Distensione USA-Cina, borse da record

Al termine di due giorni di incontri serrati, i negoziatori di Washington e Pechino hanno annunciato un’intesa preliminare che scongiura l'entrata in vigore di ulteriori dazi del 100% contro Pechino e spiana la strada all'incontro fra Xi Jinping e Donald Trump. Ai due leader spetta ora il compito di mettere a firma. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future dell’indice Dax di Francoforte +0,3%.
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L’accordo sui dazi raggiunto tra la Cina e gli Stati Uniti nel fine settimana fornisce altro carburante al rally delle borse. Stanotte sono arrivati nuovi massimi storici in Asia Pacifico.
Venerdì, per effetto di un benevolo dato sull’inflazione, Wall Street ha toccato quote record con il Nasdaq, il Dow Jones e l’S&P500.
ACCORDO SU TERRE RARE, TIKTOK E SOIA
Al termine di due giorni di incontri serrati, i negoziatori di Washington e Pechino hanno annunciato un’intesa preliminare che scongiura l'entrata in vigore di ulteriori dazi del 100% contro Pechino e spiana la strada all'incontro fra Xi Jinping e Donald Trump. Ai due leader spetta ora il compito di mettere a firma.
I dettagli forniti finora sono vaghi. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha parlato di un'intesa sulla soia e sulle terre rare, con la Cina che si è impegnata a rimandare di un anno l'entrata in vigore delle restrizioni all'export, rivendendo nel frattempo la misura. La delegazione cinese ha parlato di un "consenso positivo", di una trattativa che mette sulla buona strada ma, nel suo resoconto, non ha offerto alcun riferimento alle terre rare, per le quali Trump ha lanciato la sua 'campagna d'Asia'. Nel tour in Malesia, Giappone e Corea del Sud, il presidente intende infatti siglare accordi con altri paesi - lo ha già fatto con la Malesia - per ottenere i minerali essenziali e ridurre così la dipendenza americana da Pechino.
Grazie al "sostanziale" accordo quadro raggiunto, la tregua commerciale fra Stati Uniti e Cina - ha spiegato Bessent - sarà estesa al di là dell'attuale scadenza del 10 novembre. “Fuori discussione" anche tariffe ulteriori del 100% contro Pechino, ha assicurato il segretario al Tesoro.
L’accordo getta le basi per un faccia a faccia positivo fra il presidente americano e quello cinese, il primo dal 2019. L'agenda dei due leader è fitta: oltre ai dazi al centro del confronto ci sarà la guerra in Ucraina, e la pressione che Xi può esercitare su Vladimir Putin considerata quell’'amicizia senza limiti' che li lega. Non escluso neanche un confronto su Taiwan, tema spinoso nei rapporti fra i due paesi. Trump e Xi sono chiamati anche a chiudere l'agognata intesa per la vendita delle attività americane di TikTok. I negoziatori hanno trovato l'accordo e ora i due presidenti dovranno siglarlo.
CANADA
Se nello scontro fra Washington e Cina sembra esserci ormai una schiarita, nubi si addensano sempre più fitte sulle relazioni fra Stati Uniti e Canada. Dopo aver interrotto le trattative commerciali con Ottawa, Trump ha aumentato del 10% i dazi contro il Paese per lo spot pubblicitario anti-tariffe con Ronald Reagan. Una pubblicità "fraudolenta" che è stata un “atto ostile", ha tuonato il presidente.
BRASILE
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha dichiarato che il suo incontro incentrato sulla questione dazi con Donald Trump, avvenuto domenica a Kuala Lumpur, e' stato "molto positivo" e che ritiene che "molto presto non ci saranno piu' problemi tra Stati Uniti e Brasile". "Sono sicuro che tra qualche giorno troveremo una soluzione e torno in Brasile molto soddisfatto", ha detto Lula in una conferenza stampa a Kuala Lumpur dopo l'incontro con il presidente degli Stati Uniti nella capitale malese, che ha portato all'avvio dei negoziati commerciali tra i due paesi, dopo che Washington aveva imposto dazi del 50% sul Brasile.
ARGENTINA
La Libertà Avanza (Lla), il partito di Javier Milei, vince le elezioni di metà mandato in Argentina con il 40, 84% e conquista terreno nella provincia di Buenos Aires, tradizionale bastione dei peronisti progressisti, che solo un mese fa avevano messo ko la formazione dei conservatori. Si profila un risultato che non lascia spazio a dubbi - con gran parte delle province del Paese colorate di viola (il colore di Lla), e la conquista di 64 deputati (contro i 31 dei progressisti) - che sorprende rispetto i sondaggi della vigilia, che avevano pronosticato un testa a testa tra Lla, al 36%, e la coalizione di sinistra Fuer.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future dell’indice Dax di Francoforte +0,3%. Venerdì il Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso con un guadagno dell’1%, +3,2% la settimana.
