Borse verso un avvio in forte ribasso. Vendite su bond e azioni

Powell non è riuscito a rassicurare i mercati che continuano a temere il rialzo dei tassi. Listini asiatici in caduta dopo il capitombolo di Wall Street. Il Nasdaq ha perso il 3,5% con Tesla e Nvidia che lasciano sul terreno l’8%. Giù anche oro e petrolio. Il Bitcoin arretra dell’8% a 46.000 dollari.
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La Borsa di Tokio perde il 3,8%, Hong Kong -3,1%, Shanghai -2,3%.
Le Borse europee sono indirizzate verso un avvio in forte calo dopo le pesanti perdite registrate ieri sera a Wall Street e i massicci ribassi di questa mattina nelle Borse asiatiche. Il future sull’indice EuroStoxx 50 è in calo dell’1,6%, il future sul Dax di Francoforte perde l’1,3%.
Il forte rialzo del rendimento dei bond ha ridato fuoco alle preoccupazioni che le condizioni eccezionalmente favorevoli di denaro a basso costo stiano volgendo al termine. Le vendite si sono estese dai bond alle azioni, colpendo soprattutto i titoli “growth” come i tecnologici, più esposti a un eventuale rialzo dei tassi di interesse.
L’indice complessivo delle Borse asiatiche MSCI Asia/Pacific ha perso il 2,4%, scendendo al livello più basso da un mese a questa parte. La Borsa di Tokio perde il 3,8%, Hong Kong -3,1%, Shanghai -2,3%, Hong Kong -2,9%. Ieri sera a Wall Street il Nasdaq è rovinato in ribasso del 3,5% accusando la maggiore perdita degli ultimi quattro mesi. L’S&P500 è sceso del 2,4%. Fra i titoli più colpiti Apple -3,5%, Tesla -8%, Amazon -3,2%, Nvidia -8,2%, Microsoft -2,3%.
Il rendimento del Treasury a 10 anni è schizzato a 1,61%.
Questa notte nelle contrattazioni in Asia il rendimento del Treasury (il titolo di Stato americano) a 10 anni è salito fino a 1,61% da 1,40% di ieri. In un mese il rendimento è salito di 40 punti base mettendo a segno il rialzo più forte dal 2016.
Gli investitori stanno scommettendo su una ripresa dell’economia globale più veloce e più forte del previsto, a cui corrisponderebbe un’accelerazione dell’inflazione. Con più ripresa e prezzi in crescita, per le banche centrali, a partire dall’americana Fed, non avrebbe senso mantenere ancora a lungo l’attuale politica super-espansiva, caratterizzata da tassi di interesse vicino allo zero e forti acquisti di bond per dare liquidità al sistema.
Evidentemente le rassicurazioni fornite questa settimana dal presidente della Fed, Jerome Powell, non hanno convinto. Parlando a Washington prima al Senato e poi alla Camera, Powell ha detto e ripetuto che il rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato riflette solo l’ottimismo sull’economia, che non vede rischi di inflazione nell’attuale rialzo di alcuni prezzi e che la banca centrale non ha nessuna intenzione di alzare il costo del denaro prematuramente.
Oggi i dati sui consumi in Usa. L’inflazione a gennaio è prevista all’1,4%.
Al momento la previsione implicita dei money trader è che il primo rialzo dei tassi dei Fed Fund americani sarà di un quarto di punto a gennaio 2023.
L’inflazione “core” americana è prevista all’1,4% a gennaio. Una verifica importante verrà oggi con i dati sull’andamento dei consumi personali in Usa di gennaio.
Il dollaro si è rafforzato di circa lo 0,2% nei confronti dell’euro, sceso a 1,2155.
Quotazioni in calo per l’oro a 1.759 dollari l’oncia (-0,9%).
Marcia indietro del petrolio: il Brent è scambiato a 66,1 dollari al barile (-1,1%), Wti a 62,9 dollari (-0,9%).
Scende anche il rame a 422 dollari/libbra (-0,9%).
La quotazione del Bitcoin cade a 46.000 dollari (-8%).
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Atlantia - Valuta oggi l'offerta presentata dal consorzio guidato da CDP per Autostrade per l'Italia che, secondo Reuters, sarebbe stata presentata insieme a una richiesta ad Atlantia di garantire per eventuali danni indiretti derivanti dal crollo del ponte Morandi fino a un importo intorno ai 700 milioni di euro.
Fincantieri - Prevede di chiudere il 2021 con ricavi in crescita del 25-30% e di tornare in utile dopo un 2020 segnato fortemente dalla pandemia.
Creval - Il Ceo di Credit Agricole Italia Giampiero Maioli ha ribadito che l'offerta per Creval è congrua. Stellantis - Proseguono le trattative tra il governo inglese e la società sul futuro dello stabilimento Vauxhall di Ellesmere Port, con il gruppo automobilistico in attesa di un impegno vincolante del governo di Londra inglese prima di lanciarsi in un grosso investimento.
Enel – Costituirà una joint venture con la società indiana Sterling and Wilson per entrare nel mercato indiano della mobilità elettrica. La società ha deliberato l'emissione di prestiti obbligazionari ibridi fino a un massimo di 3 miliardi di euro. Juventus - Ha chiuso il primo semestre dell'esercizio 2020/2021 con una perdita più che raddoppiata a 113,7 milioni scontando gli effetti del Covid-19 e della conseguente chiusura dello stadio. Exor – La controllata Partner Re ha presentato i dati del quarto trimestre: utile netto pari a 204 milioni di euro. La compagnia riassicurativa vale il 27% del Nav di Exor.
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