AT&T, Morgan Stanley vede un potenziale apprezzamento di quasi il 30%


Simon Flannery di Morgan Stanley vede un potenziale upside di quasi il 30% per la società telefonica statunitense AT&T. Quali sono i punti forti della società?


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Per l'analista di Morgan Stanley, Simon Flannery, le valutazioni della società telefonica statunitense AT&T sono molto basse, motivo che lo porta a sostenere un prezzo obiettivo di 27 dollari, rispetto alla chiusura di ieri pari a 21 dollari. L'azione qui tratta a 8,2 volte gli utili attesi nel 2022, 7,9 volte sul 2023.

Un molto buono dividend yield del 5,3% non solo è sostenibile ma con spazi di incremento nel corso del tempo. L'attuale ammontare di dividendo che a livello assoluto è di 8 miliardi, pari a 1,11 dollari per azione, è meno del 50% sia degli utili che del flusso di cassa netto generato.

Il free cash flow to equity è particolarmente attraente intorno al 10,5% nel 2022 e del 13% nel 2023: ciò in base ai target di generazione di cassa comunicati dal management a marzo (16 miliardi di dollari FcF 2022, 20 miliardi FcF 2023).

Investimenti in 5G e banda larga

Gli investimenti di AT&T continuano, sia sul 5G che sulla banda larga (fibra ultraveloce): come tutti gli operatori telefonici Usa la società è già molto avanti nel 5G, a dispetto dell’Europa dove i telecom sono ancora piuttosto indietro, ad eccezione della Germania che si posiziona al primo posto tra gli investimenti sul mercato europeo.

Secondo l'analista di Morgan Stanley il picco degli investimenti totali dell'azienda arriverà il prossimo anno e nel 2024 dovremmo già assistere a una riduzione di quasi il 20%, portando a un'ulteriore espansione dei flussi di cassa netti.

Un buon "value investment"

La società punta inoltre a ridurre il proprio debito per arrivare ad un livello equilibrato nel 2023 con Net Debt/Ebitda intorno a 2,5 volte: a quel punto giustamente potrà prendere in considerazione la possibilità di aumentare il dividendo e/o fare un piano di riacquisto di azioni proprie.

Importante sottolineare che per essere una grande società di telecomunicazioni vi è un po' di crescita visibile e credibile come ben argomentato dal management a marzo. Per il 2022 la società si aspetta una crescita dei ricavi totali tra il 3 e il 5%, ebitda (margine operativo lordo) intorno al 3%; per il 2023 i ricavi sono attesi a +3/5% con ebitda a circa +6%.

Il punto focale di questa tesi di investimento è l'ottima e crescente generazione di flussi di cassa e la bassa valutazione che rendono l'azione secondo noi un buon "value investment".

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