Banche USA ancora protagoniste a Wall Street

Banche USA ancora protagoniste a Wall Street

Oggi erano attese le trimestrali di altri grandi istituti finanziari come Goldman Sachs e Bank of America, mentre domani sarà il turno di Netflix e Tesla, e sotto esame ci sono anche la crescita dei rendimenti dei Treasury USA e i dati sulle vendite al dettaglio di settembre.

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Wall Street negativa

Wall Street sotto la parità prima del suono della campanella, con una nuova ondata di trimestrali del settore finanziario sotto osservazione, con il rosso che è diventato più intenso dopo la diffusione dei dati sulle vendite al dettaglio, risultate oltre le previsioni alimentando le preoccupazioni che la Federal Reserve potrebbe mantenere i tassi di interesse elevati più a lungo con un altro aumento sul tavolo.

Nel dettaglio, le vendite al dettaglio del mese di settembre, cresciute (+0,7%) oltre le previsioni (+0,3%) sia su base mensile che annuale (3,75%).

A meno di un’ora dall’inizio degli scambi, i future sul Nasdaq cedono lo 0,50%, seguiti in scia dai contratti sullo S&P500 (-0,40%) e da quelli sul Dow Jones (-0,30%).

Biglietto verde in lieve calo nei confronti dell’euro, con la coppia EUR/USD a 1,0555 e l’indice del dollaro a 106,19 (-0,05%).

Sul fronte materie prime, l’oro sale di nuovo a 1.935 dollari l’oncia e i future sul Brent si avvicinano nuovamente a quota 90 dollari al barile, con il greggio WTI a 85,47 dollari.

Le trimestrali

Oggi nuova tornata di trimestrali con le grandi banche USA protagoniste dopo i le forti performance comunicate la scorsa settimana da alcuni dei principali istituti del Paese.

Il terzo trimestre di Goldman Sachs ha visto i ricavi netti scendere (-1%) a 11,82 miliardi di dollari e gli utili netti sono calati (-33%) a 2,06 miliardi, con l’utile per azione di 5,47 dollari rispetto a 8,25 dollari dello stesso periodo del 2022 e ai 3,08 dollari del trimestre precedente. Gli analisti si attendevano in media un eps di 5,31 dollari su 11,19 miliardi di ricavi.

Bank of America ha realizzato 7,8 miliardi di utile, con un aumento del 10%, pari a 0,90 dollari per azione, e ricavi in crescita del 3% a 25,2 miliardi.

Il margine di interesse è aumentato del 4% grazie ai tassi di interesse più elevati e alla crescita dei prestiti.

“Abbiamo aumentato i clienti e i conti in tutte le linee di business”, spiegava Brian Moynihan, presidente e ceo del gruppo, aggiungendo che il risultato è stato raggiunto “in un contesto di un'economia in salute ma in rallentamento che ha visto la spesa per consumi negli Stati Uniti essere ancora superiore a quella dell'anno precedente ma in continuo rallentamento”.

Domani a mercato chiuso sarà il turno di alcuni giganti del calibro di Tesla e Netflix, particolarmente attesi per capire come il settore tecnologico abbia reagito ai maggiori costi dei finanziamenti.

Si stima che gli utili del terzo trimestre per le società di S&P 500 cresceranno del 2,2% su base annua.

“C’è un po' di propensione al rischio dopo un inizio piuttosto solido della stagione degli utili”, spiega Ross Mayfield, investment strategist di Baird, aggiungendo che “l’economia è più forte di quanto si pensasse all'inizio dell'anno e certamente non è in recessione”.

Salgono i Treasury

Intanto, aumentano i rendimenti dei Treasury, con il tasso a 10 anni al 4,773% e il biennale che supera il 5,12%.

“Siamo intrappolati tra due correnti: in primo luogo questa spinta al rialzo dei rendimenti obbligazionari iniziata a metà estate, arrivati a livelli che non ci aspettavamo, quasi il 5% sul Tesoro americano a 10 anni che per me continuerà”, spiega Jorge Garayo, stratega dei tassi presso Société Générale.

Secondo Mark Haefele, chief investment officer di UBS, il rendimento del Treasury decennale potrebbe tornare sotto il 4% entro la metà del prossimo anno.

“Questo è un ottimo momento per riequilibrare i portafogli, perché vediamo rendimenti positivi tra liquidità, bond e azioni. Se guardiamo alla metà del prossimo anno, possiamo vedere l'S&P 500 probabilmente a circa 4500 punti e il decennale a circa il 3,5%”, prevede Haefele.

Notizie societarie e pre-market USA

Goldman Sachs (+0,20%): utile netto di 2,06 miliardi di dollari nel terzo trimestre, rispetto ad un utile netto di 3,07 miliardi di dollari dell'anno precedente.

Bank of America (+1%): utile netto per il terzo trimestre di 7,27 miliardi di dollari, o 91 centesimi di dollaro per azione, in aumento rispetto ai 6,58 miliardi di dollari, o 81 centesimi, dell'anno precedente.

Johnson & Johnson (+1%): alzate le previsioni di profitto per il 2023 ed ora si attende un utile rettificato 2023 tra 10,07 e 10,13 dollari per azione, rispetto alla precedente previsione di 10,00-10,10 dollari.

Tesla (-0,30%): richiamerà negli USA 54.676 veicoli Model X prodotti tra il 2021 e il 2023, poiché è probabile che il controller del veicolo non riesca a rilevare la presenza di un basso livello di liquido dei freni e non visualizzi una spia.

Bank of New York Mellon (+0,60%): profitto di 1,27 dollari per azione nel terzo trimestre, battendo la stima media degli analisti di 1,15 dollari per azione (dati LSEG).

Lockheed Martin (-1%): utile netto di 6,73 dollari per azione per il trimestre terminato il 24 settembre, rispetto ai 6,71 dollari per azione dell'anno precedente. Faraday Future Intelligent Electric (+4%): annunciato piano per ridurre la dipendenza da fonti di finanziamento esterne, tagliare i costi del personale e altre spese.

NetScout Systems (-19%): abbassate le previsioni sui ricavi per l'intero anno a 840-860 milioni di dollari, rispetto alla precedente previsione di 915-945 milioni di dollari e prevede un utile per azione rettificato di 2,00-2,20 dollari, in calo rispetto alla precedente attesa di 2,20-2,32 dollari.

Evelo Biosciences (-41%): il suo farmaco sperimentale per il trattamento della psoriasi moderata non ha raggiunto l'obiettivo principale in uno studio di fase intermedia.

Raccomandazioni analisti

Amazon

UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 178 USD a 180 dollari.

Alphabet

JP Morgan: ‘buy’ e target price fermo a 150 dollari.

Pfizer

JP Morgan: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ancora a 34 dollari.

UBS: ‘neutral’ e target price invariato a 36 dollari.

BlackRock

Argus: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 850 USD a 810 dollari.

Deutsche Bank Securities: ‘buy’ e target price diminuito da 800 USD a 740 dollari.

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