Che cos'è il capitale sociale


Il capitale sociale è l'elemento fondamentale che definisce la struttura finanziaria di una società. Esso rappresenta l'insieme dei conferimenti dei soci all'atto della costituzione e funge da base per le operazioni aziendali, garantendo stabilità e diritti proporzionati ai contributi versati.


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Capitale sociale: significato

Il capitale sociale è uno degli elementi fondamentali che definisce la struttura finanziaria di una società. Ma cos'è il capitale sociale esattamente? Si tratta dell’ammontare complessivo di tutti i versamenti e i conferimenti dai soci, a titolo di capitale di rischio, all'atto della costituzione dell'impresa. Questo capitale è indicato nell'atto costitutivo della società e rappresenta una base solida per le operazioni aziendali.

Da esso si attinge principalmente nella fase iniziale per procurarsi tutto ciò che serve ad avviare l’azienda, come macchinari, attrezzature e i fondi necessari per coprire spese e stipendi. Nel corso del ciclo di vita di un'azienda, l'ammontare del capitale sociale può anche aumentare, offrendo una maggiore garanzia di solvibilità ai soci coinvolti.

Nel caso in cui l'azienda sia fondata da una sola persona, il capitale iniziale viene definito come capitale proprio. Se invece l'attività commerciale viene avviata da più soci fondatori, si parla di capitale sociale.

Le risorse conferite dai soci non devono necessariamente essere di pari valore: ogni socio può infatti contribuire all’azienda in maniera differente. Prendiamo come esempio un'azienda costituita da tre soci, con un capitale sociale iniziale di 50mila euro. Potremmo trovarci in una situazione in cui:

  • Il Socio n°1 contribuisce con 25mila euro;
  • Il Socio n°2 apporta 15mila euro;
  • Il Socio n°3 conferisce 10mila euro.

Il totale, quindi, è 50mila euro, ma come si può osservare, i conferimenti iniziali dei soci variano in valore.

Questa differenza nel valore dei contributi si riflette naturalmente nella quota di partecipazione di ciascun socio. Ogni socio possiederà una quota di partecipazione sociale proporzionata al suo contributo al capitale sociale. In questo esempio specifico, il Socio n°1 avrà il 50% delle quote, il Socio n°2 il 30%, e il Socio n°3 avrà il 20%.

Le quote di partecipazione determinano i diritti e gli oneri dei soci in relazione alla gestione dell'azienda.

Capitale nominale e capitale versato

Quando una società viene costituita, i soci effettuano dei conferimenti, che possono essere in denaro o in natura. Tali conferimenti determinano il capitale nominale (o capitale sottoscritto), che corrisponde all'importo complessivo sottoscritto dai soci. Tuttavia, non è sempre necessario che l'intero capitale sottoscritto venga versato immediatamente; infatti, la legge consente di suddividere il pagamento nel tempo. La parte di capitale effettivamente versata costituisce il capitale versato.

Il capitale sociale è iscritto nello stato patrimoniale della società nella sezione del passivo, poiché rappresenta un impegno dell'impresa nei confronti dei soci. Se una parte del capitale non è ancora stata versata, questa viene registrata come credito verso soci. Questo meccanismo evidenzia come il capitale sociale sia un elemento dinamico e soggetto a variazioni durante la vita dell’impresa.

Capitale sociale nelle Spa e nelle Srl

Il codice civile prevede un limite minimo di capitale sociale, diverso per ogni tipologia di società di capitali.

Nelle società per azioni (S.p.A.), il capitale sociale riveste un'importanza centrale ed è soggetto a requisiti minimi stringenti. Per costituire una S.p.A., è necessario un capitale minimo iniziale di 50.000 euro, di cui solo il 25% deve essere conferito immediatamente all'atto di costituzione della società. In precedenza era più elevato, ma è stato diminuito al fine di favorirne la costituzione, un tempo decisamente meno preferibile rispetto alle S.r.l. Questo capitale è frazionato in azioni, ciascuna delle quali rappresenta una quota di partecipazione dei soci. Le azioni, che possono essere emesse a un determinato prezzo, riflettono l'investimento effettuato da ciascun socio.

