Azioni Brunello Cucinelli ancora nella tempesta: nuove sospensioni in borsa

La casa di moda ha risposto alle accuse del fondo short Morpheus che ieri avevano causato un forte crollo in borsa del titolo che oggi continua a navigare in acque agitate.
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Nuovo crollo per le azioni di Brunello Cucinelli
Non c’è pace per Brunello Cucinelli, colpita ieri dalle accuse del fondo short Morpheus Research che avevano fatto colare a picco le azioni della società italiana alla chiusura di Piazza Affari (-17,28%).
All’apertura degli scambi di oggi la musica non cambia: il titolo apre la seduta in forte calo, arrivando a cedere l’8%, con un minimo a 77,60 euro, per poi recuperare dopo essere stata sospesa più volte nella sola prima ora, l’ultima alle 9:49 quando quotava 82,18 euro (-3,41 euro). Alla ripresa degli scambi, le azioni continuavano il recupero fino ad un -1,50%.
Un analista, interpellato a caldo da RadioCor, definisce “pesante” in questo momento l'attività di vendita allo scoperto da parte da parte dei due hedge. Il -17% a Piazza Affari va però legato, a suo giudizio, anche al fatto che “a prescindere da tutto, il titolo viaggia su multipli molto alti” e, quindi, il crollo potrebbe derivare da “un mix delle due cose”.
Prima del crollo di ieri, le azioni Brunello Cucinelli avevano guadagnano il 15% negli ultimi 12 mesi di scambi, mentre l’andamento del 2025 risultava piatto.
La difesa di Cucinelli
Ieri la casa di moda aveva risposto alle accuse, confermando “con fermezza il pieno rispetto delle regole comunitarie in merito all’attività nel mercato russo” e annunciava di valutare “azioni legali a tutela della sua reputazione e degli interessi di tutti i suoi stakeholder.
Nel dettaglio, la società spiega che, all'inizio del conflitto Russia-Ucraina, "abbiamo scelto di mantenere inalterata la nostra struttura locale continuando a garantire salari pieni ai dipendenti e venditori e onorare i contratti di affitto", mentre attualmente "il nostro personale offre, su richiesta dei clienti finali, un servizio di assistenza all'interno del nostro showroom. Il prodotto utilizzato è quello regolarmente spedito in Russia entro i limiti stabiliti dall'Unione Europea e la parte residuale dell'inventario consegnato prima dell'introduzione delle sanzioni. In questo modo siamo in grado di generare localmente le risorse necessarie per sostenere stipendi e affitti". Se “gli spazi dedicati al marchio all'interno di più ampie strutture multi-brand rimangono operativi, con i partner wholesale agiamo nel pieno rispetto delle regole comunitarie fornendo loro solo la parte di collezione consentita entro i limiti di valore fissati", prosegue la nota.
Il gruppo aggiunge che le verifiche dell’Agenzia delle Dogane in Italia hanno “accertato il pieno rispetto delle procedure cosi come non sono state rilevate segnalazioni da autorità doganali straniere che potessero prefigurare triangolazioni commerciali".
Per quanto riguarda il fatturato di Cucinelli nel mercato russo, secondo la nota l’incidenza del mercato russo “si è ridotta di oltre due terzi rispetto al 2021 risultando oggi intorno al 2%. Il valore delle esportazioni verso la nostra filiale russa è passato dai 16 milioni di euro del 2021 ai 5 milioni euro del 2024; dati questi disponibili ogni anno nel nostro bilancio. Crediamo che questi valori possano risultare esaustivi nel dimensionare correttamente questo argomento e nell'escludere anche qualsiasi ipotesi su un utilizzo del mercato russo per la riduzione del magazzino e lo smaltimento delle rimanenze", conclude la nota.
I dubbi su Morpheus
"La diffusione di informazioni tutte da verificare, e in alcuni casi prive di fondamento, rischia di innescare reazioni emotive nei mercati e gli algoritmi di vendita fanno il resto, affossando il titolo con presunte denunce di illeciti non verificati, compromettendo anni di ricerca, impegno e lavoro, oltre a minare la reputazione presso clienti, fornitori e dipendenti", secondo Marco Astorri, ex CEO di Bio-On, in merito a quanto successo oggi a Brunello Cucinelli.
Un altro analista interpellato da RadioCor afferma che “a favore della società ci sono le verifiche effettuate dall'Agenzia delle dogane”, il fatto che “l'incidenza della Russia sembra sia ridotta al 2%” e che “Morpheus avrebbe molti vantaggi da un'indagine su questa vicenda, visto che è short sul titolo”. Sintetizzando, aggiunge, “mi fido della serietà dell'azienda” e parla addirittura di “buy opportunity” alla luce dei corsi azionari.
Altri operatori non nascondono il fatto che il report di Morpheus sembri “molto circostanziato” anche se “in una situazione così c'è anche molta speculazione”.
Per altri broker, più semplicemente gli investitori hanno colto l'occasione per prendere profitto dopo “l'andamento positivo del titolo in un settore del lusso che, comunque, ha ancora davanti qualche punto di domanda davanti a sé”.
Al momento, sono quattro gli investitori che detengono posizioni corte rilevanti in Brunello e che, nel corso dell'estate, hanno mostrato un certo attivismo nello short sull'azienda. Secondo l'aggiornamento Consob (alla data del 24 settembre) sulle posizioni nette corte, risultano sopra la soglia dello 0,5% del capitale JP Morgan Asset Management Uk Limited (con lo 0,78%), Aqr Capital Management (0,72%), Kintbury Capital (0,71%) e Pertento Partners (0,58%), cioè l'hedge da cui sembra essere partita la bufera con un report, iniziato a circolare tra gli operatori già la scorsa settimana.
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