Broadcom compra VMware?

Nessuna conferma ufficiale, al momento, ma Broadcom sarebbe in trattative per acquisire VMware. Chi è VMware e come mai suscita l’appetito del colosso americano dei chip?

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


C’è movimento nel mercato dei colossi tech. Secondo un articolo del Wall Street Journal il colosso dei chip Broadcom sarebbe interessato ad acquisire una delle più importanti società del settore del cloud computing, VMware: il prezzo vociferato è di 140 dollari per l’azione di VMware, ossia un ammontare totale di 60 miliardi di dollari. Ieri VMware ha chiuso a 119,4 dollari, mettendo a segno un +25% a Wall Street. Sembra che Broadcom, ieri scesa del 3% a 526 dollari, stia raccogliendo 40 miliardi da un gruppo di banche per finanziare l’acquisizione che probabilmente dovrebbe avvenire con una parte cash e una parte di scambio di azioni.

Il deal potrebbe essere già annunciato giovedì, in occasione della pubblicazione delle trimestrali di VMware.

La view degli analisti e le acquisizioni più recenti

Secondo gli analisti di Wells Fargo l’acquisizione avrebbe un senso strategico, in linea con l’ambizione di Broadcom di sviluppare una profonda infrastruttura di software per le aziende. Gli analisti di Bernstein evidenziano che l’acquisizione triplicherebbe la parte software di Broadcom che arriverebbe così a raggiungere quasi il 50% del totale del business.

Occorre ricordare che dal 2006, anno di arrivo in Broadcom dell’ad Hock Tan, un miliardario malese-americano, la società ha concluso molte acquisizioni fra cui quella della società di software CA Technologies per 18,9 miliardi e di Symantec Security per 10,7 miliardi. La mossa “più azzardata” fu nel 2017 quando Broadcom tentò di comprare Qualcomm per un totale di 103 miliardi, operazione poi bloccata dal regolatore / antitrust americano.

Il business di VMware

Il principale azionista di VMware è Michael Dell con una partecipazione del 40%, dopo lo spin off della società da Dell Technologies l’anno scorso; il secondo azionista, con un 10%, è la società di private equity Silver Lake.

VMware offre prodotti di virtualizzazione, è un software che si mette nei data center principalmente. L’idea è di replicare l’infrastruttura fisica (metallo hardware) nel virtuale: si acquista un computer potente e con i prodotti VMware se ne “ottengono” 10 virtuali, ognuno ha 1/10 delle prestazioni del computer grosso. Prodotti di virtualizzazione di infrastruttura, principalmente per cloud privato. La società ha anche un accordo strategico con Amazon Cloud.

Possiamo riassumere in 4 punti i vantaggi più significativi portati dalla “virtualizzazione”:

  1. Maggiore affidabilità del sistema: ad esempio problemi che potrebbero compromettere il funzionamento di una singola macchina virtuale, non influenzano la stabilità delle altre.
  2. Contenimento del numero dei server. A causa dell’aumento dei servizi da fornire, il numero dei server in uso nelle realtà aziendali è cresciuto in modo notevole. Attraverso la virtualizzazione si possono eseguire più macchine virtuali nella stessa macchina fisica, riducendo in modo drastico il numero dei server necessari e la loro manutenzione.
  3. Riduzione dei costi: Il consolidamento ad un numero inferiore di server determina, a sua volta, un beneficio, poiché permette una notevole riduzione dei costi legati all’energia utilizzata per alimentare i server e per mantenere la temperatura ambientale adatta alle sale server. In più, si riducono i costi di acquisto e i canoni di manutenzione dei server fisici.
  4. Riduzione dei tempi di indisponibilità in caso di guasto. Un ulteriore vantaggio si rivela nel caso di “disaster recovery”. L’intero sistema operativo guest può infatti essere facilmente salvato e ripristinato, riducendo notevolmente i tempi di indisponibilità in caso di guasto. Se è presente una infrastruttura di server fisici con delle caratteristiche hardware tra loro compatibili e questi server condividono un’area dati (storage) sulla quale risiedono le macchine virtuali, è possibile spostare l’esecuzione di una macchina virtuale su un altro host in caso di failure. Alcuni sistemi prevedono lo spostamento automatico delle macchine virtuali tra i vari host in funzione del carico.

VMware tratta qui a 17 volte gli utili attesi nel 2022, Broadcom a 15 volte. Entrambe le società si caratterizzano per una generazione di cassa particolarmente buona.

Riteniamo che l’acquisizione andrà in porto.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Aziende citate nell'Articolo

Titolo:
Codice: AVGO.US
Isin: US11135F1012
Rimani aggiornato su: Broadcom

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni

Titolo:
Codice: VMW.US
Isin: US9285634021
Rimani aggiornato su: VMware Inc.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni
Seguici su Telegram

Bond a 5 anni in dollari

I primi due anni cedola fissa al 5,12% poi cedola variabile fino al 10%

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy



Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it