Banco BPM, due possibilità per fermare l’assalto di Unicredit

L’istituto guidato da Giuseppe Castagna starebbe valutando la possibilità di una strategia stand-alone o addirittura una fusione con Mps per evitare l’acquisizione da parte di Piazza Gae Aulenti.

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Le possibilità per Banco BPM

Banco BPM sarebbe impegnata nella pianificazione della sua strategia per contrastare l'offerta di UniCredit e tra queste ci sarebbero due possibilità, una interna e l’altra comprenderebbe la strada che porta a Siena. Le ipotesi sono state diffuse da Bloomberg e riferite da fonti vicine al dossier.

La prima opzione prevede un aumento degli obiettivi finanziari. L’istituto guidato da Giuseppe Castagna starebbe pensando di innalzare le previsioni di redditività e di aumentare i dividendi per gli azionisti. L'intento sarebbe quello di convincere gli investitori che rifiutare l'offerta di UniCredit sia la scelta migliore per il futuro della banca.

In alternativa, la banca sta esplorando la possibilità di una fusione con Banca Monte dei Paschi di Siena. Questa combinazione, se supportata dal management di Siena e dai suoi principali azionisti, potrebbe creare un'entità bancaria più grande e rendere più difficile un'acquisizione da parte di UniCredit.

Per il momento, scrive il quotidiano statunitense, si tratta di valutazioni ancora in una fase preliminare e non è stata presa alcuna decisione definitiva, mentre Piazza Meda non ha avviato contatti diretti con Monte Paschi riguardo a una potenziale fusione.

Secondo le indiscrezioni, non ci si aspetta che Banco BPM presenti la sua strategia difensiva prima della pubblicazione dei risultati annuali, prevista per il 7 febbraio.

Nel frattempo, la notizia ha avuto un impatto alla Borsa di Milano, con le azioni di Mps arrivate a guadagnare oltre il 3% a Piazza Affari, sovraperformando il FTSE MIB (+0,30%), mentre quelle di Banco BPM scambiavano sotto la parità nel primo pomeriggio.

L’Opa su Anima

Se ieri Banco BPM Vita aveva ottenuto l’autorizzazione da parte dell’Autorità Antitrust per l’Offerta sulla totalità delle azioni di Anima Holding, a breve è atteso il via libera anche da parte di Consob, dopo che Banco BPM Vita ha depositato il documento di offerta in data 26 novembre.Secondo quanto riportato da Il Corriere, il Periodo di Offerta potrà partire per fine febbraio, dunque in anticipo rispetto alle tempistiche delineate da Banco BPM che indicava l’ottenimento di tutte le autorizzazioni entro marzo 2025 e la fine del periodo di Offerta a metà 2025. 

L’Ops di Unicredit

Da parte sua, intanto, UniCredit tira dritta e oggi potrebbe depositare presso la Consob il prospetto dell’Ops lanciata su Piazza Meda, in anticipo rispetto all’ultima data disponibile di lunedì 16 dicembre. A quel punto, la procedura prevede le richieste di nulla osta all’Antitrust e la comunicazione al Governo legata alla Golden Power.

Nel frattempo, Barclays ha ridotto da 47,8 a 46,1 euro il prezzo obiettivo sul titolo di Piazza Gae Aulenti rispetto ai 39,01 euro odierni, confermando la raccomandazione equal-weight. Gli analisti ritengono che il settore delle banche europee sia ancora interessante con un outlook al prossimo anno, ma hanno limato dell'1-2% le previsioni di Eps del comparto nel 2025-2026 per tener conto del taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea.

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