consensus EPS per settembre 2025 è intorno a $7,2, ma quello "più recente" (ossia calcolato con gli ultimi cambi di stime) è intorno a $6,8.
Fra i recenti cambiamenti di prezzo obiettivo degli analisti menzioniamo: Citigroup da $230 a $225, JP Morgan da $225 a $215, Piper Sandler da $205 a $190, Jefferies a $205 da $195, Monness Crespi Hardt a $200 da $189.
In generale anche gli analisti che mantengono una raccomandazione di acquisto senza cambiare il proprio prezzo obiettivo, riconoscono che per ora le azioni di Apple possono rimanere "range bound" (muoversi in un intervallo limitato).
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