Auto: boom di immatricolazioni a maggio in Europa +73,7%, ma sul 2019 è -25%

17/06/2021 06:46
Auto: boom di immatricolazioni a maggio in Europa +73,7%, ma sul 2019 è -25%

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Effetto pandemia, boom delle immatricolazioni ma è solo uno specchietto per le allodole

Secondo i dati Acea, l'associazione dei costruttori auto europei, a maggio in Europa Occidentale, area che comprende i Paesi Ue, Efta e Regno Unito, sono state immatricolate 1,084 milioni di auto, il 73,7% in più rispetto allo stesso mese del 2020, quando le misure di lockdown per il Covid erano molto severe.

Il confronto con lo stesso mese del 2019 evidenzia, invece, un calo del 25%.

Nei primi cinque mesi dell'anno sono state immatricolate 5,204 milioni di vetture, in crescita del 31,1% sull'analogo periodo del 2020. Anche in questo caso la flessione rispetto al 2019 è del 25%.

Immatricolazioni tra le singole marche

Nella stessa area, Stellantis ha immatricolato 224.354 auto, il 60,9% in più dello stesso mese 2020, con una quota pari al 20,7% a fronte del 22,3%. Nei cinque mesi le auto vendute da Stellantis sono 1.119.830, con una crescita del 37,9% sull'analogo periodo dell'anno scorso e la quota che sale dal 20,5 al 21,5%.

Al 2020 l’area Emea pesava il 18,5% dei ricavi dell’intero gruppo Stellantis dietro il 68,7% dell’area Nafta e davanti il 6% dell'America Latina.

Tra gli altri gruppi automobilistici recupero per il gruppo Volkswagen con un +93,7% di immatricolazioni nel mese a 303.938 mentre il gruppo Renault ha registrato un progresso del 25,9%.

Italia la meno peggio

"La pandemia - osserva il Centro Studi Promotor - ha colto il settore nella fase iniziale della difficile transizione verso l'auto elettrica con la conseguenza che cresce l'interesse verso le elettriche che beneficiano ovunque di incentivi generosi, ma le vendite di auto sono fortemente condizionate dagli acquisti di modelli tradizionali che hanno un ruolo fondamentale per sostenere i bilanci delle case e porle in condizione di continuare a investire nell'elettrico. Non a caso tra i cinque maggiori mercati quello che, nel confronto con il 2019, accusa la contrazione più contenuta è quello italiano in cui nella seconda parte del 2020 e nei primi mesi del 2021, sono stati adottati incentivi anche per le vetture con alimentazioni tradizionali, ma con emissioni contenute entro la soglia dei 135 gr/km di CO2".

Nei cinque maggiori mercati dell'Europa Occidentale, nel gennaio-maggio 2021, l'Italia è la migliore con un calo del 19,3% , male la Francia -22,7% - 27,6% in Germania, -30,8% nel Regno Unito e -35,9% in Spagna. "Tuttavia - sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - lo stanziamento per gli incentivi all'acquisto di auto con alimentazioni tradizionali con emissioni tra 61 e 135 gr/km di CO2 che avrebbero dovuto durare per l'intero primo semestre 2021, si è esaurito l'8 aprile e in mancanza di un rinnovo per i mesi che mancano alla fine del 2021 è lecito prevedere un crollo".

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