Bper Banca raddoppia gli utili nel trimestre


La banca emiliana ha raggiunto un utile netto consolidato di 290,7 milioni di euro ma il management resta cauto per quanto riguarda le previsioni per il futuro, cautela giudicata eccessiva da alcuni analisti.


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Bper Banca di slancio

Acquisti su Bper Banca a Piazza Affari dopo i risultati del primo trimestre 2023 diffusi ieri a mercato chiuso, con i broker che alzano le stime per il 2023 della banca nonostante la cautela del management.

Le azioni BPE partono subito in rialzo superiore al 2% fino ad un massimo di 2,86 euro per azione, per poi rallentare sensibilmente dopo circa un’ora di contrattazioni.

Si conferma, dunque, il buon andamento del titolo nel corso di quest’anno, con una crescita superiore al 40% rispetto ai livelli di inizio gennaio (1,96 euro).

I primi tre mesi della banca

Il primo trimestre della banca emiliana si è chiuso con un utile netto consolidato di 290,7 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto ai 112,6 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, con ricavi core di 1,232 miliardi di euro, aumentati del 13,1% se paragonati all’ultimo trimestre del 2022 e del 49% su base annuale.

Il margine di interesse balza del 92,9% a 726 milioni in confronto ai primi tre mesi del 2022, grazie al maggior contributo della componente commerciale, all’andamento favorevole dei tassi e alla gestione del portafoglio titoli.

Buone notizie anche dalle commissioni nette, pari a 506,1 milioni e salite del 12,3% rispetto allo stesso trimestre 2022, riflettendo il positivo andamento del comparto bancassurance (+18,3% a/a), con un contributo solido anche di quelle relative alla raccolta indiretta (+4,9% a/a) e di quelle derivanti dall’attività bancaria tradizionale (+15,6% a/a).

Infine, sul fronte patrimoniale, a fine trimestre il Cet1 ratio fully phased proforma della banca era pari al 13,3% e il Tier 1 ratio Fully Phased proforma al 13,6%.

Risultati eccellenti

Il Ceo di Bper, Pier Luigi Montani, ha definito la trimestrale come caratterizzata da “risultati eccellenti grazie a una forte accelerazione del margine di interesse e alla buona tenuta delle commissioni nette”, arrivati nonostante “un quadro macroeconomico caratterizzato da un’attività economica in leggera crescita e da un’inflazione ancora elevata”.

In questo quadro, sottolineava Montani nel corso della call con gli analisti, “i proventi operativi pari a 1.318 milioni di euro hanno fatto rilevare un’ottima performance con una crescita del 49,2% rispetto al primo trimestre del 2022. La dinamica dei proventi operativi ha consentito il raggiungimento di un risultato della gestione operativa di 643 milioni, in crescita del 97,5% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso".

Inoltre, proseguiva il manager, “gli indicatori di rischio di credito si confermano su livelli molto contenuti, mentre prosegue il trend positivo relativo al processo di derisking della banca, che prevede una ulteriore cessione di crediti UTP per oltre 400 milioni di valore lordo esigibile complessivo da perfezionarsi entro l’approvazione dei risultati del primo semestre 2023”.

Per quanto riguarda il futuro, da Bper confidano di poter raggiungere in anticipo i target del piano industriale e hanno rivisto al rialzo la guidance sugli utili 2023, anticipando di due anni il target di utili fissato per l’anno in corso (800 milioni).

Prudenza

Ai buoni risultati non corrisponde troppo ottimismo per il futuro da parte di Montani. “Con questi numeri potremmo rivedere le linee guida sull’anno, ma io sono un po’ prudente. Abbiamo visto come lo scenario macroeconomico possa cambiare rapidamente: attualmente non abbiamo motivi di preoccuparci, ma sappiamo che l’evoluzione del settore è legata all’andamento dei tassi e del credito e dunque, anche se per il momento non ci sono segnali negativi, non possiamo sapere cosa ci riserverà il secondo semestre”.

In mancanza di ulteriori shock, il manager prevede di “confermare nel 2023 gli obiettivi del piano al 2025”, che prevede un utile netto di 800 milioni per l’esercizio in corso, mentre sul fronte patrimoniale, il ceo si attende un leggero rafforzamento nel Cet1 nei prossimi trimestri.

“Adesso nella trimestrale abbiamo accantonato 5 centesimi e valuteremo la remunerazione quando saremo a fine anno in funzione di quello che sarà stato l'andamento di mercato. Se avremo possibilità, faremo tutto quello che sarà possibile, però al momento non lo consideriamo ancora, lo considereremo più avanti”, concludeva Montani.

Oltre le attese degli analisti

Di risultati “superiori alle attese, spinti da una fortissima dinamica del net interest income” parlano gli analisti di Equita Sim, i quali hanno alzato le stime 2023 del 21% e quelle sul 2024-2025 in media del 7%, portando il prezzo obiettivo sul titolo Bper a 3,7 euro, con rating ‘hold’ confermato.

Consiglio di acquisto, invece, da parte di Jefferies, con target price a 4,1 euro sul titolo della banca dopo i conti trimestrali: “con un utile pre-accantonamenti del 30% al di sopra delle attese e del 40% oltre il consenso”, si aggiunge una “guidance 2023 alzata e un obiettivo di net interest income aumentato del 14%, ora del 9% oltre il consenso”.

Rialzo, però, che viene giudicato “cauto” dagli esperti di WebSim, in quanto il management “adotterà manovre per ridurre il calo dei depositi registrato nel trimestre 2023 (-5,2% trimestre su trimestre sulla raccolta a vista principalmente a causa della componente corporate) con inevitabili impatti sul costo del funding nei prossimi trimestri”.

Nonostante la cautela, dalla sim vedono “ampio spazio di revisione al rialzo delle nostre stime (e di consensus) del margine d’interesse, e riteniamo che vi sia spazio per ridurre le nostre attese di costo del rischio”, pertanto confermano il giudizio ‘neutrale’ sul titolo, con target price di 2,55 euro.

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Codice: BPE
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