Banco BPM alla scelta del partner il Ramo Danni

Indiscrezioni di stampa individuano i francesi di Crédit Agricole quali favoriti per il Business bancassurance dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna, mentre la partita per il prossimo cda sembra già iniziata.

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Attesa per il cda di Banco BPM

Vigilia di consiglio di amministrazione per Banco BPM, atteso dalla scelta del partner potenziale nel Business Danni.

Dopo l’offerta presentata a ottobre con la quale veniva valutato il ramo Danni 300 milioni, indiscrezioni di MF indicano come favoriti i francesi di Crédit Agricole, i quali dovrebbero battere la concorrenza di AXA.

La decisione sarà importante a livello strategico per Banco BPM, in quanto Crédit Agricole, già primo socio con quasi il 10% dopo l’operazione dei mesi scorsi, avrebbe un occhio particolare alla governance, visto il rinnovo del board previsto a primavera.

La strategia di Crédit Agricole

La scelta del partner potrebbe essere strettamente legata a quella della governance della banca, visto che da Crédit Agricole starebbero aspettando proprio l’annuncio sulle polizze per definire le loro mosse sul futuro board.

I francesi, infatti, secondo MF, potrebbero appoggiare la lista del cda, confermando Giuseppe Castagna e ottenendo un membro a loro gradito, rinunciando a presentare un proprio elenco di candidati alternativo.

A testimonianza dell’atteggiamento positivo dei francesi ci sarebbe la rinuncia a presentare alla BCE l’autorizzazione a superare il 10% del capitale di BAMI, considerando anche il clima di questo periodo non favorevole all’intervento di stranieri nelle società italiane che potrebbe vedere l’opposizione del governo con una golden power.

Le manovre in corso

La partita per il cda sembra già iniziata, considerando anche alcune manovre attualmente in corso tra alcune Casse di previdenza che potrebbero aumentare la propria quota nel capitale di Banco BPM.

Tra queste, “Enasarco dovrebbe investire circa 70 milioni equivalente a circa l’1,4% del capitale portando la quota complessiva del Patto di sindacato (che ha al suo interno Fondazioni e Casse di previdenza) a circa il 10%”, spiegano da WebSim.

“Le Casse di previdenza e le Fondazioni potrebbero ulteriormente incrementare la propria quota in BAMI in vista del rinnovo del Cda il prossimo aprile 2023 in modo da avere maggiore peso nella governance rispetto al Credit Agricole, secondo azionista di BAMI con il 9,2% del capitale”, aggiungono dalla sim, mantenendo la raccomandazione ‘molto interessante’ sul titolo della banca, con target price a 4,40 euro rispetto ai 3,44 odierni (+0,30%).

Fiducia su BAMI

Nel frattempo, a fine settimana scorsa Banca d’Italia ha inserito Banco BPM tra i gruppi bancari a rilevanza sistemica nazionale (Other Systemically Important Institutions, O-SII) autorizzate in Italia per il 2023.

La banca guidata da Giuseppe Castagna, scelta insieme a Unicredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena, dovrà mantenere dal primo gennaio 23 una riserva di capitale (buffer) per le O-SII pari a 0,25% delle proprie esposizioni complessive ponderate per il rischio, mentre per le altre le cifre individuate sono rispettivamente pari a 1%, 0,75% e 0,25%.  L’identificazione ha preso in considerazione, per ciascun gruppo bancario, il contributo dei quattro profili indicati dalle linee guida dell’Eba quali dimensione, importanza per l’economia italiana, complessità e interconnessione con il sistema finanziario.

Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2021, sottolinea Banca d’Italia, il punteggio complessivo che indica la rilevanza sistemica a livello nazionale di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco Bpm supera la soglia di 350 punti base utilizzata dalle linee guida dell’Eba per identificare le O-SII, mentre Mps registra un punteggio inferiore.

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