Azioni Leonardo in evidenza grazie al fondo europeo SAFE

Diversi gli acquisti questa mattina sul settore della difesa che potrebbe beneficiare di nuove opportunità di business legate a procurement congiunti europei derivanti dal piano Security Action For Europe attualmente in discussione tra i membri dell’UE.

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Azioni Leonardo in verde

Comparto della Difesa in luce sui mercati europei sulla spinta di nuovi possibili finanziamenti provenienti dell’Unione europea con il piano Security Action For Europe (SAFE).

A beneficiarne sono soprattutto Leonardo, la migliore del FTSE MIB (di oggi con una crescita superiore al 2% e un massimo toccato a 51,36 euro, mentre fuori dal principale indice di Milano vola Fincantieri, aiutata anche dai nuovi target comunicati ieri per la divisione Underwater. Positive anche Avio (+4% a 20,20 euro), Cy4Gate (+4% a 4,50 euro).

Nel resto d’Europa, brillano la francese Thales (+1%) e le tedesche Renk (+3,70%) e Rheinmetall (+1%).

Il piano SAFE

Sul comparto incide il potenziale impatto del fondo europeo SAFE, pari a 150 miliardi di euro, secondo fonti già approvato dai 27 stati membri dell’Unione europea, e le società del settore potrebbero beneficiare di nuove opportunità di business legate a procurement congiunti europei.

Il piano prevede l’istituzione di un programma di prestiti, destinati anche a Ucraina e Norvegia, per l’acquisto congiunto di armamenti e almeno il 65% del valore dei prodotti acquistati dovrà essere realizzato nell’UE, in Ucraina o in Norvegia.

L’accordo sarebbe stato raggiunto ieri dagli ambasciatori, in tempo per l’incontro dei ministri della Difesa e degli Esteri dei Paesi membri, previsto per oggi, ma che formalmente non è ancora stato finalizzato, poiché gli Stati hanno tempo fino a mercoledì per opporsi al testo e riaprire la procedura negoziale, ipotesi definita “improbabile” da due diplomatici europei citati da Euractiv.

L’intesa prevede, inoltre, che nessuna azienda extraeuropea, norvegese o ucraina coinvolta negli appalti congiunti potrà produrre oltre il 35% del valore, cercando così di favorire la produzione dell’UE e riducendo la dipendenza da fornitori esterni.

“Sebbene restino da chiarire tempi, modalità di utilizzo, criteri di assegnazione dei fondi e modalità di partecipazione, l'accordo dimostra la volontà politica di impegnarsi verso una difesa europea sempre più integrata", spiegano gli analisti di EQUITA.

L’impatto sulle società

Dalla sim calcolano che “il potenziale business catturabile da Leonardo sia compatibile con almeno il 10/15% di upside a livello di fatturato/Ebita rispetto agli obiettivi del piano al 2029 che avevamo ipotizzato nella nostra ultima nota includendolo in parte nella valutazione”.

Per Fincantieri, secondo EQUITA "la pipeline commerciale in ambito militare individuata dalla società è pari a 20 miliardi” e gli analisti ritengono “che la disponibilità di queste risorse messe in campo dall'UE possa accelerare la messa a terra di questi ordini che normalmente seguono un iter burocratico e approvativo molto lungo. Da valutare se la visione comune dei Paesi europei sul tema difesa porti a una maggiore integrazione tra le società navali europee (pensiamo anche in ambito Underwater con Fincantieri che ha espresso più volte la volontà di rafforzare la partnership con Tkms)".

Su Avio, l'impatto "si può tradurre in ulteriori ordini per la divisione difesa-propulsione tattica (produzione di motori per i missili dell'unico produttore europeo Mbda - jv tra Leonardo, Bae e Airbus) che nel 2024 rappresentava il 16% del fatturato con margini superiori alla media. Allo stesso modo per la divisione Difesa di Iveco (Idv) si prospettano potenziali ordini aggiuntivi di veicoli blindati, tattici, multi-ruolo; nel 2024 Idv rappresentava il 7% del fatturato e l'11% dell'adjusted Ebit di gruppo", aggiungono dalla sim.

Quanto a Cy4gate, infine, da EQUITA ricordano come circa il 25% delle vendite attese nel 2025 sia in ambito Difesa e ritengono che la notizia "potrebbe portare a un'accelerazione del business Difesa (con soluzioni Cyber Security, Decision Intelligence) anche tramite il coinvolgimento del proprio azionista di maggioranza Elettronica (che ha tra gli azionisti di minoranza Leonardo e Thales)".

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