Banco BPM, non si fermano i rumor su M&A con Mps

Indiscrezioni di stampa rilanciano l’istituto guidato da Giuseppe Castagna tra le pretendenti per la banca senese, mentre arriva la fiducia dagli analisti di Mediobanca, i quali scelgono BAMI tra i titoli preferiti nel settore per l’anno in corso.

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Luci puntate sempre sul futuro del settore bancario a Piazza Affari, con Mps sempre ‘promessa sposa’ di diverse banche.

Ancora una volta, Banco BPM viene accreditata tra le pretendenti dalle indiscrezioni di stampa, in una ‘sfida’ che potrebbe coinvolgere Bper Banca e Unicredit.

Infatti, oggi i titoli delle tre banche sono tra le migliori del Ftse Mib, con guadagni rispettivamente del 3%, del 2,80% e dell’1,50%, mentre corre Mps con un +5%.

Novità per Mps

Il tutto nasce dalla notizia dell’avvio del ‘cantiere’ di Mps per l’integrazione nella capogruppo Mps Capital Services e Mps Leasing & Factoring, con l’obiettivo di realizzare la fusione tra le due entro giugno, rendendo così l’istituto senese più ‘appetibile’ in vista della sua privatizzazione.

Gli analisti di Intesa Sanpaolo ritengono la riorganizzazione adatta a “migliorare l’efficienza dei costi di gruppo e coerente con gli obiettivi del piano industriale”.

“Una efficienza maggiore migliorerà l’appetito per Mps in un processo di M&A” aggiungono da Intesa, ritenendo che “la privatizzazione attraverso una fusione in un altro gruppo bancario resta l’opzione preferita”.

L’a.d. di Banco BPM, Giuseppe Castagna, “ha più volte confermato di non essere interessato alla banca senese a causa del posizionamento geografico e delle controversie legali”, ricordano da WebSim.

Crédit Agricole

Dopo la notizia di ieri della cessione della quota detenuta da JP Morgan in Banco BPM (5,19%), i francesi di Crédit Agricole non hanno incrementato la loro quota, ipotesi possibilmente collegata alla mossa della banca americana.

“Nel caso in cui Crédit Agricole volesse incrementare la propria quota oltre il 10% dovrebbe chiedere autorizzazione alla Banca centrale europea con tempistiche per l’autorizzazione fino a 90 giorni”, ricordano da WebSim, i cui analisti mantengono la loro raccomandazione sul titolo BAMI ‘molto interessante’, con target price a 4,40 euro.

La banca francese, secondo la stampa, vorrebbe fino a 2 posti nel prossimo Cda, che dovrebbe confermare Castagna come a.d. e Tononi come presidente, conferma per l’ad “scontata” secondo la sim, mentre il secondo “deve ancora sciogliere la riserva circa la sua candidatura”.

Fiducia da Mediobanca

Nel frattempo, gli analisti di Mediobanca hanno inserito Banco BPM tra i titoli preferiti nel settore bancario per il 2023, insieme a Bper Banca e Unicredit.

La view positiva sul comparto, spiegano dall’istituto, “deriva dalla convinzione che i benefici dell’aumento dei tassi prevarranno sul peggioramento della qualità degli asset e da rendimenti circa doppi rispetto al mercato”.

In questo contesto, la preferenza “si sposta su titoli che trattano a multipli bassi, pari a circa la metà del patrimonio tangibile, rispetto a quelli meglio valutati” e per questo motivo Piazzetta Cuccia ha tagliato il giudizio su Intesa Sanpaolo a ‘underweight’.

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Codice: BAMI.MI
Isin: IT0005218380
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