Apple: Utili sopra consensus ma guidance un po' deludente e vaga. Manteniamo il nostro ottimismo

I risultati trimestrali di Apple sono superiori al consensus. Particolarmente forte la divisione Servizi, arrivata a generare quasi un quarto dei ricavi totali. Apple genera un fatturato superiore ai 380 miliardi di dollari e ha una capitalizzazione di mercato di 2,6 trilioni di dollari, un valore superiore al PIL di molti paesi, Italia inclusa.
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Ieri a mercato chiuso, Apple ha comunicato i risultati finanziari del trimestre, annunciando entrate pari a 89,49 miliardi di dollari, con una leggera flessione dello 0,7% su base annua, in linea con le attese. Gli Utili Per Azione si attestano a 1,46 dollari, in crescita del 13,2% annuo, e superano il consensus di 1,39 dollari.
Nel dettaglio dei ricavi per prodotto:
- gli iPhone hanno generato 43,8 miliardi di dollari (+2,7% annuo), allineandosi al consensus
- le vendite di Mac hanno registrato 7,6 miliardi di dollari, scendendo del 33,9% e al di sotto del consensus di 8,63 miliardi.
- gli iPad hanno totalizzato 6,44 miliardi di dollari (-10,44%), superando le previsioni.
- il settore Servizi ha mostrato una crescita robusta con 22,3 miliardi di dollari (+16,3% annuo) rispetto al consensus di 21,35 miliardi
- i dispositivi indossabili/accessori/prodotti per la casa hanno segnato 9,23 miliardi di dollari (-3,4% annuo), un risultato inferiore al consensus di 9,43 miliardi.
Luca Maestri, CFO di Apple, ha previsto per il trimestre in corso entrate simili a quelle dell'anno scorso per gli iPhone, nonostante una settimana in meno rispetto al quarto trimestre 2022. Il direttore finanziario prevede inoltre un'accelerazione dei ricavi da Mac e una crescita a doppia cifra per i ricavi medi settimanali per Servizi (come a settembre), mentre anticipa un calo dei ricavi per iPad e dispositivi indossabili. Ha anche evidenziato l'impatto negativo della forza del dollaro negli ultimi trimestri.
L'AD Tim Cook ha osservato che, a parità di cambi, i ricavi dalla Cina sono aumentati, indicando che la contrazione è attribuibile al fattore valuta. Ha sottolineato il record di vendite nel trimestre per gli iPhone in Cina, con quattro dei cinque modelli più venduti nella Cina urbana appartenenti ad Apple. “Nel trimestre natalizio, ci aspettiamo vendite maggiori di telefoni”, ha aggiunto Cook, concludendo di vedere "la Cina sul lungo periodo come un mercato incredibile" e di essere molto ottimista".
Focus su Huawei
In un mercato complessivamente in declino nel 2023, Apple sembra incrementare la sua quota (in termine di valore, non di unità). Secondo la società di ricerca Canalys anche questo trimestre ha visto una contrazione, seppur in miglioramento, del 3%. Huawei ha avuto una crescita nel trimestre con il suo nuovo modello Mate 60 Pro, grazie al suo nuovo chip avanzato di tecnologia cinese, considerate le restrizioni americane sull'esportazione di tecnologia.
In realtà noi concordiamo con chi sostiene che la storia non è proprio così, ossia vi è una parte di propaganda. Da un'analisi di TechInsights per Bloomberg News, il SoC (System on a Chip) da 7 nanometri di Huawei potrebbe aver infranto alcune restrizioni. Un SoC è un chip su cui su un solo supporto fisico sono presenti il processore centrale (Cpu), il controller (per la grafica) e le memorie. Non è chiaro il livello di capacità produttiva o la percentuale di yield per questo SoC (ossia la percentuale di chip buoni su un wafer rispetto a quelli da scartare, per cui maggiore è la quantità di chip da scartare, maggiore è il costo di produzione unitario). Per i 7 nm sono necessari i macchinari EUV di Asml, anche se non di ultima generazione, che però la società olandese non ha mai potuto vendere in Cina a causa delle restrizioni: il business cinese di ASML sta andando bene, anche se solo incentrato su macchinari DUV che possono arrivare fino a 14 nanometri.
