In borsa tornano a comandare i dati macro

Anche ieri, i listini sono stati guidati dalle indicazioni sull’andamento del ciclo economico, frena la creazione di posti di lavoro e scendono gli indicatori sull’attività nel comparto dei servizi. Se ne avvantaggiano le obbligazioni, mentre le azioni non godono più del cambio di segno che rendeva positive le indicazioni negative in arrivo dal quadro economico. Domani, il dato sulla variazione degli occupati, dirà qualcosa in più sulla frenata dell’economia degli Stati Uniti.
Petrolio: l’Arabia Saudita taglia la produzione ed alza il prezzi, ma le quotazioni scendono.
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Wall Street è davvero tornata alla modalità ordinaria, quella nella quale le cattive notizie in arrivo dall’economia, sono tali anche per le azioni.
Nella prima parte dell’anno invece, ogni indicazioni di rallentamento del ciclo economico (notizia negativa) veniva cambiata di segno in quanto portava con se’ un raffreddamento della spinta inflazionista. Con l’approssimarsi della fine della stretta monetaria avviata un anno fa dalla Federal Reserve, si è tornati a guardare alle ricadute che la frenata dell’economia avrà sugli utili delle aziende quotate.
Il Nasdaq, ieri in calo dell’1,1%, è arrivato alla terza seduta consecutiva di ribasso. L’S&P500 ha perso lo 0,2% ed il Dow Jones, grazie al rally dei settori difensivi, ha chiuso in rialzo dello 0,2%.
Anche nella penultima seduta di questa settimana corta. A guidare i listini sono stati i dati macro. L’indice ISM Servizi è sceso molto più del previsto in marzo, arrivando sui minimi degli ultimi due anni. I nuovi posti di lavoro creati dal solo settore privato (ADP) sono scesi il mese scorso a 145.000, in drastico calo da 261.000 del mese prima, il consensus era 200.000. Oggi non ci sono dati rilevanti, mentre domani escono i nuovi occupati non agricoli: il consensus si aspetta anche in questo caso una perdita di spinta, con 240.000 nuovi posti di lavoro, sesttantamila in meno di febbraio.
Il mercato delle obbligazioni si sta proiettando oltre la fine del ciclo rialzista dei tassi d’interesse, ieri il bond governativo a due anni si è portato a 3,75% di rendimento, sui minimi della fine dell’estate del 2022.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire poco sotto la parità, il future del Dax di Francoforte perde lo 0,1%. In Asia hanno riaperto i mercati finanziari della Cina e di Hong Kong, ieri chiusi per festività. L’Hang Seng ed il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen sono in lieve calo. L’indice PMI Caixin sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende non manifatturiere della Cina, è salito per il quarto mese consecutivo.
PETROLIO
Il Brent perde quota, a 84 dollari il barile, nonostante la seconda settimana consecutiva di calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti. Le riserve sono scese di 3,7 milioni di barili a 469,98 mln di barili. Le riserve di benzina sono risultate pari a 222,575 mln di barili, 4,119 mln in meno rispetto alla scorsa settimana (-1,2 mln il consenso). L’Arabia Saudita ha alzato i prezzi di listino del petrolio che vende alla clientela dell’Asia, il prodotto più pregiato, l’Arab Light Crude, è stato aumentato di 0,3 dollari il barile da Saudi Aramco. Bloomberg afferma che è il terzo incremento in tre mesi: fino a pochi giorni fa, i trader puntavano su ribasso di quaranta centesimi di dollaro per barile.
L’oro arretra, ma resta in prossimità dei massimi storici, sopra quota duemila dollari.
Torna su il dollaro nei confronti dell’euro.
TITOLI
Pirelli ha deliberato di posticipare la data dell'assemblea sul bilancio a giovedì 29 giugno in ragione del procedimento pendente ai sensi della normativa 'golden power' relativo al rinnovo del patto parasociale che coinvolge il socio cinese Sinochem.
Stellantis. L'AD Carlos Tavares ha annunciato che la casa automobilistica costruirà negli Stati Uniti il nuovo pick-up elettrico Ram 1500 che ha presentato al Salone Internazionale dell'auto di New York.
Telecom Italia. Il proxy adviser Iss ha raccomandato agli azionisti di votare contro la seconda sezione della politica di remunerazione all'assemblea del 20 aprile in quanto ha ravvisato poca trasparenza sulle azioni assegnate al Ceo Pietro Labriola nel piano di incentivazione a lungo termine della controllata brasiliana e su bonus one-off e indennità di fine rapporto per i manager con responsabilità strategiche. Inoltre Iss ha raccomandato voto contrario anche sul punto relativo alla sostituzione nel board del Ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine perché alla data del report non è stato ancora annunciato il candidato.
Eni. Versalis, società chimica del gruppo, è nella fase finale delle trattative in esclusiva con Mater-Bi per l'acquisto dell'intero pacchetto azionario di Novamont.
Intesa Sanpaolo. Il programma di buyback avviato il 13 febbraio si è concluso il 4 aprile l'acquisto di azioni pari a circa il 3,72% del capitale.
Bper Banca. Fitch ha alzato il rating a 'BBB-' con outlook 'stabile'.
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