Dow Jones e S&P500 ai massimi storici dopo la vittoria di Trump

La vittoria dell’ex presidente sia alla Camera che al Senato facilita la realizzazione del suo programma elettorale, il preferito dai mercati rispetto a quello della sua avversaria Kamala Harris.

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Wall Street festeggia

Champagne come se piovesse a Wall Street dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali di ieri, mentre va avanti lo spoglio e il quadro continua a diventare sempre più chiaro a favore del tycoon.

L’uragano Trump porta i future sul Dow Jones (+3%) e quelli sullo S&P500 (+2,20%) ai massimi storici, seguiti di slancio dal Nasdaq (+1,60%), guidato dal balzo di Tesla (+13%) di Elon Musk, ‘amico’ di Trump.

Il dollaro continua a mostrare i muscoli nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scende (-2,15%) sotto quota 1,07, ai minimi da quattro mesi. Superdollaro che indebolisce le materie prime pagate con il biglietto verde, in particolare l’oro (-1,50%), scambiato a 2.700 dollari l’oncia, e i future sul Brent (74,23 dollari) e sul greggio WTI (70,60 dollari).

Non si ferma il Bitcoin (+8%) dopo aver toccato il suo massimo storico a 75.353 dollari nel corso della mattinata, trascinando con sé tutto il settore delle criptovalute, azionario compreso.

Le ragioni del rally

Il rally è guidato “principalmente dal programma elettorale del candidato repubblicano, che in materia economica ha particolarmente a cuore il settore industriale e la piccola imprenditoria degli stati centrali in USA, che dovrebbe sostanziarsi in politiche ultra espansive per quanto riguarda la spesa ma soprattutto nel sostegno alle imprese, con la diminuzione fino al 15% della corporate tax attualmente al 21%”, spiega Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, programma la cui implementazione è “spianata dalla vittoria in Senato”.

La conquista della maggioranza al Senato non era così scontata e lascia presagire il pieno controllo dei Repubblicani sulla politica USA. "I mercati hanno assolutamente bisogno di certezze", ha detto David Allen, portfolio manager di Plato Global Alpha Fund, mentre Russell Shor, senior market specialist della piattaforma di trading Tradu, si aspetta che Trump “potrebbe avere più spazio per tagliare le tasse sulle imprese: un potenziale impulso per la fiducia degli investitori".

Verso la Fed

Il risultato delle elezioni USA “sarà il solo centro dell’attenzione degli operatori finanziari, almeno fino a domani quando si aggiungerà la riunione della Federal Reserve, che a questo punto assume più importanza per la necessità di intuire cambiamenti di atteggiamento in vista della politica che verrà attuata dalla nuova amministrazione”, ricordano gli analisti di Unicredit.

“La promessa di politiche protezionistiche sta facendo apprezzare il dollaro statunitense, che sta guadagnando rispetto a tutte le altre principali valute – questo potrebbe portare a maggiori pressioni inflazionistiche di cui la Fed dovrà tener conto nel lungo termine, ma non ci aspettiamo che la politica monetaria della banca centrale subirà una variazione da qui a fine anno”, prevede Diodovich.

Gli investitori prevedono al 97,5% un taglio dei tassi da 25 punti base domani, ma le attese per una simile riduzione del costo del denaro nella riunione di dicembre oggi si sono ridotte al 68% dal 77,3% di ieri, secondo quanto mostra lo strumento FedWatch di CME Group.

Notizie societarie e pre market USA

Tesla (+13%): l'amministratore delegato Elon Musk è stato un esplicito sostenitore di Trump e ha appoggiato l'ex presidente durante tutta la campagna elettorale.

Trump Media & Technology Group (+42%): le società di proprietà di Donald Trump mettono a segno ingenti guadagni dopo la vittoria. Phunware cresce del 24% e Rumble del 9%.

Plug Power (-16%): il secondo mandato alla Casa Bianca per Trump peserebbe sul settore delle energie rinnovabili, in quanto aveva promesso di annullare “tutti i fondi non spesi" nell'ambito dell'Inflation Reduction Act, che include sussidi per i veicoli elettrici, l'energia solare ed eolica e altre tecnologie energetiche pulite.

U.S. Bancorp (+8%): istituti regionali USA in crescita sulle speranze che la vittoria di Trump possa far aumentare le commissioni di investment banking guadagnate grazie alla consulenza sulle transazioni, a causa di norme antitrust meno rigide.

Novavax (-2%): stipulato accordo di risoluzione e transazione con l'Agenzia per la Sicurezza Sanitaria del Regno Unito relativo alla fornitura del suo vaccino contro il Covid-19.

Raccomandazioni analisti

Alphabet

Loop Capital: ‘neutral’ e prezzo obiettivo alzato da 170 a 180 dollari.

Meta

Phillip Securities: 'buy' e target price incrementato da 555 a 640 dollari.

Microsoft

President Capital Management: 'buy' e prezzo obiettivo abbassato da 490 a 485 dollari.

Daiwa Securities: 'buy' e target price salito da 500 a 520 dollari.

The Home Depot

Wells Fargo Securities: 'buy' e prezzo obiettivo alzato da 400 a 430 dollari.

Pfizer

Daiwa Securities: 'buy' e target price abbassato da 34 a 28 dollari.

PayPal

Daiwa Securities: 'buy' e prezzo obiettivo incrementato da 72 a 86 dollari.

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