In contrasto, i SoC di Apple sono già a 3 nanometri, irraggiungibili senza le avanzatissime e costose macchine EUV, e Apple si è assicurata gran parte della produzione a 3nm per i prossimi anni siglando un mega contratto con TSMC.
Cook, in un'intervista alla CNBC, ha menzionato che la disponibilità degli iPhone 15 Pro e Pro Max è ancora limitata a causa dell'elevata domanda.
La forza della divisione Servizi
Nelle tabelle sottostanti è illustrato in dettaglio l'andamento dei ricavi per categoria di prodotto e per area geografica.
Punto di rilievo è la divisione Servizi, cresciuta di circa il 50% dal primo trimestre 2021, arrivata oggi a quasi un quarto dei ricavi totali. Questa divisione detiene margini di profitto maggiori della media aziendale, una struttura di conto economico con significativa leva operativa e un'ottima generazione di cassa. La divisione Servizi è inoltre considerata come “ricavi ricorrenti”, molto apprezzati dagli investitori che sono disposti a pagare un ipotetico multiplo più alto.
I margini operativi di Apple da inizio anno si attestano al 30,2%, superando la media degli ultimi cinque anni del 27,5%. L'espansione significativa di tali margini è dovuta principalmente alla crescita dei Servizi, e ci attendiamo che questo trend continui. Sebbene possa presentare una certa volatilità o mostrare un ritmo di crescita minore, la fase di espansione è tutt'altro che conclusa, contrariamente a quanto alcuni possano affermare.
"L'Ecosistema Apple" dimostra la sua forza, con il pricing power della società, la fedeltà dei clienti, soprattutto quelli nuovi in mercati emergenti come la Cina e l'India.
L'azienda ora gestisce un business da 90 miliardi di dollari (22 per 4). Con oltre un miliardo di iPhone nel mondo, la spesa media annua in servizi per utente è solamente di 9 dollari, un importo relativamente basso per il consumatore tipico di prodotti Apple; il totale dei dispositivi nel mondo è di 2 miliardi.
Il SuperCiclo 5G non ha ancora preso il via, ma è solo questione di tempo. Purtroppo in Italia la copertura del 5G è ancora limitata, perciò non possiamo ancora sperimentarne le potenzialità al completo. Tuttavia, partendo da un prezzo medio di 800 dollari per iPhone 5G, potenzialmente ci sono 800 miliardi di dollari di ricavi da realizzare.
Guidance sotto tono
Ciò che non ha entusiasmato gli investitori ieri sera, causando un calo del titolo nel after-hours e una leggera flessione anche nel pre-market, è stata la guidance dell'azienda, poiché le aspettative erano per una ripresa nella crescita dei ricavi; tuttavia, gli Utili Per Azione sono cresciuti del 13%.
Valutazione e prezzo obiettivo
Abbiamo scritto molto su Apple e, di recente, anche sulla sua valutazione. Non abbiamo mai osservato nella storia una società con un fatturato che supera i 380 miliardi di dollari e una capitalizzazione di mercato di 2,6 trilioni di dollari, un valore superiore al Prodotto Interno Lordo di molti paesi, Italia inclusa. Apple genera circa 25-30 miliardi di dollari di cassa netta ogni tre mesi, paragonabile all'ammontare di una legge finanziaria italiana. Lo stesso vale per Microsoft: in pratica, sono come due Paesi che giocano a Risiko alla conquista del mondo.
Oggi, quindi, valutiamo Apple in maniera differente. La società tratta a 3,2 volte i ricavi del ciclo 5G; assumendo un margine di utile netto conservativo del 15%, tratti a circa 21 volte gli utili derivanti dagli iPhone, ricevendo "gratis" tutto il resto del business. Questo è chiaramente un approccio provocatorio, ma secondo la nostra analisi, non si può affermare che l'azione Apple sia sopravvalutata, considerando tutti i punti di forza che abbiamo ripetutamente illustrato. In particolare, ci focalizziamo oggi sul valore della divisione Servizi, per la quale, basandoci su quanto esposto sopra, possiamo aspettarci valutazioni molto elevate.
Apple, al pari di Microsoft, rappresenta un investimento solido per il lungo termine. Se qualcuno desidera cercare una logica nei movimenti di breve termine del mercato, ben venga, anche se spesso questa ricerca risulta essere senza un senso concreto.
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