Borse verso un avvio prudente, ma non si ferma il rally del petrolio

Indici in calo in Asia dopo la chiusura poco mossa ieri sera a Wall Street. Buoni segnali dal mercato del lavoro Usa: a gennaio più assunzioni del previsto. Il Brent sale a 58,8 dollari dopo che l’Opec+ ha confermato la politica di contenimento dell’offerta. Partono le consultazioni di Mario Draghi con i partiti.
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La Borsa di Tokio scende dell’1%, Hong Kong -1,3%, Shanghai -0,5%.
Dopo due giornate di rialzi corali e ben consistenti, le Borse di tutto il mondo rifiatano. Già nella seduta di ieri a Wall Street gli investitori hanno preferito realizzare parte dei guadagni e gli indici della Borsa americana hanno terminato vicino alla parità : S&P500 +0,1%, Nasdaq invariato.
Stamattina in Asia prevalgono le vendite: la Borsa di Tokio scende dell’1%, Hong Kong -1,3%, Shanghai -0,5%, Seul -1,2%.
In linea generale il rallentamento delle Borse sembra da interpretare come un salutare stop fisiologico, mentre dall’economia reale vengono segnali positivi, come il dato sul mercato del lavoro Usa di gennaio, che ha visto più assunzioni del previsto.
Aumenta inoltre la fiducia su una rapida approvazione al Congresso del pacchetto di aiuti all’economia proposto dal presidente Biden.
Proseguono i commenti a tutti i livelli sull’operato dei piccoli investitori che fanno capo a Reddit, mentre ieri le quotazioni di GameStop sono rimaste quasi invariate a 90 dollari. Si sgonfia l’argento a 26,5 dollari l’oncia (-1,4%).
Sorpresa dai risultati positivi di Deutsche Bank, meglio delle attese.
Per le Borse europee si profila stamattina un avvio incerto: il future sull’indice EuroStoxx 50 segna un calo dello 0,1%. Di positivo ci sono i risultati di Deutsche Bank, la prima banca tedesca, che stamattina ha annunciato risultati del 2020 migliori delle attese, con il ritorno all’utile (non era previsto) dopo che nel 2019 aveva registrato perdite per 5,7 miliardi di euro.
Si conferma l’orientamento decisamente rialzista del petrolio. Anche stamattina il greggio americano Wti guadagna lo 0,7% a 56,1 dollari al barile, Brent a 58,8 dollari (+0,6%). In una settimana il Wti è salito del 5,6% e il guadagno in un mese è del 16%.
Scendono le scorte Usa di greggio, continua il rally del petrolio.
Ieri la riunione dei rappresentanti tecnici dell’Opec+, l’organismo che raggruppa i tradizionali Paesi produttori più la Russia, ha confermato la politica in atto di riduzione della produzione per sostenere le quotazioni. Gli osservatori sono sorpresi dal livello di disciplina dei diversi Paesi, che stanno rispettando in pieno i tetti di produzione fissati dall’Opec, un fatto abbastanza insolito nel variegato mondo dei produttori di petrolio.
Contemporaneamente l’Eia, l’agenzia del governo americana per l’energia, ha annunciata che le scorte strategiche Usa di greggio sono scese la settimana scorsa di 994mila barili attestandosi a 475,7 milioni di barili, il livello più basso da marzo 2020. Il calo è stato superiore alle previsioni degli analisti (-446mila barili).
Si rafforza il dollaro, con il cambio euro/dollaro che scende a 1,200 (-0,2%).
Arretra l’oro a 1.818 dollari l’oncia (-0,9%).
Partono le consultazioni di Draghi. I titoli di Piazza Affari.
Oggi Mario Draghi inizierà le consultazioni con i partiti e con i gruppi parlamentari per la formazione di un governo “di alto profilo”. Quattro le priorità indicate da Draghi: limitare la pandemia, condurre a termine il piano vaccinale, dare risposte ai problemi quotidiani dei cittadini e rilanciare il Paese.
Uno dei nodi riguarda la posizione dei 5 Stelle, contrari da sempre a un governo tecnico. Il Movimento, che conta 92 senatori e in Parlamento è decisivo, al momento è maldisposto e diviso. Anche per questo Draghi ieri ha incontrato il premier uscente Giuseppe Conte, considerato l’unico in grado di riunirlo, ma ancora non rassegnato alla fine imprevista del suo governo. L’ipotesi (smentita per ora da Palazzo Chigi) è che Draghi gli possa offrire un ministero importante.
Stamattina il Btp decennale è scambiato a un rendimento dello 0,58% e lo spread con il Bund tedesco è sceso a 105 punti base, il livello più basso dal 2016.
Fra i titoli di Piazza Affari, segnaliamo:
Atlantia - La scorsa settimana il traffico passeggeri sulle autostrade è sceso del 22,3% rispetto a un anno fa. Prysmian - In un'intervista a Bloomberg, il Ceo Valerio Battista auspica di trovare una bella società da comprare negli Stati Uniti, a un prezzo ragionevole. Il Ceo esclude però un interesse per la rivale Southwire.
BPER (Banca PopEmilia) - Ha chiuso il 2020 con un utile netto di 245,7 milioni di euro e distribuirà un dividendo cash di 4 centesimi per azione. Kepler Cheuvreux alza il giudizio a Buy, target price a 1,95 euro. Mediobanca - Leonardo Del Vecchio, attraverso la finanziaria Delfin, ha acquisito un ulteriore 1,25% della banca con acquisti di azioni effettuati tra il 4 gennaio e il 2 febbraio, portandosi al 13,17%. CNH Industrial - Potrebbe prendere in considerazione delle alternative al piano di spin-off, se ciò creasse valore per clienti e azionisti. Lo ha detto il nuovo amministratore delegato, Scott Wine.
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