Big Pharma, un 2023 all’insegna di Fusioni&Acquisizioni


Il prossimo anno potrebbe tornare il risiko farmaceutico, dopo un 2022 particolarmente privo di operazioni societarie in tutti i settori.


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Il 2022 è stato un anno particolarmente debole per le operazioni societarie in tutti i settori. A inizio dicembre il totale del valore delle operazioni di Fusione&Acquisizione nel settore Pharma è stato pari a $66 miliardi, 60% sotto la media degli ultimi 9 anni. Secondo la società di consulenza strategica McKinsey nel 2019 il valore è stato di $414 miliardi.

Secondo gli analisti di Berenberg il settore nel complesso vanta stati patrimoniali relativamente solidi, con una media di rapporto debito netto/ebitda (Mol) a 1,6 volte.

Le società del settore potrebbero aumentare la leva finanziaria, ossia aumentare il debito, fino a 3 volte il rapporto debito netto/ebitda: considerata la natura molto stabile del business, la teoria finanziaria, e le agenzie di rating, giustificano una struttura del capitale con maggior debito.

In questo scenario le 15 maggiori aziende farmaceutiche avrebbero quasi $500 miliardi cash da destinare alle acquisizioni, che oramai per i big pharma significa aumentare il business biotech dove risiede il futuro del settore. Vi è poi da considerare la scadenza dei brevetti sui farmaci, che diventando "generici" portano a importanti perdite di fatturato e profitti per la società che ne deteneva l'esclusiva. È il caso ad esempio della società americana Bristol-Myers Squibb che nel 2025 potrebbe perdere $14 miliardi di fatturato (nel 2021 ne ha generati $46 miliardi) per la scadenza del brevetto su Revlimid, un farmaco per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo.

Il calo delle valutazioni delle biotech, insieme al rialzo dei tassi, renderà più difficile reperire liquidità per le società che ne hanno bisogno, aumentando il potere contrattuale delle big pharma.

Fusioni&acquisizioni creano valore

In generale, le fusioni&acquisizioni nel settore pharma hanno storicamente creato valore. Le motivazioni delle società per intraprendere operazioni societarie si possono riassumere in 3 punti.

  • Innovazione: oggi vuol dire biotech.
  • Economie di scala: sviluppare, produrre e vendere farmaci è molto costoso per cui banalmente avere dimensioni più grandi vuol dire poter spalmare i costi fissi su una base maggiore di fatturato, ottenere efficienza nel processo di Ricerca&Sviluppo e anche in quello produttivo.
  • Aggiustamenti del portafoglio prodotti: lo sviluppo di nuovi prodotti richiede tempo ed è una variabile piuttosto aleatoria e poi vi sono le scadenze dei brevetti. Il management deve quindi sempre trovare un equilibrio per mantenere la stabilità del business.

Una consistente attività di Fusioni&Acquisizioni all’interno di un settore è vista in genere in modo positivo dagli investitori.

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