Borse: si sale anche oggi e il petrolio accelera al rialzo

Forte accelerazione degli indici di Tokio e Seul, i future sull’EuroStoxx 50 e sul Dax guadagnano lo 0,5% e lo 0,7%. Gli investitori puntano sul successo delle vaccinazioni e sulla spesa pubblica per una rapida ripresa dell’economia in Usa. Freddo polare in Usa, sale la domanda di gasolio e il greggio guadagna il 2%. Scivola il dollaro.
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La Borsa di Tokio sale dell’1,9%, Seul +1,5%. Ancora chiuse Shanghai e Hong Kong.
Appena insediato alla guida del governo, Mario Draghi deve subito fronteggiare il riemergere di nuove e vecchie tensioni fra i partiti che gli hanno promesso l’appoggio. Le più significative sono legate ai malumori di molte regioni per la decisione di non riaprire gli impianti di risalita in montagna per il timore che la folla degli sciatori diventi facile occasione di diffusione delle nuove varianti del virus.
Sono invece i successi nella lotta al virus registrati in Usa e UK a spingere ancora al rialzo le Borse mondiali, dopo 10 sedute positive. Il tutto accompagnato da un balzo delle quotazioni del petrolio.
I future sugli indici europei EuroStoxx 50 e Dax salgono rispettivamente dello 0,5% e dello 0,7%.
Il future sull’americano S&P500 sale dello 0,5% anche se oggi la Borsa Usa resterà chiusa per la festa del President’s Day.
In Asia si registrano i potenti rialzi delle Borse di Tokio +1,9% e Seul +1,5%. Sono ancora chiuse le Borse di Shanghai e Hong Kong che festeggiano il Capodanno lunare. L’indice Nikkei della Borsa giapponese è tornato sopra quota 30.000 per la prima volta dal 1990. Dall’economia giapponese e di Singapore sono arrivate indicazioni migliori delle attese sull’andamento della ripresa.
In Usa il numero dei nuovi contagi è sceso ai livelli di ottobre. Oggi Wall Street chiusa.
In generale a spingere i mercati sono le notizie rassicuranti sull’andamento delle vaccinazioni in Usa e in Gran Bretagna, con il conseguente calo dei contagi. Negli Stati Uniti il numero dei nuovi casi conteggiati su base settimanale sono scesi al minimo dallo scorso mese di ottobre.
Gli investitori puntano sull’aumento della spesa pubblica americana, secondo le linee del piano Biden da 1.900 miliardi di dollari, e sul successo del vaccino come elementi che spingeranno per un’accelerazione della ripresa economica.
Forte rialzo del petrolio, oro stabile, scende il dollaro.
Sono queste stesse attese a favorire il rialzo del petrolio che stamattina segna un progresso dell’1,9% con il Brent a 63,6 dollari al barile. Il Wti guadagna il 2,3% a 60,8 dollari.
In più ci sono due fattori specifici che sostengono le quotazioni del greggio:
1) l’ondata di freddo artico che ha colpito parte degli Stati Uniti e ha fatto salire la domanda di gasolio da riscaldamento; 2) l’acuirsi delle tensioni in Medio Oriente dove si registra un’escalation del confronto militare a distanza fra Arabia Saudita e Iran, che si combattono in parte per procura e in parte in prima persona nello Yemen. Ieri i sauditi dicono di avere intercettato e abbattuto un drone iraniano carico di esplosivo.
Le diffuse aspettative di miglioramento del quadro economico stanno facendo salire i tassi di interesse a lungo termine dei titoli di Stato Usa. Il Treasury Bill decennale venerdì ha chiuso a un rendimento dell’1,21%, in crescita di 4 punti base.
Ciononostante stamattina il dollaro perde terreno nei confronti dell’euro che sale a 1,214 (+0,2%).
Oro invariato a 1.823 dollari l’oncia.
Il Bitcoin è scambiato a 46.992 dollari, dopo avere sfiorato nel weekend quota 50.000. La settimana scorsa ha guadagnato il 20%.
Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Eni e Saipem – I due principali titoli della Borsa di Milano legati al petrolio potrebbero reagire positivamente al forte rialzo del greggio.
Intesa Sanpaolo - Jefferies alza il target price a 2,45 euro.
Pirelli - Citi alza il target price a 5,5 euro.
Nexi – Unicredit ha siglato la revisione dell'accordo con Sia, società che si è appena fusa con Nexi, per la fornitura di servizi di processing in Italia, Austria e Germania relativi a transazioni con carta e la gestione di terminali POS e ATM, estendendo la durata dello stesso al 2036.
A2A - Ha siglato domenica un accordo vincolante per l'acquisizione di un portafoglio di 17 impianti fotovoltaici con una potenza nominale di 173 MW, attualmente gestiti da Octopus Renewables. Il corrispettivo per quesi impianti, che non godono di alcun incentivo, è di 205 milioni di euro.
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