Borse dell’Asia contrastate, torna a salire Hong Kong

Scende il Nikkei di Tokyo, anche se il governo ha rivisto al rialzo le previsioni sul Pil. In Cina, gli stop ai lockdown hanno provocato una corsa a chiudere gli investimenti in fondi obbligazionari, con conseguenti forti vendite di bond da parte dei gestori: le autorità hanno dovuto chiedere a banche ed assicurazioni di farsi carico del problema. Hang Seng di Hong Kong in rialzo per effetto delle ultime indiscrezioni sugli allentamenti delle regole per la gestione ella pandemia.
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RECESSIONE
Lo spread tra il bond governativo a dieci anni e l’omologo a due anni ha toccato un nuovo minimo storico a -83 punti base. Il decennale è a 3,45% ed il biennale a 4,28%. Nella storia, queste inversione della curva dei tassi hanno sempre anticipato l’arrivo di un rallentamento economico.
PER LE BORSE UN NATALE SENZA GIOIA
La previsione è contenuta in un report di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments: “Le borse solitamente performano bene nel periodo delle festività, ma quest'anno potrebbe andare diversamente”.
Il ragionamento di Bell parte dalla spesa per i consumi, stimata in crescita nelle prossime settimane, ma solo grazie al salvadanaio del Covid 19, ovvero, al tesoretto generatosi nel 2021 a seguito dell’arrivo dei bonus e degli aiuti da parte dei governi: queste risorse, per buona parte, non sono state spese a causa dei lockdown.
Con la ripartenza dell’inflazione e la discesa dei redditi reali, le persone hanno cominciato ad attingere al salvadanaio. Il ricorso alle somme risparmiate ha impedito all’economia di schiantarsi. “Se avessero tagliato i consumi in linea con la compressione dei loro redditi, la spesa dei consumatori sarebbe stata inferiore di oltre il 6% e avremmo già avuto una grande recessione.”
Il guizzo dei consumi delle prossime settimane, “non cambierà le prospettive di lungo termine. Quando le bollette verranno riscosse e l'inflazione eroderà anche i saldi di cassa esistenti, i postumi della "spesa" di gennaio potrebbero essere peggiori del solito”.
ASIA PACIFICO
Torna a salire la borsa di Hong Kong (+2,5%) ieri in calo di oltre il 3% in quello che dovrebbe essere stato un classico caso di sell on news: l’Hang Seng saliva da settimane sulle aspettative di una progressiva fine dei lockdown in Cina, ieri sono arrivati gli annunci di un progressivo ammorbidimento della policy sulla pandemia.
Stanotte un quotidiano di Hong Kong molto vicino a Pechino ha scritto che sono in arrivo nuove regole per l’ingresso e l’uscita dagli ospedali e dovrebbe essere presto rivisto il sistema dei test obbligatori. Una televisione locale, oltre che il Southern China Morning Post, speculano sulla possibilità che si arrivi presto anche alla rimozione dell’obbligo delle mascherine all’aperto.
CINA
La borsa di Shanghai è in lieve rialzo.
Bloomberg riporta che le autorità di controllo del mercato finanziario hanno esercitato pressioni sulle banche e sulle assicurazioni cinesi affinché si prendano almeno una parte delle obbligazioni che le società del risparmio gestito stanno vendendo in modo massiccio in questi giorni.
Nelle ultime settimane, a seguito della ripartenza delle borse, sono aumentati moltissimo i riscatti dai fondi obbligazionari. Il mercato è stato così inondato improvvisamente dalla carta in arrivo dall’industria della gestione del risparmio.
GIAPPONE
L’indice Nikkei di Tokyo è in calo dello 0,4%.
Il prodotto interno lordo giapponese è stato rivisto leggermente al rialzo nel terzo trimestre dell'anno, grazie al miglioramento della spesa per consumi, in linea con il progressivo allentamento delle restrizioni anti-Covid. In base alla seconda lettura dell'Ufficio di gabinetto, tra luglio e settembre l'economia si e' contratta dello 0,2% rispetto allo 0,3% del dato preliminare di meta' novembre, e dello 0,8% su base annualizzata, dal -1,2% stimato precedentemente.
Malgrado l'aumento dell'inflazione in Giappone, sui massimi in quasi 40 anni, al 3,6%, i consumi hanno beneficiato degli incentivi del governo per sostenere il turismo interno, mentre le aziende hanno deciso un aumento degli investimenti, anticipando una ripresa della domanda post-pandemia.
Il petrolio Brent tratta a 77,5 dollari il barile, in rialzo dello 0,5% dopo cinque sedute consecutive di ribasso. Le scorte strategiche degli Stati Uniti sono scese meno del previsto la scorsa settimana, -5,2 milioni di barili. I dati diffusi dall’Energy Information Administration segnalano anche un rallentamento delle esportazioni, scese a 3,4 milioni di barili al giorno.
CRYPTO
Il bitcoin è poco mosso, a 16.800 dollari. Sam Bankman-Fried, il fondatore ed ex amministratore delegato di Ftx, e' nel mirino della autorità per possibile manipolazione di mercato. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali gli investigatori puntano ad accertare se Bankman-Fried ha manipolato il mercato la scorsa primavera in modo da causare il collasso delle criptovalute TerraUSD e Luna.
TITOLI
Generali studia la vendita di un portafoglio Vita da 20 miliardi di euro nell'ambito del piano per migliorare la redditività del gruppo, scrive l'agenzia Bloomberg.
Cnh Industrial punta per il 2023 a realizzare ricavi netti dalle componenti Precision Technology nel business Agricolture pari a circa 1 miliardo di dollari.
Unicredit, Intesa Sanpaolo. Reuters riporta che i partiti di maggioranza studiano un "contributo di solidarietà" a carico delle banche i cui proventi andrebbero a ridurre le commissioni sui pagamenti con mezzi digitali versate dai negozianti, secondo quanto emerso da un vertice a Palazzo Chigi.
Poste italiane, JP Morgan abbassa il giudizio a Neutral.
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