Banca Carige, corsa a tre per l’acquisizione: lunedì il responso


Il fondo Fidt ha confermato la ricezione di alcune offerte per l’acquisizione della sua quota in Banca Carige e ha annunciato che la fase di valutazione terminerà con l’inizio della prossima settimana.


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Il comunicato di Fitd

L’attesa per conoscere l’esito delle valutazioni fatte da Fitd sulle offerte finora arrivate sembra ormai comprendere solo questo fine settimana.

Il fondo proprietario dell’80% della banca ligure, infatti, ha diffuso un comunicato in cui si parla della ricezione di “offerte preliminari e non vincolanti”, subordinate allo “svolgimento di attività di verifica e di due diligence e che contemplano la concessione di diritti di esclusiva”.

Queste offerte, spiega la nota, “sono oggetto di un’approfondita attività di valutazione sotto i diversi profili rilevanti” e tale istruttoria risulta “in fase avanzata e sarà completata in tempi ristretti, verosimilmente nella giornata di lunedì”, a seguito della riunione del Comitato di gestione del fondo. Esito che verrà prontamente comunicato alle autorità e al mercato, aggiungono.

A Piazza Affari, intanto, la prospettiva di novità a breve sul futuro di Carige permettono al titolo della banca di bissare il rally di ieri (+4,8%) e salgono di oltre il 7% con un massimo toccato a 0,81 euro dopo circa due ore di scambi.

I tre pretendenti

Nella nota, il fondo non commenta le recenti indiscrezioni relative ad offerte che sarebbero arrivate al Fitd in relazione alla sua quota di partecipazione detenuta in Carige, oltre a non “rettificare alcune inesatte indicazioni quantitative in esse contenute”.

Questa mattina dal Sole 24 Ore scrivono che le offerte arrivate sul tavolo del Fidt sarebbero almeno tre, mentre nei giorni scorsi le indiscrezioni parlavano della sola Crédit Agricole ad aggiungersi alla già nota proposta di Bper Banca.

La terza offerta sarebbe arrivata dal fondo USA Cerberus, dopo che già nelle settimane precedenti era stato al centro di indiscrezioni per un possibile interesse che aveva spinto a intense comunicazioni tra gli americani e Fitd.

L’ipotesi, però, si era raffreddata con il tempo a causa dell’impossibilità per Cerberus di beneficiare dei vantaggi fiscali legati alle Dta (imposte differite attive), al contrario degli altri due soggetti.

Il mancato vantaggio fiscale si aggiungerebbe alle svalutazioni da 500 milioni che Fitd ha già dovuto affrontare rispetto all’investimento iniziale da oltre 600 milioni di euro, rendendo Cerberus meno attrattivo.

Dal canto suo, però, Cerberus potrebbe rilanciare in quanto orientato a mantenere le insegne della storica banca ligure e la sede a Genova, potendo garantire tempi di acquisizione più rapidi rispetto alle due banche in corsa, in particolare a Bper, ancora impegnata a digerire la massiccia acquisizione di sportelli ex Ubi e Intesa.

La richiesta di Golden Power

La possibile entrata di Crédit Agricole in Carige sta già provocando fibrillazioni politiche, con alcuni esponenti della maggioranza di governo pronti a mettersi di traverso ai francesi.

Il deputato del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Finanze della Camera, Davide Zanichelli, ha affermato che l’accettazione dell’offerta di Crédit Agricole permetterebbe ai francesi di “estendere ulteriormente la loro influenza nel nostro paese”, anche in vista del “vantaggio fiscale tutto italiano dell’incentivo pubblico alle aggregazioni aziendali delle Dta, che in questo caso può arrivare a valere fino a 380 milioni di euro”.

Per questo motivo, dichiarava Zanichelli al Sole 24 Ore, “riteniamo opportuno che il Governo tenga sotto stretta osservazione il futuro di Carige, valutando anche lo strumento Golden Power al fine di salvaguardare le prospettive e gli interessi del sistema finanziario nazionale, soprattutto in vista dei prossimi anni in cui il settore diventerà ancor più strategico”.

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