Banco BPM pronto a cedere Npl per 500 milioni, Moody’s conferma i rating
Indiscrezioni di stampa rilanciano la possibilità per la banca guidata da Giuseppe Castagna di vendere un portafoglio di crediti deteriorati nel corso del 2024, mentre ieri sera l’agenzia di rating ha riconosciuto nuovamente il rafforzamento del profilo finanziario del gruppo.
Banco BPM e i Npl
In un mercato dei non performing loan congelato rispetto agli anni passati, Banco BPM potrebbe mettere sul mercato un portafoglio di crediti deteriorati dal valore nominale di circa 500 milioni di euro. L’indiscrezione è pubblicata dal quotidiano MF, secondo il quale la mossa potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
A ‘buttarsi’ sul portafoglio ci sarebbero già diversi operatori investitori italiani e internazionali del settore e i tempi indicati dal quotidiano comprendono un processo competitivo che potrebbe articolarsi tra primavera e estate, per poi chiudersi entro l’anno.
Questa potrebbe non essere l’unica mossa della banca guidata da Giuseppe Castagna, sempre secondo MF, in quanto l’istituto potrebbe contattare un advisor finanziario per valorizzare una parte consistente delle proprie attività nel comparto del leasing e sul mercato potrebbe finire un portafoglio di impieghi dal valore di circa 400 milioni, composto da crediti non performing.
Moody’s conferma i rating
Sulla scia di quanto deciso da Fitch nelle scorse settimane, ieri sera l’agenzia Moody’s ha confermato il rating ‘Baa1’ sui depositi a lungo termine di Banco BPM e quello ‘Baa2’ come emittente a lungo termine, con outlook ancora fissato a ‘stabile’, così come tutti i rating e le valutazioni dell’istituto.
In particolare, il baseline credit assessment, o credito di base (‘Bca’), e l'adjusted ‘Bca’ sono stati confermati a ‘baa3’, con outlook su rating dei depositi a lungo termine, emittente a lungo termine e debito senior non garantito che rimane ‘stabile’.
La conferma dei rating di Banco BPM fa seguito al rialzo dei rating effettuato dalla stessa Moody's il 22 novembre scorso (+2 notch sia per il BCA che per il Long-Term Senior Unsecured Debt rating e +1 notch per il Long-Term Deposit rating), con il quale si è visto il riconoscimento da parte dell’agenzia del significativo rafforzamento del profilo finanziario del gruppo, in particolare in termini di qualità dell'attivo e di redditività, unitamente al rafforzamento della posizione di capitale e al solido profilo di liquidità e di finanziamento.
Le ragioni
La decisione di ieri di Moody’s “riflette la qualità del franchising di Banco BPM diversificato come terza banca italiana”.
Il 'Bca' dell’istituto italiano tiene conto anche di “una significativa esposizione creditizia alle piccole e medie imprese, il che rende la performance della banca sensibile a un contesto macroeconomico più debole in Italia”. Sebbene l'istituto abbia registrato “un rapporto dei prestiti problematici lordi in diminuzione, sceso al 3,5% a dicembre 2023 dal 4,2% di un anno prima, questo livello rimane leggermente superiore alla media del sistema bancario italiano”, scrivono da Moody's, prevedendo inoltre “un aumento degli accantonamenti per perdite su crediti nei prossimi 12-18 mesi”.
Il profilo di rischio patrimoniale della banca, si legge nella nota, risulta “in qualche modo mitigato dall'elevata quota di esposizioni garantite della banca e ha beneficiato delle continue cessioni di prestiti problematici negli ultimi anni”.
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