Borse europee tentano il rimbalzo. Evergrande, ne discute la Fed

21/09/2021 06:30
Borse europee tentano il rimbalzo. Evergrande, ne discute la Fed

Future sull’EuroStoxx50 in rialzo. A Hong Kong stamattina le azioni Evergrande stanno perdendo un altro 3,5% dopo la caduta del 10% di ieri e l’indice Hang Seng appare stabilizzato (-0,3%). Il dollaro perde quota, Bitcoin sull’ottovolante.

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Borsa ancora chiusa a Shanghai e a Pechino è silenzio sul gruppo immobiliare

Le Borse europee sono pronte a tentare il rimbalzo dopo la pesante caduta di ieri. Sono positivi i future su tutti i principali indici azionari europei, quello sull’EuroStoxx50 sale dello 0,5%. Il future sull’americano S&P500 guadagna lo 0,6%.

A Hong Kong stamattina le azioni Evergrande stanno perdendo un altro 3,5% dopo la caduta del 10% di ieri e l’indice Hang Seng appare stabilizzato (-0,3%). Restano chiuse anche oggi per festività le Borse della Cina continentale (Shanghai e Shenzen) e quella coreana.

Ieri sera Wall Street ha terminato la seduta in pesante ribasso: l’S&P500 è sceso dell’1,7%, registrando la peggiore caduta degli ultimi due mesi, Nasdaq -2,2%. In Asia gli investitori hanno la sensazione di camminare sulle uova, perché non si vede all’orizzonte una possibile soluzione del disastro Evergrande e si fa fatica a immaginare quanto è grande il rischio di contagio per il settore immobiliare della Cina nel suo complesso, per il sistema bancario e finanziario cinese, per l’economia della Cina in generale e, di conseguenza, per l’economia globale.

Intervistato da Reuters, Dave Wang, gestore di Nuvest Capital a Singapore, stamattina ha detto: “Perché i mercati rimbalzino abbiamo bisogno di vedere azioni concrete delle autorità per arginare un possibile rischio di contagio”. Ma a Pechino e in tutto il resto della Cina sono giorni di vacanza, i mercati azionari sono chiusi e sui principali media di Stato c’è ben poca traccia del disastro Evergrande.

Oberata da 305 miliardi di dollari di debiti, la seconda società cinese di sviluppo immobiliare (e la più indebitata al mondo) è sull’orlo del fallimento. La società ha annunciato una quindicina di giorni fa di essere in crisi di liquidità e gli investitori si chiedono se il default scatterà fra due giorni, giovedì, quando sono in scadenza pagamenti di interessi per centinaia di milioni di dollari.

Un nuovo contagio, sempre di origine cinese, nelle valutazioni della Fed

Sicuramente anche il caso Evergrande sarà al centro delle analisi del Fomc (Federal Open Market Committee), il comitato della Fed per la politica monetaria, che inizia oggi la sua riunione di due giorni. Domani al termine del meeting il presidente della banca centrale Usa, Jerome Powell, terrà una conferenza stampa che sarà seguita con la massima attenzione da tutti gli investitori.

Fino a tre giorni fa il tema dominante era quando sarebbe iniziato il ritiro degli stimoli all’economia Usa, stimoli decisi per sostenerla nella dura crisi della pandemia da Coronavirus. Powell aveva detto nei mesi scorsi che il “tapering” (la riduzione degli stimoli) avrebbe potuto iniziare entro quest’anno. Economisti e investitori da settimane fanno ragionamenti su ragionamenti per capire se il via arriverà a dicembre (come finora si prevede) o prima. Gli utili dati Usa con un’inflazione inferiore alle attese fanno pensare che non ci sia urgenza. E il caso Evergrande potrebbe indurre a maggiore prudenza prima di togliere liquidità al mercato.

Il dollaro oggi è in lieve calo nei confronti dell’euro, che sale a 1,173 (+0,1%).

Rendimento del Treasury decennale all’1,32%.

L’oro consolida dopo il rialzo dello 0,8% di ieri a 1.763 dollari l’oncia.

Petrolio in rialzo: Brent a 74,5 dollari al barile (+0,8%), Wti a 71,1 dollari (+1,1%). Bitcoin di nuovo sulle montagne russe: ieri è crollato fino a 40.200 dollari, stamattina è scambiato a 42.450.

Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

Unicredit - I rendimenti dei bond subordinati del Monte dei Paschi registrano un brusco rialzo, spinti dalla stasi nelle trattative. Secondo La Stampa, il tema dell'efficienza di Monte dei Paschi, in termini di redditività per dipendente, lascia poche carte negoziali in mano al Tesoro. In ottica solitaria Mps avrebbe 7.000 dipendenti in eccesso, di cui 3.300 già riconosciuti dalla banca senese. Tim - Buone notizie dal Brasile, dove una delle autorità di controllo ha approvato la riorganizzazione della telefonia conseguente lo spezzatino di Oi.  Hera - Ha vinto la gara per la distribuzione del gas nell'ambito territoriale Udine 2, l'esborso dovrebbe essere nell'ordine dei sessanta milioni di euro. Generali - Dopo l'ingresso della Fondazione Crt, con il conferimento del proprio 1,23% al patto parasociale nato attorno a Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, il fronte ostile al ceo Philippe Donnet e a Mediobanca aspetta di conoscere le mosse dei Benetton, che detiene il 3,97% del capitale della compagnia triestina, scrive MF.  Nexi - Gli ultimi dati sulle transazioni con carta di credito in Italia mostrano che in estate c'è stata una forte accelerazione, soprattutto per quel che riguarda le carte di credito di persone in arrivo dall'estero.  Aedes - L'azionista di maggioranza Augusto Spa ha messo in vendita l'intera quota pari al 51,25% della Siiq, in un'operazione che farà scattare l'obbligo di Opa totalitaria da parte dell'acquirente.

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