Balzo di Exprivia dopo l’annuncio dell’OPA

L’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria lanciata dall’azionista Abaco Innovazione prevede un corrispettivo di 1,6 euro per ogni azione portata in adesione ed è finalizzata al delisting della società.

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Exprivia in rally

Apertura tra gli acquisti per Exprivia a Piazza Affari dopo l’annuncio della promozione di un’Offerta Pubblica di Acquisto da parte di Abaco Innovazione finalizzata al delisting.

Le azioni della società italiana attiva nella progettazione e sviluppo di tecnologie software innovative e di servizi IT arrivano a guadagnare il 20% dopo un’ora di contrattazioni, arrivando oltre quota 1,60 euro.

Il balzo odierno arriva dopo un trend incerto del titolo nel corso del 2023, con una performance pre-annuncio in calo del 3%.

Raggiunto il prezzo OPA

L’offerta pubblica di acquisto volontaria sulle totalità delle azioni Exprivia in circolazione da parte di Abaco Innovazione prevede un corrispettivo di 1,6 euro per ogni azione portata in adesione, prezzo a cui oggi il titolo si è dunque adeguato.

Il totale delle azioni ordinarie Exprivia in circolazione rappresentano il 43,474% del capitale sociale, corrispondenti al 29,675% dei diritti di voto e del 31,847% dei diritti di voto esercitabili nelle assemblee dell’emittente.

Attraverso l’offerta viene riconosciuta agli azionisti della società l’opportunità di liquidare il proprio investimento in Exprivia a condizioni “più favorevoli rispetto a quelle che attualmente offre il mercato”, spiegano dal management.

Destinazione delisting

L’obiettivo resta quello di ottenere la revoca delle azioni dalla quotazione e dalle negoziazioni su Euronext Milan dove sono scambiate.

Il delisting potrà avvenire nel caso in cui le azioni portate in adesione all’offerta, aggiunte a quelle detenute ai soggetti che agiscono nell’operazione, superino il 90% del capitale sociale dell’emittente, salvo rinuncia successiva.

Obiettivi

L’OPA lanciata da Abaco punta a perseguire i “programmi futuri di crescita” e “il rafforzamento dell’emittente, nella misura in cui il delisting consentirebbe a quest’ultimo di perseguire i propri obiettivi in un contesto di mercato e in una cornice giuridica caratterizzati da maggiore flessibilità gestionale e organizzativa”, spiega la nota, con i vantaggi attesi di “tempi di decisione e di esecuzione più rapidi e beneficiando altresì di una riduzione dei costi di gestione”.

A delisting ultimato, Abaco ritiene di essere in grado di “accelerare la sua strategia di sviluppo e di creazione di valore e di ottenere una semplificazione degli assetti proprietari con conseguente allineamento degli interessi della compagine azionaria”.

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