Borse positive in Asia, salgono oro e petrolio

18/05/2021 06:30
Borse positive in Asia, salgono oro e petrolio

I mercati azionari superano i timori per l’evoluzione dei contagi nella regione. La Fed di nuovo in campo per tranquillizzare in tema di tassi: sull’occupazione, dice, non sono stati fatti progressi. Si indebolisce il dollaro e corrono le materie prime: petrolio ai massimi da due anni.

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La Borsa di Tokio è in rialzo del 2,2%, Hong Kong +1,3%, Shanghai -0,1%.

Si respira un clima positivo stamattina sui mercati azionari, dopo i buoni rialzi delle Borse asiatiche che si sono scrollate di dosso i timori per la crescita dei contagi nella regione. La Borsa di Tokio è in rialzo del 2,2%, Hong Kong +1,3%, Seul +1,1%, poco mossa la Borsa di Shanghai -0,1%. Forte recupero della Borsa di Taiwan (+5,2%).

Il future sull’indice europeo EuroStoxx50 sale dello 0,6% e lascia presagire un avvio positivo per le Borse europee.

La paura dell’inflazione continua a dirottare ingenti capitali verso l’oro, salito stamattina a 1.870 dollari l’oncia (+0,1%), il massimo da quattro mesi. In rialzo anche l’argento a 28,7 dollari l’oncia (+1,5%).

Dopo la chiusura debole di Wall Street, tornano a salire i future sull’S&P500 (+0,2%) e sul Nasdaq (+0,3%). A New York ieri sera l’S&P500 ha terminato la seduta in calo dello 0,2%, Nasdaq -0,3%. Sono continuate in particolare le vendite sui titoli tech, più esposti ai timori di un possibile rialzo dei tassi a causa della crescente inflazione.

Ieri l'Empire State Manufacturing Survey, uno studio periodicamente prodotto dalla Fed di New York, ha mostrato i prezzi pagati più alti dal 2001.

Secondo la Fed, sull’occupazione in Usa non sono stati fatti progressi sostanziali.

Tuttavia, il vicepresidente della Federal Reserve, Richard Clarida, ha detto ieri che il rapporto sul numero degli occupati di aprile, più debole del previsto, mostra che “non abbiamo fatto ulteriori progressi sostanziali” sugli obiettivi che la banca centrale si è posta in tema di rilancio dell’occupazione. Non è quindi all’ordine del giorno né un rialzo dei tassi, né un ridimensionamento della politica di sostegno monetario all’economia, che si basa su un piano di acquisto di bond da 120 miliardi di dollari al mese.

Resta comunque alta l’attesa per i verbali dell’ultima riunione del Fomc, il comitato che presiede alle scelte di politica monetaria, che saranno diffusi domani.

Se i timori per l’inflazione sono alti, sono alti anche i profitti delle aziende Usa: a stagione dei risultati del primo trimestre praticamente ultimata, la statistica segnala che gli utili delle società quotate sono cresciuti in media del 50,6% sullo stesso periodo dell’anno scorso, il dato più alto da 11 anni.

In Europa oggi è atteso il dato sul Pil della zona euro del primo trimestre.

Dollaro debole, salgono il petrolio e le altre materie prime.

Con l’inflazione in crescita e i tassi fermi, il dollaro continua a perdere terreno: oggi è scambiato a 1,216 contro l’euro, che avanza dello 0,1%.

Il rendimento del Treasury bond a 10 anni è stabile a 1,64%.

Bitcoin in ripresa dopo le batoste degli ultimi giorni: la criptovaluta è scambiata a 45.350 dollari, dai 42.500 dollari di ieri.

Tornano a salire le quotazioni delle materie prime, spinte da ottimismo sulla ripresa della domanda globale, nonostante il forte contagio da coronavirus in alcune zone del pianeta. Il petrolio sale dello 0,4% con il Brent a 69,7 dollari al barile e il Wti a 66,5 dollari, massimo da due anni.

Il rame guadagna l’1,3% a 477,4 dollari la libbra. 

Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

Generali – Ha chiuso il primo trimestre con un utile operativo di 1,6 miliardi di euro, in rialzo dell’11% anno su anno, circa 100 milioni di euro in più delle stime degli analisti. A fine marzo, il Solvency Ratio era 234%. Grazie a questi numeri, che portano il management a confermare i target del piano industriale, la società è in grado di distribuire anche la parte di dividendo non pagato a seguito dell’intervento del regolatore delle compagnie assicurative. Mediobanca - Fininvest ha ceduto la sua quota del 2% in Mediobanca per un controvalore di 174 milioni di euro. La holding della famiglia Berlusconi spiega l'operazione nell'ambito di una logica di "razionalizzazione e di ribilanciamento del proprio portafoglio di investimenti finanziari". Una parte rilevante delle azioni potrebbe essere stata comprata da Leonardo del Vecchio. Tim - Iliad ha deciso di rimandare all’estate l’ingresso nella telefonia fissa italiana, anche alla luce del rallentamento della penetrazione nel mercato della telefonia mobile.  Stellantis - Presenterà oggi una nuova partnership strategica con Foxconn, l'azienda taiwanese storica assemblatrice dell'iPhone. La partnership verrà illustrata in una conference call con, tra gli altri, l'AD di Stellantis Carlos Tavares e il presidente di Foxconn Young Liu. Mediaset - Secondo Le Figaro, saranno il gruppo di costruzioni francese Bouygues e la sua controllata televisiva Tf1 ad aggiudicarsi il 30% del gruppo TV M6 messo in vendita dalla tedesca Bertelsmann, per il quale anche Mediaset aveva fatto un'offerta. Saipem - Ha avviato trattative esclusive con la francese Naval Group per l'acquisizione dell'attività eolico galleggiante di Naval Energies. 

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