Borse europee verso un avvio prudente dopo i nuovi record in America

Il future sull’indice EuroStoxx 50 è invariato. Ieri S&P500 e Nasdaq hanno guadagnato entrambi lo 0,9% segnando nuovi massimo storici. Il petrolio torna sopra i 60 dollari al barile, massimo da un anno. Corre la Borsa di Shanghai (+1,8%): gli investitori anticipano gli acquisti in vista della chiusura per il Capodanno. Bitcoin alle stelle.
Indice dei contenuti
La Borsa di Tokio è salita dello 0,4%, Hong Kong +0,4%, Seul +0,1%.
La travolgente cavalcata rialzista dei mercati azionari sembra avere perso lo slancio dopo i nuovi record segnati ieri sera a Wall Street e i rialzi di stamattina in Asia. Le Borse europee si avviano verso un’apertura prudente, come indica il future sull’indice EuroStoxx 50, sostanzialmente invariato. Piatto anche il future sull’americano S&P500.
Per la Borsa di New York quella di ieri è stata la sesta giornata consecutiva al rialzo: per trovare una serie così lunga di sedute positive bisogna andare indietro allo scorso mese di agosto. L’indice S&P500 è salito dello 0,7%, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,9% ed entrambi hanno raggiunto nuovi massimi storici.
Quasi tutti i settori sono saliti alla Borsa americana, dove si sono messi in particolare evidenza i titoli dell’energia (indice del settore +4,2%) grazie al rialzo del petrolio che è tornato per la prima volta in 13 mesi a superare i 60 dollari al barile. Ieri il greggio ha guadagnato il 2% per un insieme di fattori positivi che si possono riassumere in una prospettiva di rapida accelerazione della crescita economica a livello globale, che porterà a un aumento della domanda mentre i Paesi dell’Opec e la Russia si stanno dimostrando estremamente disciplinati nel rispettare i tetti di produzione. Il risultato di questi due fattori è che l’eccesso di petrolio presente sul mercato da circa un anno, da quando è esplosa la pandemia, potrebbe riassorbirsi prima del previsto.
In Asia stamattina tutte le Borse sono in rialzo trainate da quella di Shanghai che registra un guadagno dell’1,8%. Gli investitori stanno anticipando gli acquisti di fronte alle imminenti festività del Capodanno cinese che vedrà per una settimana la Borsa di Shanghai e altre Borse asiatiche chiuse a partire da giovedì.
La Borsa di Tokio è salita dello 0,4%, Hong Kong +0,4%, Seul +0,1%.
I tre fattori che spingono all’ottimismo sulla crescita economica.
L’ottimismo sull’accelerazione della ripresa globale viene soprattutto dall’America e si poggia su tre fattori:
- il buon andamento delle campagne di vaccinazione che ha raggiunto 32,8 milioni di persone;
- le attese per una rapida approvazione al Congresso Usa del piano di stimoli all’economia da 1.900 miliardi di dollari;
- i risultati delle società americane: a ieri erano stato diffusi i dati di 294 aziende che fanno parte dell’indice S&P500, quindi poco più della metà, e l’83% ha annunciato risultati migliori delle attese. In particolare, l’utile aggregato delle società è salito del 2,4% sullo stesso trimestre dell’anno precedente. Fino a tre mesi fa gli utili erano in calo del 10%.
Petrolio ancora in rialzo, Bitcoin senza freno grazie a Tesla.
Stamattina il petrolio è ancora in rialzo, dopo il +2% di ieri. Il Brent sale dello 0,9% a 61,1 dollari al barile e il Wti avanza dello 0,8% a 58,4 dollari.
Sale anche l’oro a 1.839 dollari l’oncia (+0,3%). Per gli investitori che adesso temono un ritorno dell’inflazione il metallo giallo riacquista un grande fascino.
Il dollaro perde terreno nei confronti dell’euro che sale dello 0,2% a 1,208.
Riflettori sul Bitcoin, balzato ieri del 20% oltre quota 47.000 dollari per la prima volta. La spinta gliela ha data Elon Musk annunciando che Tesla ha investito 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin e che la società da ora in poi accetterà la criptovaluta in pagamento per le sue auto e altri prodotti.
Stamattina a Milano il BTP decennale è scambiato a un rendimento dello 0,51%, spread con il Bund tedesco a 95 punti base, livello più basso dal dicembre 2015.
Fra i titoli di Piazza Affari, segnaliamo:
Azimut - Nell’intervista rilasciata al Sole24Ore il presidente Pietro Giuliani parla delle nuove iniziative nell’erogazione diretta di prestiti alle aziende medio piccole. Azimut Direct dovrebbe arrivare a 1,2 miliardi di euro di prestiti nel 2025.
Credito Valtellinese - Chiude il quarto trimestre con 113 milioni di euro di risultato netto, più del doppio del 2019 e molto meglio delle aspettative. Sopra le attese anche il Common Equity Tier 1, a 19,6%.
Credem - Ha chiuso il 2020 con un utile netto stabile rispetto all'anno precedente a 201,6 milioni, nonostante le maggiori rettifiche su crediti e proporrà la distribuzione di un dividendo di 0,2 euro per azione seguendo le raccomandazioni della Bce.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
