Bper Banca, utili 2021 migliori delle attese ma delude l’ultimo trimestre

La banca ha raddoppiato l’utile netto complessivo del 2021 rispetto all’anno precedente, ma gli ultimi tre mesi dell’anno hanno visto un rosso pari a 61 milioni di euro.

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Bper raddoppia gli utili

Continua la stagione degli utili a Piazza Affari e le banche restano protagoniste con i risultati preliminari consolidati di Bper Banca approvati ieri a mercato chiuso.

La banca emiliana ha annunciato un utile netto di 525,1 milioni di euro nel 2021, raddoppiato rispetto ai 245,7 milioni ottenuti nell’anno precedente.

Il dato risulta migliore sia del consensus di Bloomberg, fermo a 507 milioni, che delle previsioni degli analisti di Equita Sim di 516 milioni di euro.

A fronte di un risultato positivo nell’intero anno, deludono i risultati relativi all’ultimo trimestre, terminato con un rosso superiore ai 61 milioni di euro, su cui pesano i costi del piano esuberi, interamente caricati sul periodo ottobre-dicembre.

A Piazza Affari, intanto, i numeri di Bper sono stati accolti con freddezza e il titolo della banca risulta la peggiore tra le blue chip del Ftse Mib, con un calo superiore al 2% nonostante il trend positivo del principale indice di Milano (+1,60%) a circa due ore dall’avvio delle contrattazioni.

Il dividendo

Alla luce dei risultati, il consiglio di amministrazione approvava la proposta per la distribuzione di un dividendo unitario in contanti di 6 centesimi di euro per ognuna delle 1.413.263.512 azioni rappresentative del Capitale sociale (al netto di quelle che saranno detenute in portafoglio alla data di stacco cedola: n. 2.147.560 al 7 febbraio 2022), per un ammontare massimo complessivo pari a 84.795.810,72 euro.

La cedola proposta, dunque, risulta superiore non di molto rispetto ai 0,04 centesimi dell’anno scorso.

Ratio patrimoniali

Al 31 dicembre 2021, i ratio patrimoniali di Bper calcolati con la metodologia AIRB per i requisiti sul rischio del credito vedono il Common Equity Tier 1 (CET1) ratio Phased In proforma pari a 14,5% (14,7% al 30 settembre 2021), mentre il ‘Fully Phased proforma’ risultava del 13,7% al 30 settembre.

Il Tier 1 ratio Phased In proforma è stato pari a 14,8% (15,0% al 30 settembre 2021), a cui si aggiunge il Total Capital ratio Phased In proforma del 17,2% (17,4% al 30 settembre 2021).

La raccolta netta

La banca ha raccolto da clientela 101,4 miliardi di euro, segnando un incremento del 3,5% rispetto a fine settembre 2021.

L’aggregato principale di questa raccolta complessiva è rappresentato da quella della clientela ordinaria, arrivata a 96,2 miliardi di euro e costituita principalmente da conti correnti e depositi per 91,9 miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto al trimestre precedente.

Infine, la raccolta indiretta da clientela raggiunge i 166,3 miliardi di euro, in lieve crescita se paragonata a quella di fine settembre 2021 quando si attestava a 166,2 miliardi.

L’impatto degli sportelli Ubi Banca

Sull’utile annuale della banca pesa anche l’avviamento negativo (badwill) legato all’acquisizione degli sportelli di Ubi Banca all’interno dell’Opa di Intesa Sanpaolo.

L’acquisto “si è concluso positivamente per tutti”, determinando un “ingresso di oltre 5.100 persone”, spiegava l’ad Piero Montani nel corso della conference call con gli analisti.

Con l’integrazione del personale “riuscita veramente bene”, l’operazione complessiva è costata “210 milioni di euro”, aggiungeva l’ad.

Un anno “favorevole”

Montani ha poi definito “favorevole” il 2021 di Bper, in quanto caratterizzato da “risultati ragguardevoli”, grazie anche alla conclusione “con successo l'operazione di integrazione delle filiali di Ubi”.

Anche in virtù delle “tante operazioni straordinarie”, continuava il manager, “pensavamo di presentare adesso il Piano industriale, invece slitterà un attimino”.

I risultati dello scorso anno, “costituiscono la base più solida su cui potremmo costruire il Piano industriale che andremo a presentarvi di qui a breve nel senso di qualche mese”, precisava.

Se “sul fronte dei costi l’esercizio è stato caratterizzato da diverse componenti straordinarie connesse anche alla crescita del perimetro del gruppo”, “nel 2022 ci aspettano sfide importanti, vogliamo proseguire nel nostro percorso di crescita continuando a migliorare i fondamentali della Banca”, concludeva Montani.

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