FRANCIA
Moody's ha modificato il proprio outlook sui titoli di Stato francesi da stabile a negativo. L'agenzia assegna ai titoli francesi un rating Aa3, equivalente ad AA-, e un downgrade li porterebbe ad A1. La decisione segue quella di S&P di abbassare il rating dei titoli francesi da AA- ad A+ il 17 ottobre. Il rating più alto assegnato da S&P è AAA, mentre quello di Moody's è Aaa.
A settembre Fitch Ratings ha declassato la Francia da AA- ad A+, con prospettiva stabile, citando in parte la frammentazione del controllo del governo francese e lo stallo politico.
Allo stesso modo, nel mettere la Francia sotto osservazione per un possibile declassamento del credito, Moody's ha citato l'instabilità politica del Paese, che "rischia di ostacolare la capacità del governo di affrontare sfide politiche fondamentali come l'elevato deficit fiscale, l'aumento del debito pubblico e l'aumento duraturo dei costi di finanziamento", secondo il comunicato. "Definire la Francia un 'disastro totale' sarebbe un eufemismo straordinario", ha scritto il fondatore di Yardeni Research, Ed Yardeni, in una nota il 22 ottobre ripresa da Barron’s.
DA SEGUIRE QUESTA SETTIMANA
L’evento più atteso è la riunione Federal Reserve di mercoledì 29 ottobre, su cui c’è un ampio consenso per un taglio dei tassi di 25 punti base: il dato sull’inflazione di venerdì ha ulteriormente rafforzato questa ipotesi già molto solida. Gli strategist di Monte Paschi Corporate&Investment Banking segnalano nel loro report che sarà altresì importante la conferenza stampa del Governatore Jerome Powell.
In calendario anche le riunioni di Banca Centrale Europea e Banca del Giappone (entrambe giovedì 30 ottobre), dalle quali non sono invece attesi cambiamenti ai tassi. Tuttavia, da entrambe le parti, sarà importante capire se la BCE manterrà l’impostazione attendista e se anche la BoJ, pur ribadendo che la prossima mossa sarà un rialzo, vorrà spostare in avanti la decisione, in attesa delle prime misure in arrivo dal nuovo primo ministro. Infine, mercoledì è in programma anche la riunione della banca centrale canadese (BoC), attesa tagliare di 25pb: l’evento è diventato più rilevante dopo che gli Stati Uniti hanno fatto sapere di voler procedere con un ulteriore dazio del 10% sul Canada. La misura, annunciata sabato dal presidente Donald Trump sabato, è una risposta a una campagna pubblicitaria dello stato dell’Ontario basata su dichiarazioni sui dazi rilasciato dell'ex presidente Ronald Reagan.
Ci sono in programma, ma non è detto siano pubblicati, parecchi dati macro: la fiducia dei consumatori (martedì), il PIL preliminare del 3°T (giovedì) ed il PCE core (venerdì). In Area euro avremo la pubblicazione del PIL preliminare del 3°T per le principali economie. Sotto la lente soprattutto il PIL tedesco (giovedì), atteso invariato, ma che potrebbe sorprendere al ribasso, sancendo così una recessione tecnica per la prima economia dell’area. Per l’intera Eurozona è atteso una crescita dello 0,1% t/t, lo stesso incremento del Q2. Venerdì, saranno pubblicati i dati sull’inflazione euro di ottobre, attesi in lieve rallentamento. Infine, in Cina (sempre venerdì) avremo i PMI manifatturiero e servizi nazionale, attesi entrambi poco variati.
Infine, la stagione delle trimestrali vedrà la pubblicazione dei conti dei principali colossi tecnologici statunitensi, tra cui Meta, Alphabet, Microsoft, Apple e Amazon.
In Asia Pacifico ci sono i record delle borse di Tokyo (Nikkei +2,2%) e di Seul (Kospi +2,2%). Sale dell’1% l’indice Hang Seng di Hong Kong. In calo del 2% l’azionario dell’Indonesia, per effetto della proposta di ribilanciamento contenuta in un report di consultazione di MSCI, uno dei maggiori fornitori di indici.
TITOLI
Terna sta valutando diverse opzioni, tra cui la vendita di una quota di minoranza della rete elettrica italiana valutata 25 mld, per finanziare nuovi progetti e ridurre il debito, secondo quanto riferito da fonti vicine alla questione. Lo scrive Bloomberg. Sabato Milano Finanza riporta fonti secondo cui il gruppo starebbe sondando fondi esteri, sia soggetti americani che investitori del Far East dove alcuni manager di Terna erano in viaggio poche settimane fa.
Unicredit. La Commissaria europea per i servizi finanziari, Maria Luís Albuquerque, ha lamentato ostacoli alla creazione di banche europee di maggiori dimensioni posti dalla resistenza del governo tedesco ai tentativi di UniCredit di acquisire Commerzbank.
Bper Banca. In un'intervista al Corriere della Sera domenica, l'AD Gianni Franco Papa afferma che il derivato su 9,99% del capitale "e' un segnale forte di fiducia sulle prospettive del gruppo" rispondendo alla domanda sulle voci di mercato che parlano di mossa difensiva contro UniCredit.
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