Borse in assestamento, volano petrolio e Bitcoin

Alla riapertura della Borsa di Shanghai (-0,6%) prevalgono le vendite: gli investitori preferiscono monetizzare parte dei guadagni fini qui realizzati. I timori riguardano le varianti del virus e il rischio di un ritorno di inflazione in Usa. Migliori delle attese i dati americani sui consumi e sulla produzione industriale.
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Negative le Borse di Tokio -0,2%, Hong Kong -1,4%, Seul -1,2%.
Continua l’assestamento delle Borse asiatiche dopo la lunga galoppata che ha portato l’indice generale della regione MSCI Asia/Pacific su livelli mai raggiunti nella storia. Alla ripresa dell’attività dopo una settimana di vacanza, gli operatori della Borsa di Shanghai constatano un diffuso desiderio di portare a casa una parte dei guadagni realizzati: partita bene, la Borsa cinese ha via via perso lo slancio con l’indice CSI300 che in finale segna -0,6%. Negative le Borse di Tokio -0,2%, Hong Kong -1,4%, Seul -1,2%.
Alla retromarcia della Borsa cinese ha contribuito anche la banca centrale di Pechino che, preoccupata di un possibile surriscaldamento dei mercati, ha drenato 40 miliardi di dollari di liquidità dal sistema.
Ieri sera a New York l’S&P500 ha chiuso invariato e il Nasdaq è sceso dello 0,5%.
Stamattina il future sull’indice complessivo delle Borse europee EuroStoxx 50 è invariato.
Nel complesso il sentiment dei mercati resta positivo anche se con crescenti dubbi. Dubbi che riguardano in primis l’andamento delle campagne di vaccinazione e le preoccupazioni sulla loro efficacia nei confronti delle diverse varianti del virus.
Occhi puntati sul rendimento dei titoli di Stato Usa a 10 anni.
Preoccupa anche il forte rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato Usa a 10 anni, indice di un possibile mutamento dello scenario monetario fin qui super-favorevole. Per quanto il rendimento del T-Bill decennale ieri abbia segnato il top da un anno a 1,33%, la lettura dei verbali dell’ultima riunione della Fed di gennaio sembra tranquillizzante: tutti i partecipanti hanno detto che non vedono rischi di inflazione e quindi non ci sono le condizioni per ridurre la campagna di acquisto di bond in corso.
Ma bisogna vedere se da gennaio ad ora i governatori della banca centrale Usa non hanno raccolto nuovi dati che possono fare cambiare la visione. Ad esempio, ieri sono arrivate indicazioni positive sulla ripresa economica Usa: a gennaio i consumi sono saliti al massimo degli ultimi sette mesi con un dato che ha superato largamente tutte le previsioni. Anche il dato sulla produzione industriale Usa ha battuto le aspettative.
Il rendimento del bond governativo decennale Usa è sceso stamattina a 1,28% da 1,33%. Il timore di un rialzo dei tassi si è fatto sentire ieri più sulle azioni delle società tech, e questo spiega l’andamento più pesante del Nasdaq.
Comunque, per dire che ci potrebbe essere un ritorno dell’inflazione basta guardare i costi delle materie prime:
- il petrolio non ferma la sua corsa e stamattina segna un nuovo rialzo dell’1% con il Wti americano a 61,7 dollari al barile e il Brent a 65,1 dollari (+1,2%);
- il rame è salito di un altro 2,1% a 390 dollari/libbra, massimo degli ultimi otto anni.
Il dollaro è stabile a 1,204 contro l’euro.
Corre come un treno il Bitcoin, scambiato stamattina 52.000 dollari.
Fiducia al governo Draghi. I titoli di Piazza Affari.
Ieri il governo di Mario Draghi ha ottenuto al Senato la fiducia con numeri schiaccianti: 262 sì e 40 no. Oggi è atteso il voto della Camera. Nel suo discorso il premier ha indicato i punti principali del programma.
Sul fisco intende costituire una supercommissione alla danese per rivedere gli scaglioni Irpef.
Sulla scuola prevede corsi di recupero alle superiori e un anticipo dell’avvio del prossimo anno scolastico.
Sulla parità di genere l’obiettivo è per porre fine a "uno dei peggiori gap salariali tra generi in Europa" e a una "cronica scarsità di donne in posizioni manageriali di rilievo".
Sulle vaccinazioni l’obiettivo è raggiungere l’immunità in sette mesi, grazie a 1.500 punti di somministrazione e la produzione in Italia delle dosi, su licenza. Ieri sera è arrivato anche il via libera dell’Aifa all’utilizzo del vaccino AstraZeneca fino ai 65 anni di età.
Il rendimento del Btp a 10 anni è indicato stamattina a 0,58%, spread con il Bund tedesco a 95 punti base.
Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Eni e Saipem – Il nuovo forte rialzo del greggio favorisce i titoli legati al petrolio.
StM - Berenberg alza il giudizio a Hold.
CNH Industrial - Citi incremento il target price a 19 euro.
Intesa Sanpaolo - Ha lanciato un bond bond senior non preferred in due tranche con scadenza a 5 e 10 anni per un totale di 1,75 miliardi, attirando una domanda di oltre 4,3 miliardi.
Enel - Fitch conferma i rating a lungo termine e dei rating senior non garantiti su Enel e la controllata Endesa al livello "A-" per riflettere principalmente la posizione di leadership globale di Enel nelle reti e nelle energie rinnovabili.
Atlantia - La scorsa settimana il traffico registrato nella rete Autostrade per l'Italia ha registrato un calo del 21% su anno, mentre il traffico dei passeggeri negli aeroporti della controllata Adr è sceso dell'88,1%.
Credito Valtellinese - Petrus Advisers, socio con oltre il 3% della banca, giudica inadeguata l'offerta di 10,5 euro per azione lanciata da Credit Agricole e non intende aderire.
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