Atlantia, si avvicina la conclusione della ‘sofferta’ vendita di Aspi


La decisione della Corte dei Conti arrivata ieri sulla cessione di Aspi lascia intravedere le prospettive di un tesoretto da 5 miliardi di euro per Atlantia.


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Atlantia ben intonata a Milano

Andamento positivo per Atlantia a Piazza Affari dopo la decisione della Corte dei Conti che apre le porte alla fine della vendita di Autostrade per l’Italia.

Mentre il Ftse Mib viaggia intorno la parità dopo due ore di contrattazioni, le azioni Atlantia crescono dell’1,50%, con un massimo toccato a 17,52 euro, aggiungendo ulteriori acquisti ad una settimana nel complesso positiva (+9%).

La decisione della Corte dei Conti

Ieri la Corte dei Conti aveva approvato la delibera Cipess con il parere sul terzo atto aggiuntivo alla convenzione unica con Autostrade per l’Italia (Aspi) e il relativo piano economico finanziario, oltre a registrare il ‘settlement agreement’ tra Autostrade e il Ministero delle Infrastrutture.

La registrazione, necessaria a chiudere l'operazione, è avvenuta a seguito dei chiarimenti forniti dal governo, chiamato a partecipare all'adunanza della sezione di controllo, secondo quanto riferito ieri da fonti Reuters vicine al dossier.

La decisione rappresenta il via libera agli atti propedeutici alla cessione di Aspi, parte del gruppo Atlantia, al consorzio guidato da Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

Verso la conclusione della vendita di Aspi

La notizia lascia intravvedere la fine della ‘travagliata’ vendita di Aspi alla cordata di Cdp, in quanto ora manca solo la firma sul piano finanziario e l’addendum, già approvati dalla Corte dei Conti, oltre alla sola registrazione finale da parte dei magistrati contabili.

A quel punto partirà la conta alla rovescia di 30 giorni per il closing, previsto come termine ultimo il 30 giugno.

La vendita di Aspi rappresenta l'atto finale del contenzioso nato tra Atlantia e le autorità italiane nel 2018, a seguito del crollo del ponte Morandi, gestito da Autostrade, in cui morirono 43 persone. Il ponte era gestito da Autostrade.

Il tesoretto di Atlantia

La vendita porterà nelle casse di Atlantia circa 5 miliardi di euro, calcolati al netto del futuro buyback e dell’acquisizione di Yunex.

In particolare, “Atlantia incasserà 8,2 miliardi per la cessione dell’88% di Aspi”, spiegano da Equita Sim, per poi “avviare il buyback fino a 2 miliardi approvato dall’assemblea dello scorso dicembre”, avente oggetto un numero massimo di 125 milioni di azioni, il 15% del capitale sociale.

Il ‘tesoretto’ potrebbe essere investito nella strategia di Atlantia illustrata dal Ceo della società, Carlo Bertazzo, finalizzata a mantenere il gruppo attivo nella gestione di infrastrutture sfruttando la flessibilità finanziaria per cogliere eventuali opportunità nel proprio core business, mantenendo comunque un approccio “selettivo” nei confronti dei business sinergici o attigui.

La view degli analisti

La fine dell’iter burocratico per la cessione dovrebbe arrivare in circa due mesi, ipotizzano da Equita, i cui esperti mantengono una raccomandazione ‘buy’ sul titolo Atlantia, con target price a 19,1 euro.

Il via libera della Corte dei Conti rappresenta “una buona notizia anche se, almeno parzialmente, scontata”, sottolineano da Banca Akros che sulla banca hanno un giudizio ‘accumulate’, con target price a 18,5 euro.

Ottimismo anche da Intesa Sanpaolo, secondo la quale la decisione della Corte “avvicina la fine di una lunga saga iniziata 4 anni fa”, mentre “le risorse disponibili con la vendita forniscono una migliore visibilità sulla strategia di crescita esterna” oltre al buyback.

Da Equita analizzano il ritorno per gli azionisti da questo buyback: “in caso di partial tender offer sul mercato, considerando che Edizione Holding (33%) ha già annunciato che non parteciperà all'offerta, e che si possa assumere come fisiologico che il 10% delle azioni non venga consegnato, stimiamo che possano essere ritirate oltre il 20% delle azioni per gli azionisti di minoranza. Nella simulazione da noi effettuata a gennaio (offerta al 15% di premio sul mercato per 2 miliardi) la nostra stima dell'investimento era un internal rate of return del 7,5% in 2 anni considerando i dividendi pagati nel 2022 e l'interim 2023 con la prudenziale assunzione che il prezzo del titolo rimanga flat a fine 2023”.

Secondo gli analisti di Bestinver (‘buy’ sul titolo con target price 19-20 euro), dopo la sentenza Atlantia rappresenta “un investimento particolarmente attraente perché è un mix di crescita, modello di business a basso rischio, sostenibilità, innovazione e remunerazione soci”.

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