Arrivano nei prossimi giorni i dati che risveglieranno le borse

Si comincia stamattina con l’indice IFO sulle aspettative degli investitori tedeschi. E’ già uscita la trimestrale di Credit Suisse. Giovedì viene pubblicato il Pil degli Stati Uniti, il giorno dopo quello della zona euro.
Gli indicatori della volatilità sono sui minimi di medio periodo. Stamattina sono in lieve calo le borse della Cina e della Corea del Sud. Scendono il petrolio e l’oro.
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La quarta settimana di aprile non sembra tanto diversa dalla terza, che a sua volta, è stata molto simile alla seconda ed alla prima. In Asia Pacifico sono deboli le borse della Cina e della Corea, è in lieve rialzo il Nikkei di Tokyo. Il future del Dax di Francoforte perde lo 0,1%.
Il primo mese del secondo trimestre, statisticamente uno dei più favorevoli all’azionario, è stato fino ad oggi fiacco. L’S&P500 segna da inizio mese un rialzo inferiore all’1%, la scorsa settimana ha perso lo 0,1%, nelle prime due ha registrato variazioni inferiori all’1%. Per trovare performance così spente, si deve tornare al 2019.
CALMA PIATTA
I mercati che hanno completamente azzerato il rischio di stabilità finanziaria non vanno seguiti ciecamente, avverte T. Rowe Price. “Non è il momento di essere compiacenti”, afferma Ritu Vohora, Investment Specialist, Capital markets della società del risparmio gestito, anche perché, “storicamente, ogni volta che la Fed frena, qualcosa sfonda il parabrezza”. Wall Street è da evitare perché, “Con l’S&P500 scambiato a 18x su una base di price-earnings, le azioni non sono a buon mercato e probabilmente valutano troppo poco il rischio di recessione. Anche il premio per il rischio azionario si è ridotto, il che rende il quadro del rapporto rischio/rendimento meno interessante”. Qualche occasione, nell’azionario, si trova nei mercati emergenti ed in Giappone, mentre per i bond, "sebbene i rendimenti siano lontani dai massimi, le obbligazioni rappresentano ancora un’opportunità interessante per ottenere reddito e diversificare in caso di rallentamento”.
LA SETTIMANA
Le prossime sedute potrebbero essere mosse dai dati sulla crescita economica nel primo trimestre negli USA (giovedì) e in Eurozona (venerdì). Il primo è atteso in lieve rallentamento, +2% su base sequenziale, dal +2,6% precedente, per il secondo gli economisti si attendono un recupero marginale dopo la stagnazione registrata nell’ultimo trimestre del 2022 (0,1% da 0%). I principali Paesi dell’Eurozona pubblicano venerdì gli ultimi aggiornamenti sull’inflazione. Il consenso degli economisti raccolto da Bloomberg prevede un lieve rallentamento in Germania, un’accelerazione in Spagna e un dato stabile in Francia. I dati di venerdì anticipano di qualche giorno l’inflazione complessiva dell’Area, il dato considerato l’ago della bilancia tra 25 o 50pb di rialzo nella riunione del successivo 4 maggio. Molto importante, negli Stati Uniti, il dato relativo al PCE core in uscita venerdì, ovvero la misura dell’inflazione preferita dalla Fed, che è attesa in forte rallentamento nella componente generale, a fronte di una certa stabilità nella componente base (c.d. “core”). Sul fronte Banche Centrali, da seguire con particolare attenzione la riunione della Banca del Giappone che inizia giovedì e termina venerdì mattina, essa è la prima presieduta dal neogovernatore Ueda. Ad oggi, non sono attese modifiche alla politica monetaria, ma dati gli odierni dati sull’inflazione superiore alle attese, l’attenzione sarà rivolta alla ricerca di indicazioni riguardo a futuri cambiamenti. Infine, entra nel clou la stagione delle trimestrali USA con la pubblicazione dei colossi del settore tech (Alphabet, Amazon e Microsoft su tutti).
TASSI E BOND
Il Bund, il BTP ed il Treasury Note si sono leggermente indeboliti. Il decennale tedesco, ha chiuso venerdì a 2,47%. Bloomberg riporta che nella settimana chiusasi il 18 aprile, posizioni short sul Treasury a dieci anni hanno raggiunto il valore record di 1,29 milioni di contratti aperti. Chi punta sull’aumento del rendimento del decennale si aspetta che la Federal Reserve vada avanti ad alzare i tassi d’interesse per un bel po’, al contrario di quel che anticipano i future, i quali, danno come probabile un primo allentamento della politica monetaria prima della fine dell’anno. “L’idea che la Fed stia per taglia in modo aggressivo, è fuorviante”, ha detto a Bloomberg TV, Kim Strand, head of fundamental research and ESG integration a Franklin Templeton Investment. Strand ritiene che la banca centrale alzerà ancora un po’ i tassi, al termine della stretta monetaria, verificherà l’andamento dell’inflazione.
L’euro dollaro è intorno ai massimi di medio periodo a 1,098. Il dirigente responsabile dei tassi d’interesse della BCE, Pierre Wunsch, dice stamattina al Financial Times che la stretta monetaria dovrebbe fermarsi solo quando il trend dell’aumento degli stipendi darà concreti segnali di discesa. Wunsch, il governatore della banca centrale del Belgio, aggiunge che i tassi potrebbero arrivare al 4%, cento punti base sopra i livelli attuali.
L’oro ha perso terreno venerdì, stamattina è a 1.980 dollari. Secondo un sondaggio del Financial Times condotto su 83 banche centrali, piu' dei due terzi degli interpellati ha detto di attendersi un aumento delle riserve di oro da parte degli istituti centrali.
Petrolio Brent in calo di oltre l’1% a 80,7 dollari il barile.
Bitcoin in lieve rialzo a 27.800 dollari.
TITOLI
Leonardo. Il candidato Ad Roberto Cingolani punta ad assumere anche la carica di direttore generale, una posizione a cui ambiva l'attuale CEO della controllata MBDA, Lorenzo Mariani, che potrebbe rimanere al suo posto. Lo ha riportato La Repubblica ieri.
Monte dei Paschi. "Vogliamo gestire in modo ordinato l'uscita dello stato dal capitale di Mps per creare in Italia le condizioni perché ci siano più poli bancari," ha dichiarato Giorgia Meloni in una intervista a Milano Finanza nel weekend.
Tim. Il governo non interviene sul dossier Telecom Italia, ma osserva che non ci siano situazioni che mettano a rischio l'interesse nazionale, ha detto Giorgia Meloni in una intervista a Milano Finanza sabato.
Enel. Giorgia Meloni si è detta soddisfatta del lavoro fatto dal governo per scegliere i nuovi amministratori per le aziende partecipate dallo stato, inclusa Enel. "Abbiamo indicato i nuovi amministratori guardando alla competenza e non all'appartenenza," ha detto il premier in una intervista a Milano Finanza. Il candidato AD proposto dal Tesoro, Flavio Cattaneo, punta a tagliare i costi e confermare la politica dei dividendi, secondo quanto riporta Bloomberg citando fonti vicine alla situazione.
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