La legge 9 agosto 2013 n. 99 ha significativamente abbassato l'importo del capitale sociale minimo necessario per la costituzione di una società a responsabilità limitata (S.r.l.), permettendo ora la creazione di una società a responsabilità limitata con un capitale sociale di appena 1 euro. Questo rende possibile avviare una SRL ordinaria, una startup innovativa o una SRL semplificata anche con un capitale sociale inferiore ai €10.000. La stessa norma si applica anche alle SRL unipersonali, ossia quelle a socio unico. Nonostante ciò, ogni SRL conserva le proprie regole specifiche riguardo al versamento iniziale del capitale e ai tipi di conferimenti ammissibili.

In passato, la costituzione di una SRL richiedeva un capitale sociale minimo di almeno €10.000, con l'eccezione della società semplificata e della SRL a capitale ridotto, ormai abrogata. L'eliminazione di questi requisiti è stata introdotta per facilitare l'accesso all'imprenditoria, permettendo a chiunque di avviare un'attività con un investimento iniziale molto contenuto.

La struttura del capitale nelle S.r.l. è simile a quella delle S.p.A., ma con alcune differenze sostanziali legate alla responsabilità limitata dei soci e alla gestione delle quote di partecipazione.

Conferimenti e costituzione del capitale sociale

Durante il momento della costituzione di una società, i soci devono effettuare i conferimenti necessari per formare il capitale sociale. Questi conferimenti possono essere in denaro o in natura, e devono essere chiaramente specificati nell'atto costitutivo. I conferimenti in denaro rappresentano la forma più comune, mentre i conferimenti in natura comprendono beni materiali - quali immobili, attrezzature, accessori o macchinari - e beni immateriali, come marchi e brevetti, crediti ceduti, contratti, diritti di godimento e quant’altro, ognuno valutato in base al loro valore economico.

Una volta definiti i conferimenti, le quote di partecipazione della società stessa vengono assegnate ai soci in proporzione al loro apporto. In base a quante quote possiedono i singoli soci, è possibile capire il grado di potere decisionale detenuto da ognuno di essi.

Questo processo stabilisce le basi per il numero di azioni emesse dalla società e il valore nominale di ciascuna azione. Il prezzo delle azioni può variare, ma è strettamente legato al valore del capitale sociale e alla situazione patrimoniale dell'impresa.

Variazioni del capitale sociale: aumenti, riduzioni e buyback

Il capitale sociale non è una quantità statica, ma può subire variazioni nel corso della vita della società. Una variazione del capitale sociale rientra tra le operazioni straordinarie da mettere in atto in caso di necessità, e pertanto va deliberata dall'assemblea straordinaria dei soci. Una delle operazioni più comuni è l'aumento di capitale per raccogliere nuovi fondi o per far fronte a problemi di liquidità. L'aumento del capitale, lo abbiamo già trattato più nel dettaglio, comporta l'emissione di nuove azioni o l'incremento del valore nominale di quelle esistenti, modificando di conseguenza il capitale sociale.

Al contrario, in determinate situazioni, può essere necessaria una riduzione del capitale sociale. Questa operazione richiede anch'essa l'approvazione dell'assemblea straordinaria e comporta una revisione della situazione patrimoniale della società.

Un'altra operazione rilevante è il buyback, ovvero il riacquisto di azioni proprie da parte della società. Questa operazione riduce il capitale sociale nominale e può avere diverse motivazioni strategiche, come la volontà di aumentare il valore delle azioni rimanenti o di ridurre la liquidità in circolazione.

Il capitale sociale come garanzia per i creditori

Il capitale sociale ha anche una funzione di garanzia nei confronti dei creditori della società. La legge prevede specifiche norme per tutelarne l'integrità, come l'obbligo di accantonare a riserva il 5% dell’utile di esercizio fino a quando non raggiunge almeno 1/5 del capitale sociale. Questo meccanismo è pensato per proteggere i creditori in caso di difficoltà finanziarie della società, assicurando che ci sia sempre un fondo minimo disponibile.

Il capitale sociale rappresenta la base economica su cui si fonda l’intera struttura aziendale. È un elemento che non solo determina il valore iniziale dell’impresa, ma che continua a giocare un ruolo cruciale nel corso della vita della società, influenzando decisioni strategiche, la stabilità finanziaria e la capacità di attrarre nuovi investitori. Comprendere il funzionamento del capitale sociale è essenziale per chiunque voglia operare nel mondo dell’impresa, sia come socio, amministratore o investitore.

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