Confusione Tesla, gli analisti ora stanno a guardare


Giudizi contrapposti sui numeri di vendita del primo trimestre. Dopo una potente rialzo dell’80% dall’inizio dell’anno, il titolo potrebbe perdere quota in attesa dei dati finanziari che usciranno fra 20 giorni. Goldman Sachs ribadisce il giudizio Buy.


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Record nel primo trimestre: vendute 422.875 vetture

Il presidente Mao Zedong, fondatore della Cina comunista, diceva: “Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente”. Oggi anche per gli investitori che scrutano i conti di Tesla grande è la confusione sotto il cielo. Nessuno, però, dice che la situazione è eccellente.

Come previsto, domenica scorsa la società delle auto elettriche ha diffuso i dati sulle vetture consegnate nel primo trimestre, che hanno segnato un nuovo record a quota 422.875, il 4% in più del trimestre precedente e il 35% in più dello stesso periodo del 2022. Sulla interpretazione del dato gli analisti sono quanto mai divisi, c’è chi dice che sono migliori delle attese e chi dice, invece, che sono deludenti.

Tanto per capire quanto è grande la confusione, il problema è che le attese non sono univoche. C’è il consensus di FactSet, società specializzata nel sondare le stime degli analisti, che puntava a 432.000 auto consegnate, ma c’è anche il consensus altrettanto autorevole  di Bloomberg che ne indicava 421.000. La stessa Tesla nei giorni scorsi aveva sondato 25 analisti e aveva affermato che la media delle stime era di 421.500.

In corsa per l’obiettivo di 1,8 milioni di auto nell’intero 2023

In realtà, se il dato è sopra o sotto il consensus, cambia poco. Venerdì scorso l’azione Tesla aveva guadagnato il 6% sulle aspettative di vendite molto buone e lunedì 3 aprile ha perso il 6,2% scendendo a 194,7 dollari perché il dato pubblicato lascia aperti dubbi e perplessità. Sicuramente la quantità di auto vendute nel primo trimestre rende plausibile, anche se difficile, l’obiettivo annunciato dalla società di vendere nell’intero anno di 1,8 milioni di vetture, che vorrebbe dire circa il 38% in più rispetto alle 1,31 milioni di auto elettriche vendute da Tesla nel 2022. Con le nuove fabbriche di Berlino e Austin che stanno gradualmente aumentando il ritmo produttivo, il problema non è la capacità di realizzazione, ma la domanda dei clienti.

Bernstein: Musk taglierà ancora i prezzi

E’ indubbio che la buona performance di vendita del primo trimestre è stata ottenuta grazie ai sostanziosi tagli dei prezzi varati da Tesla a partire da metà dicembre. Toni Sacconaghi, analista di Bernstein, un broker storicamente negativo sul titolo, prevede che Elon Musk deciderà ulteriori tagli dei prezzi per mettere pressione sui concorrenti. Con un margine operativo nel 2022 del 16,8%, il più alto di tutta l’industria automobilistica mondiale, Tesla si può permettere di agire ancora sui prezzi per spingere le vendite, mentre i concorrenti più stretti come General Motors, Ford e Volkswagen, che con le  loro auto elettriche ancora non stanno guadagnando, potrebbero avere difficoltà a inseguire abbassando i loro listini.

Gli schieramenti dei broker

Sacconaghi si preoccupa di quanto potranno contrarsi i margini di Tesla se la società abbasserà ancora i prezzi mentre salgono i costi delle materie prime e ribadisce la raccomandazione Sell e il target price a 150 dollari. Al suo fianco c’è JP Morgan che conferma il giudizio Sell e il target price di 120 dollari.Sul fronte opposto Goldman Sachs ha ribadito la raccomandazione Buy e ha alzato il target price a 225 dollari da 220. Giudizio Buy confermato anche da RBC Capital e Ubs con target rispettivamente a 223 dollari e 220 dollari.

Market Screener ha censito 36 analisti che coprono Tesla e di questi 19 raccomandano di comprare le azioni, quattro consigliano di vendere e 13 hanno una posizione neutrale. La media dei target price è 210 dollari.Il consensus degli anaslisti di Market Screener prevede che i ricavi di Tesla saliranno quest’anno a 102,6 miliardi di dollari dagli 81,4 miliardi dell’anno scorso (+26%), con il margine operativo che si contrarrà al 13,7%.  Con una posizione finanziaria netta positiva per oltre 20 miliardi di dollari, Tesla può permettersi di mettere in atto strategie commerciali di medio periodo che puntano a difendere la sua quota di mercato e il suo ruolo di secondo produttore al mondo di veicoli elettrici, dietro alla cinese Byd.

Fra 20 giorni i dati finanziari del trimestre

Il problema è che nell’immediato le quotazioni potrebbero risentirne, anche perché Tesla ha alle spalle un rialzo dell’80% nei primi tre mesi dell’anno, una performance che facilmente porterà numerosi investitori a monetizzare almeno una parte del guadagno. Per sbloccare la situazione bisognerà aspettare il 24 aprile, quando la società diffonderà i dati finanziari del primo trimestre.

Al momento la media delle previsioni indica ricavi a 23,4 miliardi di dollari, in calo dai 24,3 miliardi del trimestre precedente (-3,7%) e in crescita del 25% sul primo trimestre 2022. Più che i ricavi, il tema vero per gli analisti sarà la redditività che rischia di diminuire sensibilmente. L’Ebit del trimestre è atteso a 2,9 miliardi di dollari, in netto calo rispetto ai 3,9 miliardi del trimestre precedente e ai 3,6 miliardi di un anno prima.

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Titolo:
Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
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