Cosa Sono le Obbligazioni Convertibili e Come Investire


Le obbligazioni convertibili assegnano all'obbligazionista il diritto di convertire i propri titoli in azioni, passando da obbligazionista ad azionista.


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Cosa Sono le Obbligazioni Convertibili

Le obbligazioni convertibili sono titoli obbligazionari che, a differenza delle obbligazioni ordinarie, assegnano all’obbligazionista la facoltà di decidere se convertire tali titoli in azioni ordinarie (più raramente di risparmio) a una certa scadenza e a un tasso di conversione prestabilito.

Il possessore di obbligazioni convertibili ha quindi la facoltà di rimanere creditore della società emittente per tutta la durata del prestito, oppure di trasformare il suo rapporto con la società emittente da creditore a socio azionista sulla base di un rapporto di cambio prestabilito nel regolamento di emissione. Queste obbligazioni, disciplinate dagli artt. 2420 bis e 2420 ter del Codice Civile, si trovano quindi in una posizione intermedia tra i titoli obbligazionari e i titoli azionari. Da obbligazionista si passa quindi ad azionista, con tutti i diritti, gli obblighi e i rischi che ne derivano.

Quando la società emittente decide di ricorrere alle obbligazioni convertibili, nella delibera di assemblea straordinaria, ne individua anche le regole di conversione:

  • il metodo di conversione: diretto (permette all’obbligazionista di diventare socio dello stesso emittente delle obbligazioni), o indiretto (permette al portatore dell’obbligazione convertibile di trasformarsi in socio di una società diversa dall'emittente delle obbligazioni). Questo è reso possibile dal fatto che la società emittente le obbligazioni convertibili detiene nel proprio portafoglio azioni di un’altra società, che vengono offerte al posto delle proprie.
  • Prezzo di conversione (o rapporto di conversione): numero di azioni attribuite per ciascuna obbligazione che viene convertita. Ad esempio, in un rapporto di conversione pari a 1, si ha diritto a un’azione per ogni obbligazioni convertita
  • Periodo di conversione: periodo in cui l’obbligazionista ha la facoltà di chiedere la conversione. Nel mercato italiano è frequente la conversione a intervalli, possibile cioè per alcuni mesi all’anno per l’intera durata del titolo obbligazionario.

Le quotazioni aggiornate delle obbligazioni convertibili sono consultabili sul sito di Borsa Italiana.

Un esempio

Facciamo l’esempio di un prestito obbligazionario convertibile in azioni caratterizzato da un rapporto di conversione 3:1 (ovvero 3 obbligazioni possedute ottieni 1 azione). Dal rapporto di conversione si può ricavare il prezzo di conversione, ossia il prezzo (in termini di valore nominale dell'obbligazione) che dovrà essere pagato per ottenere una azione di compendio. Supponendo che il valore nominale di ogni obbligazione sia pari a € 6,00, risulta:

prezzo di conversione = € 6,00 x 1/3 = € 2,00

L'obbligazionista avrà vantaggio a convertire l'obbligazione qualora il prezzo di mercato dell'azione sia superiore a € 2,00.

Vantaggi e svantaggi

Le obbligazioni convertibili in azioni conferiscono all’investitore una serie di vantaggi rispetto ai normali investimenti obbligazionari o azionari:

  • Priorità di rimborso: ai titolari di obbligazioni convertibili è riconosciuto un diritto di prelazione in caso di fallimento della società emittente.
  • Procedere per gradi: Gli investitori che non sono certi di volere rischiare avviando sin da subito un investimento azionario, possono procedere gradualmente prima ottenendo un credito e successivamente, se lo vorranno, trasformandolo in nuove azioni.

Tuttavia, acquistare obbligazioni convertibili non presenta solo aspetti positivi. Tra le criticità:

  • Un diritto che si paga: Rispetto alle obbligazioni ordinarie, il diritto di opzione con possibilità di conversione è un valore aggiunto che viene implicitamente venduto dall'emittente al sottoscrittore. Il finanziatore percepirà un rendimento calcolato in funzione di un tasso nominale inferiore a quello di un'obbligazione ordinaria di pari caratteristiche.
  • Ribasso del mercato azionario o ribassi contemporanei: Il diritto di opzione potrebbe essere un investimento non vantaggioso in caso di un duplice ribasso del mercato azionario e obbligazionario. In questo caso, infatti non sarebbe vantaggioso convertire in azioni, né mantenere il diritto di credito.
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