Deutsche Bank batte le attese. Buy back da 450 milioni

Il secondo trimestre si è chiuso con un utile di 763 milioni di euro, contro i 737 stimati dal consensus. JP Morgan e Goldman Sachs confermano il Buy. Bene le attività corporate e il retail, delude l’investment banking

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Fra aprile e giugno profitti per 763 milioni di euro

Deutsche Bank ha chiuso il secondo trimestre con risultati migliori delle attese, anche se segnati da un calo del 27% dell’utile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I profitti del periodo aprile-giugno sono stati pari a 763 milioni di euro, ben superiori ai 737 milioni stimati dagli analisti, secondo un sondaggio di Reuters. In generale, i risultati hanno mostrato il buon andamento delle divisioni retail e corporate, entrambe avvantaggiate dal rialzo dei tassi di interesse, mentre sono drasticamente diminuite le entrate dell’investment banking, che storicamente rappresenta un punto di forza della principale banca della Germania.

JP Morgan e Goldman Sachs ribadiscono il giudizio Buy

Alla Borsa di Francoforte la reazione è misurata, con l’azione Deutsche Bank che scende dello 0,4% a 10,36 euro, mentre l’indice generale Dax arretra dello 0,7%. Due grandi broker internazionali come JP Morgan e Goldman Sachs hanno subito salutato i risultati, diffusi mercoledì mattina, confermando entrambi la raccomandazione Buy e i rispettivi target price di 14 euro e 18,10 euro. Stando al censimento di Market Screener, sono 18 gli analisti che coprono Deutsche Bank e di questi otto raccomandano di comprare le azioni (Buy o Outperform) e otto consigliano di tenerle comunque in portafoglio (Hold). Due analisti consigliano di vendere. La media dei target price è 12,9 euro, un obiettivo di prezzo che indica un potenziale di rialzo del 24% in 12 mesi.

Aumento del 15% delle spese generali

I conti del trimestre sono segnati da un aumento del 15% (rispetto allo stesso periodo del 2022) delle spese generali (non-interest expenses), salite a 5,6 miliardi di euro, mentre i costi rettificati sono aumentati del 4%, raggiungendo i 4,9 miliardi di euro. Le spese generalicomprendono 395 milioni di euro di oneri per controversie legali e 260 milioni di euro per ristrutturazioni.

Le divisioni corporate e private hanno registrato un buon andamento, con ricavi in crescita rispettivamente del 25% e dell'11% su base annua, grazie al contesto di tassi di interesse più elevati. Tuttavia, le attività più strettamente legate aimercati finanziari - le divisioni di investment banking e di asset management - hanno registrato un calo dei ricavi rispettivamente dell'11% e del 6%.

E’ il 12° trimestre consecutivo in utile

Il Cfo (direttore finanziario) di Deutsche Bank, James von Moltke, ha dichiarato alla CNBC che il calo dell’attività di investment banking e asset managementpotrebbe essere attribuito a un secondo trimestre del 2022 insolitamente forte, in quanto la volatilità del mercato ha incrementato i volumi di trading e i ricavi.Von Moltke ha dichiarato che la banca ha alzato il suo obiettivo di riduzione dei costi da 2 miliardi di euro a 2,5 miliardi di euro nel tentativo di compensare l'impatto dell'inflazione, e che sta effettuando sostanziali investimenti in tecnologiaper "sostenere la futura crescita dei ricavi" e rafforzare i controlli.

I risultati diffusi mercoledì 26 luglio segnano il 12° utile trimestrale consecutivo da quando la banca tedesca ha completato un ampio piano di ristrutturazione iniziato nel 2019 con l'obiettivo di tagliare i costi e migliorare la redditività.

Via al buy back da 450 milioni di euro

"Nella prima metà del 2023 abbiamo dimostrato ancora una volta un buon slancio di crescita attraverso un portafoglio di attività diversificato. Questo ci mette sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi finanziari per il 2025", ha dichiarato Christian Sewing, Ceo di Deutsche Bank.

A partire da agosto Deutsche Bank metterà in esecuzione un piano di buy back da 450 milioni di euro. La bancaprevede che il capitale totale restituito agli azionisti attraverso i dividendi e i riacquisti di azioni proprie nel 2023 supererà 1 miliardo di euro, rispetto ai circa 700 milioni del 2022. Il buy back dovrebbe contribuie a sostenere le quotazioni di Deutsche Bank, che oggi sono del 9% più basse di quando Sewing assunse l’incarico di Ceo nell’aprile 2018.

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