Downgrade di KeyBanc ma noi rimaniamo positivi

Gli analisti di KeyBanc hanno declassato Apple a "neutrale" citando valutazioni elevate e aspettative di vendite deboli negli USA. Nonostante le preoccupazioni, rimaniamo positivi sulla valutazione di Apple, anche nel breve termine.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Gli analisti di KeyBanc hanno rivisto mercoledì 4 ottobre la loro raccomandazione su Apple, passando da una raccomandazione di acquisto a una neutrale. Le ragioni citate dagli analisti sono la valutazione elevata delle azioni Apple unita alla previsione di vendite deboli negli Stati Uniti.

Attualmente, i multipli a cui si scambia l'azione Apple sono vicini ai massimi storici e presentano un premio significativo rispetto al Nasdaq. Il 37% delle entrate del colosso tecnologico proviene dagli Stati Uniti, che rappresenta l'area geografica più profittevole per la società. Questi analisti prevedono un calo delle vendite negli Stati Uniti per il quarto trimestre consecutivo, tendenza che potrebbe proseguire anche nel trimestre appena cominciato. Inoltre, il team di KeyBanc ritiene che le previsioni di crescita internazionale potrebbero essere eccessivamente ottimistiche. In generale, le loro stime di ricavi e profitti sono inferiori al consensus: per l'anno fiscale 2024 (che si conclude ad ottobre), prevedono una crescita dei ricavi del 3,5% contro un consensus del 6% e si aspettano un miglioramento dei margini più lento rispetto alle stime del consensus per i prossimi due anni.

Aggiornamento del sistema operativo iOS

Apple ha rilasciato mercoledì un aggiornamento del sistema operativo iOS, denominato iOS 17.0.3, per risolvere i problemi di surriscaldamento segnalati per iPhone 15. Nelle note di rilascio, Apple spiega che l’aggiornamento include ''importanti risoluzioni di problemi, miglioramenti alla sicurezza e corregge un problema che poteva causare temperature più elevate del previsto per iPhone''.

Riguardo a questa problematica, riteniamo che non ci siano motivi di preoccupazione. La soluzione software introdotta era prevista e mira a equilibrare le alte prestazioni di questi modelli con il consumo energetico, trovando così un equilibrio ottimale. Se dovessero emergere ulteriori problemi di surriscaldamento, gli ingegneri di Apple potranno semplicemente apportare ulteriori modifiche al software.

La società di Cupertino ha affermato che le cause principali erano alcune app, come Instagram e Uber, e problemi nella configurazione dei nuovi dispositivi.

Tim Cook vende azioni Apple incassando $41 milioni, ma ne possiede ancora $570 milioni

Alcuni top manager, tra cui l'ad Tim Cook, hanno venduto azioni Apple. Cook ha venduto azioni per un controvalore di $41 milioni, ma ne possiede ancora 3,18 milioni, per un valore di $570 milioni: questo significa che ha venduto circa il 7% del totale in suo possesso.

È sempre interessante osservare i movimenti di vendita o acquisto da parte degli "insider" della società, ma è essenziale non fermarsi al semplice titolo di giornale e considerare il contesto per determinare se tali mosse siano significative o di routine, ad esempio per monetizzare il proprio compenso composto in gran parte da azioni/stock options. Lo stesso discorso vale in caso di acquisti relativamente piccoli, che servono di fatto a fare notizia.

Crescita dei ricavi per App Store

Martedì 3 ottobre l'analista di Bank of America, Wamsi Mohan, citando dati forniti da Sensor Tower, ha riferito che nell'ultimo trimestre l'App Store ha registrato una robusta crescita del 6% anno su anno. Questa crescita è stata trainata in particolare dalla Cina, dove i ricavi sono aumentati del 9% a settembre dopo un incremento del 5% ad agosto. Mohan vede la crescita in Cina come un fattore promettente per Apple, considerando le preoccupazioni riguardanti il divieto di utilizzare gli iPhone in alcune agenzie governative.

Anche gli analisti di Citigroup hanno evidenziato il buon andamento dell'App Store.

Valutazione e prezzo obiettivo

A nostro avviso, i due punti principali evidenziati dagli analisti di KeyBanc non influenzano la nostra valutazione positiva sull'azione.

La valutazione di un'azienda non si basa solo sul rapporto prezzo/utili a breve termine, che pur essendo una metrica molto importante e utilizzata, non esprime in realtà il valore della società. Il valore intrinseco di una società è dato dall'attualizzazione dei flussi di cassa netti che una società genererà durante la sua esistenza (modello DCF).

A questi livelli Apple tratta a 28,8 volte gli utili previsti per il 2023 (settembre fine anno fiscale) e 26,6 volte per il 2024, Free Cash Flow Yield del 5%. La società continua il suo massiccio piano di riacquisto di azioni proprie che puntualmente cancella con quindi un effetto positivo sugli utili per azione.

Guardando al medio termine siamo positivi e prevediamo un’accelerazione del business di Apple. Ci aspettiamo che i profitti e i flussi di cassa aumentino a un ritmo maggiore rispetto ai ricavi, grazie all'espansione dei margini operativi, un punto che abbiamo analizzato in diverse occasioni.

Warren Buffett considera Apple una società leader nei beni di consumo con un marchio senza pari e un forte pricing power. È noto che gli investimenti di Buffett nel settore tech sono limitati e non è nemmeno "stato fortunato": basti pensare alle perdite su IBM e alla recente posizione in HPQ.

Tuttavia, l'indice globale dei beni di consumo essenziali ha un multiplo di quasi 20 volte gli utili di quest'anno. Nei loro mercati di riferimento, i prodotti Apple sono percepiti come beni di lusso, con prezzi decisamente superiori alla media, rappresentando uno status symbol, specialmente in mercati emergenti come Cina e India. Il cliente tipo di Apple tende ad acquistare tutti i prodotti del brand, con un tasso di fidelizzazione superiore al 90%: una volta acquisito, un cliente Apple tende a rimanere fedele. Le società del lusso trattano a multipli sugli utili superiori a 20 volte. Un ulteriore vantaggio per Apple, rispetto a questi settori, è la crescente quota di ricavi ricorrenti, che offre maggiore visibilità del business e giustifica un multiplo superiore sugli utili a breve termine.

In conclusione, confermiamo il nostro prezzo obiettivo per Apple a $220.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Aziende citate nell'Articolo

Titolo:
Codice: AAPL.US
Isin: US0378331005
Rimani aggiornato su: Apple

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni
Leggi la nostra guida sugli ETF

Obbligazione in euro al 6,55%

Zero coupon. Richiamabile dal primo anno

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy



Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it