Borse europee pronte al ribasso. I mercati guardano al rialzo dei tassi

06/10/2021 06:45
Borse europee pronte al ribasso. I mercati guardano al rialzo dei tassi

La banca centrale della Nuova Zelanda ha alzato i tassi di 25 punti base, primo rialzo da sette anni. Venerdì tocca alla banca centrale dell’India. Netta discesa delle Borse dell’Asia mentre il rendimento del Treasury decennale americano sale a 1,57%, massimo da giugno.

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L’indice Nikkei Tokio scende dell’1,3%, Hong Kong -0,3%, Seul -1,2%.

Allacciate le cinture: oggi a Piazza Affari e nelle altre Borse europee si scende. I segnali di un avvio di seduta al ribasso sono inequivocabili. Sono in netto calo le Borse asiatiche e sono in netto rialzo i rendimenti dei bond, a partire dal titolo di Stato americano a 10 anni, scambiato all’1,57% (da 1,49% di ieri mattina), massimo da giugno. Il future sull’EuroStoxx 50 segna un ribasso dello 0,8%, accompagnato dalla discesa dello 0,4% dei future sull’S&P500 e sul Nasdaq.

L’indice Nikkei della Borsa di Tokio è in ribasso dell’1,3%, la Borsa di Hong Kong arretra dello 0,3%, Seul -1,2%, la Borsa australiana scende dello 0,5%.

In una situazione che durava da giorni di incertezza e crescente volatilità, la “goccia” che ha fatto scattare le vendite sui mercati azionari è stata la decisione di oggi della banca centrale della Nuova Zelanda di alzare i tassi di 25 punti base: è il primo rialzo da sette anni. Il timore è che, di fronte a una crescita globale dell’inflazione, nel giro di poco le banche centrali mettano in scena un aumento generalizzato dei tassi di interesse. Il prossimo appuntamento sarà venerdì con la Banca centrale dell’India, che ha in programma un meeting per decidere un eventuale rialzo dei tassi.

Prosegue il rialzo del petrolio. La Fed attende i dati di venerdì sul lavoro.

L’inflazione è in crescita ovunque a causa del rincaro del costo dell’energia, alimentato dal rialzo dei prezzi di petrolio e gas naturale. Il greggio sale anche stamattina di un altro 0,2% con il Brent 82,8 dollari al barile e il Wti a 79,1 dollari, massimo da sette anni. Gli economisti avvertono del pericolo che l’aumento dei costi eroda i margini delle aziende.

Per contrastare la crescita dell’inflazione, la riduzione degli stimoli monetari e il rialzo dei tassi di interesse sembrano passi obbligati per le banche centrali, che hanno come scopo principale la stabilità della moneta. La Fed ha nel proprio mandato anche garantire la crescita economica e l’occupazione: per questo diventa cruciale il dato di venerdì sull’andamento del mercato del lavoro Usa di settembre. Oggi, intanto, se ne avrà un assaggio con i dati ADP sull’andamento dell’occupazione nel settore privato Usa.

Per ora il cambio euro/dollaro è stabile, con la moneta europea a 1,158, minimo da 14 mesi.

Non si ferma il rialzo del Bitcoin, tornato stamattina sopra i 50.000 dollari a 51.360, da 49.200 di ieri.

In calo l’oro, bene rifugio che non dà rendimento e quindi di scarso appeal in un mondo che va verso il rialzo dei tassi: un’oncia vale stamattina 1.753 dollari (-0,4%).

Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

Unicredit – Deutsche Bank ha alzato il giudizio a Buy da Hold portando il target price a 15 euro da 10,6 euro.

Mediobanca – Deutsche Bank taglia la raccomandazione a Hold da Buy, resta invariato il target price a 10,9 euro.

Autogrill – Credit Suisse ha avviato la copertura con raccomandazione Hold e target price a 6,9 euro.

Eni – Jefferies ha alzato il target price a 13,7 euro da 13,5 euro. Invariato il giudizio Buy.

Pirelli – Goldman Sachs ha alzato il target price a 5 euro da 4,8 euro, invariato il giudizio a Sell.

Cattolica AssicurazioneGenerali - La compagnia veronese porterà in adesione all'Opa lanciata da Generali azioni proprie pari all'11,8%, considerando le azioni proprie utilizzate per i piani di stock option.

Banca Popolare di Sondrio - Il cda ha deliberato la decadenza del consigliere Luca Frigerio per accertamento dei prescritti requisiti di professionalità.

Webuild - Lane, società americana del Gruppo Webuild, si è aggiudicata un contratto da 441 milioni di dollari (380 milioni di euro) per la progettazione e la realizzazione del progetto 495 Express Lanes Northern Extension (495 NEXT) in Virginia, che porterà all'ampliamento di una delle arterie autostradali più trafficate degli Stati Uniti, la I‐495.

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