Borse europee verso un avvio in calo. Tracollo del Bitcoin

Inflazione e nuovi contagi da Coronavirus pesano sul future dell’EuroStoxx50 che perde l’1%. Ribassi delle Borse asiatiche e a Wall Street. L’altolà di Pechino fa crollare le criptovalute. Petrolio in calo sull’ipotesi di un accordo fra Washington e Teheran sulle limitazioni alle armi nucleari: l’Iran potrebbe aumentare la produzione di greggio.
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La Borsa di Tokio perde l’1,6%, Shanghai -0,2%, chiusa per festività Hong Kong.
Per le Borse europee si profila un avvio di seduta in calo, nella scia dei ribassi registrati stamattina in Asia e ieri sera a Wall Street. Il future sull’indice EuroStoxx50 perde l’1%.
I timori per la ripresa dell’inflazione, alimentata dal rincaro delle materie prime, e la crescita dei contagi da Coronavirus in alcuni Paesi, hanno guidato stamattina al ribasso la Borsa di Tokio, dove l’indice Nikkei arretra dell’1,6%, la Borsa di Shanghai scende dello 0,2%. Sono chiuse per festività le piazze finanziarie di Hong Kong e Seul.
Ieri sera a New York l’S&P500ha chiuso la seduta in calo dello 0,8%, Nasdaq -0,5%. Le perdite più forti sono state nel settore tlc, con AT&T in ribasso del 5,8%: le vendite hanno continuato a colpire il gigante delle telecomunicazioni dopo che lunedì ha annunciato il taglio dei dividendi per sostenere la fusione fra le sue attività media e Discovery, un’operazione da 43 miliardi di dollari. Nel settore sono scese anche T-Mobile (-3,7%) e Verizon (-1,3%).
Inflazione Usa: oggi saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione del Fomc.
Brillante rialzo di Walmart (+2,1%): la prima società al mondo della grande distribuzione ha annunciato un utile del trimestre superiore alle attese e ha modificato al rialzo la previsione di utile per l’intero 2021.
In tema di inflazione, l’evento della giornata sarà la diffusione dei verbali dell’ultima riunione del Fomc, il comitato della Fed che si occupa di politica monetaria. Leggendo il resoconto del dibattito fra i membri del comitato, gli investitori sperano di avere qualche indicazione di che cosa intendano i vertici della banca centrale Usa quando dicono che il rialzo dell’inflazione sarà temporaneo, e quindi non preoccupante.
La People’s Bank of China ha vietato l’uso di monete digitali per i pagamenti.
Preoccupa, invece (per chi ci ha credito e ci ha investito) la caduta del Bitcoin. Stamattina è in ribasso del 13% a 39.215 dollari, da 45.350 di ieri. Già strapazzata nei giorni scorsi dai tweet di Elon Musk, la criptovaluta più famosa ha ricevuto un duro colpo dalla netta presa di posizione della People’s Bank of China, la banca centrale di Pechino, che ha sancito il divieto di usare monete digitali per i pagamenti in Cina. Solo un mese fa il Bitcoin aveva toccato il suo massimo a 64.895 dollari. Tracollo anche dell’Ether, in ribasso del 12%.
Il dollaro perde ancora terreno e stamattina è scambiato a 1,223 contro l’euro, in rialzo dello 0,1%. Stabile a 1,64% il rendimento del Treasury Note a 10 anni.
Oro invariato a 1.869 dollari l’oncia.
Arretra il petrolio con il Brent a 68 dollari al barile (-0,9%) e il Wti a 64,8 dollari (-1%). La discesa delle quotazioni è stata innescata da alcune indiscrezioni secondo cui diplomatici americani e iraniani avrebbero raggiunto un accordo in base al quale Teheran accetta limitazioni sulle armi nucleari e in cambio può aumentare la produzione di greggio.
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Mediobanca - Il socio Leonardo Del Vecchio ha rilevato le quote messe in vendita da Finivest, in questo modo la sua partecipazione sale al 15,4%. Unicredit - Ha siglato un accordo con la Banca europea per gli investimenti (Bei) per attivare 2,5 miliardi di investimenti di imprese italiane di grandi, medie e piccole dimensioni per far fronte alla sfida della ripresa post-Covid. Generali - All’indomani della presentazione dei dati del trimestre, Berenberg e Mediobanca alzano il target price. Banco BPM - Sui giornali si parla ancora una volta della volontà dell’amministratore delegato Giuseppe Castagna di lavorare ad una fusione con BPER Banca. Ma il presidente Massimo Tononi, sostenuto da una parte dei soci, propende per una vendita a Unicredit.
Technogym - La holding di controllo TGH ha messo in vendita 12 milioni di azioni, circa il 6% del capitale. 10,81 euro, sconto del 4%. Si tratta della quarta cessione di quote da parte di Nerio Alessandri, che in questo modo scende al 34% del capitale, ma con diritti di voto a 50,5%. Webuild - Tramite il Consorzio Iricav ha firmato un accordo con il gruppo FS Italiane per avviare i lavori sul secondo e ultimo lotto costruttivo della tratta Verona–Vicenza ad alta velocità, del valore complessivo di 1.776 milioni.
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