Obbligazioni convertibili: cosa sono, come funzionano e come investire

Le obbligazioni convertibili assegnano all'obbligazionista il diritto di convertire i propri titoli in azioni, passando da obbligazionista ad azionista.
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Le obbligazioni convertibili sono strumenti di debito che possono trasformarsi in azioni, combinando caratteristiche del reddito fisso con la possibilità di partecipare alla crescita azionaria.
Chi le acquista partecipa inizialmente come creditore della società emittente, ma ha la facoltà (e non l’obbligo) - in determinati momenti e a condizioni prestabilite - di convertire il proprio titolo in azioni, diventando così azionista. È proprio questa flessibilità a renderle strumenti interessanti in fasi di mercato incerte o di transizione.
Cosa sono le obbligazioni convertibili
Un’obbligazione convertibile (termine che deriva da “convertible bond”) è un prestito obbligazionario che conferisce all’investitore un diritto di conversione in azioni ordinarie (più raramente di risparmio) della società emittente o, in alcuni casi, di una società collegata.
La possibilità di scegliere se restare obbligazionista o diventare azionista è ciò che distingue questi titoli dai normali investimenti obbligazionari.
In sostanza, l’investitore presta denaro a un’azienda tramite un prestito obbligazionario che, secondo le condizioni stabilite nel regolamento di emissione, gli consente di scegliere - entro determinati periodi - se mantenere il titolo fino al rimborso in denaro o convertirlo in azioni, trasformando così il proprio rapporto da creditore a socio.
Quando la società emittente decide di ricorrere alle obbligazioni convertibili, nella delibera di assemblea straordinaria, ne individua anche le regole:
- il metodo di conversione: può essere diretto, quando le azioni di compendio appartengono alla stessa società che ha emesso l’obbligazione, o indiretto, se le azioni provengono da una società diversa ma collegata all’emittente. Quest’ultima è una casistica poco frequente in Italia e richiede particolari condizioni di partecipazione o controllo tra le società.
- Prezzo di conversione: il prezzo di conversione rappresenta il valore teorico dell’azione ottenuta, calcolato dividendo il valore nominale o di emissione dell’obbligazione per il numero di azioni ricevute in conversione. Il rapporto di conversione indica quante azioni si ottengono per ogni obbligazione convertita.
- Periodo di conversione: indica il periodo, oppure i periodi nel caso siano più di uno, durante i quali l’obbligazionista può esercitare il diritto di conversione. In genere la conversione non può avvenire in qualsiasi momento. L’emittente stabilisce nel regolamento di emissione del prestito i periodi precisi in cui gli obbligazionisti possono esercitare il diritto di conversione, di solito uno o due mesi all’anno.
Le quotazioni aggiornate delle obbligazioni convertibili sono consultabili nella sezione dedicata del sito di Borsa Italiana.
Come funzionano le obbligazioni convertibili
Il prezzo di un’obbligazione convertibile dipende da diversi fattori:i tassi di interesse, il prezzo dell’azione sottostante, il rating dell’emittente e, naturalmente, la distanza tra il prezzo corrente dell’azione e il prezzo di conversione.
Quando il prezzo delle azioni sale, anche il valore del bond convertibile tende a crescere, perché la possibilità di conversione diventa più vantaggiosa.Al contrario, se il prezzo azionario scende, l’obbligazione tende a mantenere comunque un valore minimo, detto bond floor, legato alla componente obbligazionaria e al rendimento cedolare.
Le obbligazioni convertibili possono assumere un comportamento più difensivo o più aggressivo a seconda della distanza tra il prezzo di mercato dell’azione e il prezzo di conversione: quando l’azione è lontana dal prezzo di conversione prevale la componente obbligazionaria, mentre quando si avvicina aumenta la sensibilità al mercato azionario. Tendono a offrire una maggiore protezione in caso di ribassi (rimangono comunque esposte al rischio emittente), ma lasciano spazio a guadagni potenziali quando il mercato azionario è favorevole.
Perché le società emettono obbligazioni convertibili
Le aziende utilizzano i prestiti obbligazionari convertibili per raccogliere capitale a condizioni spesso più vantaggiose rispetto alle obbligazioni ordinarie, poiché il diritto di conversione consente di offrire un tasso cedolare più basso.
Inoltre, se dovesse essere esercitata l’opzione di conversione in azioni, l’emittente non dovrà rimborsare il prestito in denaro, ma in azioni, riducendo l’indebitamento senza nuovi esborsi di cassa.
Esiste anche una variante, il bond convertendo, cioè un prestito obbligazionario che prevede la conversione obbligatoria in azioni al verificarsi di condizioni prestabilite.
Vantaggi e svantaggi per l’investitore
Le obbligazioni convertibili in azioni offrono un equilibrio tra rendimento fisso e potenziale crescita azionaria, ma comportano anche dei rischi.
Tra i vantaggi principali:
- consentono di procedere per gradi, passando da obbligazionista ad azionista solo se il contesto di mercato lo rende conveniente
- come per le altre obbligazioni, garantiscono una priorità di rimborso rispetto alle azioni in caso di insolvenza
- permettono di beneficiare del rialzo del titolo azionario mantenendo una certa protezione sul capitale investito
Tuttavia, acquistare obbligazioni convertibili non presenta solo aspetti positivi. Tra gli svantaggi:
- offrono cedole più basse rispetto alle obbligazioni ordinarie, poiché il diritto di conversione ha un valore implicito
- in caso di ribasso simultaneo del mercato azionario e obbligazionario, né mantenere il titolo né convertirlo risulta vantaggioso
- la diluizione del capitale può ridurre il valore delle azioni esistenti dopo la conversione
- il rischio che la conversione non risulti mai conveniente, rendendo il titolo meno redditizio rispetto ad altre obbligazioni
Le obbligazioni convertibili in un portafoglio d’investimento
All’interno di un portafoglio diversificato, le obbligazioni convertibili rappresentano una componente interessante per chi cerca un’esposizione azionaria controllata.Offrono un rendimento più stabile rispetto alle azioni, ma con una partecipazione potenziale ai rialzi dei mercati.
In sintesi, le obbligazioni convertibili offrono “il meglio dei due mondi”: stabilità da titolo obbligazionario e opportunità di crescita da titolo azionario.Sono strumenti adatti a investitori che ricercano un equilibrio tra reddito fisso e potenziale crescita, consapevoli che la convenienza della conversione dipende dalle condizioni di mercato e dal prezzo dell’azione sottostante.
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