Borse in attesa, oggi parla Powell (Fed). Intanto il petrolio continua a salire

23/02/2021 07:00
Borse in attesa,  oggi parla Powell (Fed). Intanto il petrolio continua a salire

Il presidente della Fed rende la sua tradizionale testimonianza al Senato Usa dopo giorni di fibrillazione per un possibile rialzo dei tassi. In Asia stamattina Borse positive. Ieri sera a Wall Street tonfo dei tech: Nasdaq -2,5% con Apple -3% e Tesla -8,5%. Brusca marcia indietro del Bitcoin mentre il greggio vola con il Brent a 66 dollari.

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La Borsa di Hong Kong è salita dell’1,5%, Shanghai +0,1%, chiusa Tokio.

Per le Borse europee si profila un avvio di seduta leggermente positivo, così indicano i future sugli indice EuroStoxx 50 e Dax. Ma la situazione generale dei mercati finanziari mostra che gli investitori sono alla ricerca di nuovi equilibri in uno scenario che si sta modificando rapidamente. Il fatto più importante della giornata sarà l’audizione del presidente della Fed, Jerome Powell, davanti al Banking Committee del Senato americano.

Un segnale evidente della difficoltà degli operatori ad orizzontarsi lo si è avuto dalla seduta di ieri della Borsa americana, che ha visto l’indice delle blue chip tradizionali Dow Jones chiudere in rialzo dello 0,1% e l’indice dei tecnologici Nasdaq perdere il 2,5%. L’S&P500 è terminato in calo dello 0,7%. Per gli amanti delle statistiche segnaliamo che l’ultima volta che il Dow Jones è finito in territorio positivo e il Nasdaq ha perso più del 2,4% è stato nel maggio 2001.

In Asia stamattina le Borse hanno chiuso prevalentemente in rialzo: Hong Kong è salita dell’1,5%, Shanghai +0,1%, debole Seul (molti titoli tech) -0,3%. E’ chiusa per festività la Borsa di Tokio.

Le Borse asiatiche si sono mosse sostenute dall’incessante rialzo del petrolio e delle altre materie prime, un rialzo che fa presagire un’accelerazione della crescita economica. A questa accelerazione contribuiranno in modo sostanziale i potenti pacchetti di aiuti pubblici che i governi stanno discutendo o hanno già approvato, in primis il piano del presidente Usa Joe Biden da 1.900 miliardi di dollari.

Ma siccome più aiuti di Stato vuole dire anche più debito pubblico, ecco che si affaccia l’inquietudine per il rischio inflazione, segnalato dal rialzo dei tassi di interesse dei titoli di Stato Usa. Il rendimento del bond governativo americano a 10 anni stamattina è 1,37%, invariato rispetto a ieri, ma dall’inizio di febbraio è salito di 26 punti base, il maggior rialzo in tre anni.

Rischio inflazione, soffrono i titoli “growth”, tornano in auge i “value”.

Il rischio inflazione in Borsa porta gli investitori a puntare sui titoli legati ai consumi e in generale al ciclo economico (i cosiddetti “value”), abbandonando le società tech ad alto tasso di crescita (“growth”). Da qui ieri la tenuta del Dow Jones e il ribasso del Nasdaq dove Apple ha perso il 3%, Microsoft -2,7%, Tesla -8,5%, Amazon -2,1%.

In questo scenario gli investitori di tutto il mondo oggi saranno concentrati a seguire il discorso di Powell al Senato nella consueta testimonianza che il presidente della Fed è chiamato a rendere ogni sei mesi al Congresso (domani sarà alla Camera dei rappresentanti). L’ultima volta che ha parlato, a gennaio, Powell ha detto che la Fed resta impegnata in una politica super-espansiva, con tassi a zero e acquisti mensili di bond per 200 miliardi di dollari, per sostenere la ripresa dell’economia e il ritorno alla piena occupazione. Ogni minimo accenno a un possibile cambiamento lungo questa rotta potrebbe avere importanti conseguenze sui mercati.

Yellen dura sul Bitcoin: sistema estremamente inefficiente.

Il dollaro stamattina è in lieve calo nei confronti dell’euro che sale a 1,216 (+0,1%).

Brusca caduta del Bitcoin che scende dell’11% a 50.600 dollari. La Segretaria al Tesoro americana, Janet Yellen, ha ribadito la sua contrarietà alla diffusione della criptovaluta definendola un sistema “estremamente inefficiente” per realizzare transazioni. Bill Gates, un po’ investitore un po’ filosofo, ha detto che succede spesso che nel mondo della finanza si diffondano delle manie.

Recupera l’oro dopo una serie di sedute negative e risale a 1.812 dollari l’oncia (+0,2%).

Prosegue inesorabile la marcia al rialzo del petrolio, innescata dal disastro creato in Texas dall’ondata di gelo che ha paralizzato buona parte dell’attività petrolifera della zona. Il Wti è scambiato a 61,5 dollari al barile (+3,8%), Brent a 66,4 dollari (+1,8%).

Rame ancora in rialzo a 422,8 dollari la libbra (+1,9%).

Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

Eni e Saipem – Nuovo balzo del greggio con il Brent che supera i 66 dollari al barile (+1,8%). Lo scenario torna positivo per i titoli troliferi.

TIM - Secondo indiscrezioni starebbe studiando per fornire supporto tecnologico e finanziario al servizio di streaming di DAZN, in lizza per conquistare i diritti televisivi del campionato di calcio.

Enel - CDP punta ad aumentare la propria partecipazione in Open Fiber al 60% per prendere il controllo della società a banda larga.

Diasorin - Ha ottenuto l’autorizzazione alla vendita del test per la malattia di Lyme

Fincantieri - Secondo Il Sole 24 Ore, verrà firmato venerdì il previsto contratto da 1,35 miliardi di euro con la Marina Militare italiana per la costruzione di quattro sommergibili U212 Nfs.

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