Bolla AI, rischio di correzione o nuovo impulso? Cosa osservare

14/11/2025 10:45
Bolla AI, rischio di correzione o nuovo impulso? Cosa osservare

L’intelligenza artificiale domina i mercati come tema guida, ma tra segnali di fragilità, aumenti del debito corporate e guidance da decifrare cresce la domanda più temuta dagli investitori: la bolla AI sta per scoppiare? Ecco i driver che potrebbero determinare la prossima direzione del tech, dal caso Michael Burry alla sostenibilità dei capex, fino alla prova cruciale che attende Nvidia.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


I primi campanelli d’allarme

Uno dei temi più discussi in questi mesi è la possibilità che la bolla dell’intelligenza artificiale (AI) sia vicina a una fase di correzione. In molte sale operative, come si legge nel report a cura di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, emergono segnali che suggeriscono un possibile cambio di direzione nei titoli tech più esposti all’AI, alimentando il dibattito tra investitori e analisti.

Un primo indicatore arriva da Michael Burry, celebre per aver previsto la crisi dei subprime del 2008, che ha comunicato l’acquisto di numerose opzioni put su Nvidia e Palantir, una scommessa diretta su un potenziale calo delle valutazioni nel breve termine. Contestualmente, Burry ha criticato alcune big tech per pratiche contabili che, a suo dire, gonfierebbero i profitti, soprattutto tramite la sottostima degli ammortamenti.

Questi movimenti, inseriti in un contesto di forte esposizione al tema AI, alimentano l’idea che gli investitori più sofisticati stiano iniziando a coprirsi da una possibile inversione. Per Diodovich, si tratta di un segnale da monitorare attentamente, anche se non sufficiente di per sé a decretare l’inizio di una fase discendente strutturale.

Fragilità del settore e sostenibilità degli investimenti

La discussione sulla tenuta dell’AI sta cambiando prospettiva. Come evidenzia Diodovich, fino a poco tempo fa la valutazione del settore si concentrava soprattutto sulla crescita dei capex, considerata la principale metrica per misurare la competitività delle aziende nella corsa all’intelligenza artificiale.

Nelle ultime trimestrali, invece, gli investitori hanno riportato l’attenzione su margini e monetizzazione degli investimenti, elementi decisivi per capire se la crescita sia realmente sostenibile. Alcune società stanno iniziando a mostrare ricavi AI tracciabili e un miglioramento dell’operating leverage, mentre altre faticano ancora a costruire un percorso credibile di generazione dei ricavi.

Un nodo sempre più delicato, secondo Diodovich, riguarda l’aumento del debito corporate destinato a finanziare l’espansione dell’AI. Il riferimento a Oracle, spesso citata per la crescita della leva necessaria a sostenere la capacità computazionale, è diventato emblematico di un trend più diffuso.

Sul piano sistemico, la fragilità di alcuni operatori rappresenta un rischio significativo. OpenAI viene spesso menzionata come un esempio di possibile anello debole: se non riuscisse a monetizzare gli enormi investimenti sostenuti, potrebbe generare un effetto domino capace di coinvolgere altre aziende della filiera AI. Per Diodovich, questi elementi delineano un quadro dove segnali di vulnerabilità iniziano a essere più evidenti.

Un mercato diviso

Pur riconoscendo la presenza di elementi tipici delle fasi speculative, Diodovich osserva che alcune trimestrali recenti hanno dimostrato un effettivo contributo dell’AI ai ricavi, soprattutto per società come Alphabet e Amazon, grazie all’espansione dei servizi cloud. Nel breve termine questo fenomeno potrebbe sostenere ulteriori segmenti rialzisti, mentre nel medio periodo cresce la probabilità di correzioni rilevanti, complice l’ipercomprato accumulato dai titoli tech più esposti.

La fotografia di IG Italia del settore evidenzia una situazione mista: da un lato ricavi reali e traiettorie solide per i big del cloud, dall’altro una mini-bolla nei capex, dove il mercato punisce le aziende che non presentano KPI convincenti di monetizzazione. Il caso di Meta, sottoposta a forti oscillazioni quando la spesa supera le attese senza chiari ritorni, e il caso di Microsoft, verso cui il mercato si dimostra sempre più esigente, ne sono esempi pertinenti.

Il quadro offerto da IG Italia suggerisce che la tenuta del trend dipenderà soprattutto dalla catena del valore AI (dai chip al cloud, fino alle applicazioni) e dalla capacità delle aziende di dimostrare ritorni concreti sugli investimenti. Il settore resta quindi in equilibrio tra prospettive di crescita e vulnerabilità latente.

Nvidia come cartina di tornasole

La vera prova decisiva arriverà il 19 novembre, quando Nvidia presenterà i risultati e fornirà la nuova guidance. L’azienda è ormai la cerniera dell’intero ecosistema AI, punto di convergenza tra domanda di chip, espansione delle infrastrutture cloud e sviluppo delle applicazioni.

Se numeri e outlook confermeranno la solidità della catena del valore, spiega Diodovich, il settore potrebbe trovare nuovi impulsi verso massimi inediti. In caso contrario, un repricing degli eccessi di spesa sarebbe plausibile, con una pressione selettiva sui titoli che non riusciranno a dimostrare un adeguato ritorno sui capex.

Come conclude IG Italia, la bolla dell’AI non è ancora scoppiata, ma i segnali di saturazione aumentano e il mercato sta affinando il modo in cui premia o penalizza i diversi segmenti. La traiettoria futura dipenderà dalla capacità delle società di convertire gli investimenti in ricavi e margini tangibili. Il settore resta quindi in una fase critica, sospeso tra la forza del trend e il rischio di una correzione strutturale.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it