Elezioni e Fed nel menu di Wall Street questa settimana

Alcuni sondaggi mostrano un recupero di Kamala Harris nei confronti di Donald Trump nella corsa alla presidenza degli Stati Uniti, anche se è ancora testa a testa, mentre giovedì la Federal Reserve deciderà sui tassi di interesse.

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Wall Street poco mossa

Cautela a Wall Street in questo inizio di settimana che vedrà due importanti market mover: le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e la riunione della Federal Reserve. Per il momento la Borsa di New York sembra non volersi esporre troppo e i future sul Nasdaq e quelli sullo S&P500 scambiano leggermente sopra la parità (+0,20%) quando mancano due ore all’avvio delle contrattazioni ufficiali, mentre restano piatti i contratti sul Dow Jones.

Il petrolio accelera e guadagna il 3% dopo la decisione dell’Opec+ di confermare i tagli alla produzione anche a dicembre: il rialzo porta i contratti sul Brent sopra quota 75 dollari e il future sul greggio WTI oltre i 71,50 dollari al barile.

Le novità sui sondaggi elettorali

Il dollaro scendeva nei confronti dell’euro (coppia EUR/USD a 1,091) dopo il recupero di Kamala Harris alle elezioni presidenziali di domani mostrato da alcuni sondaggi diffusi da ABC News e Ipsos, dandole un vantaggio a livello nazionale del 49-46% nei confronti di Donald Trump, mentre quello diffuso ieri dal New York Times mostrava la candidata democratica vincere in cinque dei sette stati chiave. Il sito di scommesse PredictIT dava Harris a 53 centesimi, ovvero la quota che gli investitori sono disposti a scommettere per avere la possibilità di vincere 1 dollaro, rispetto ai 42 centesimi di appena una settimana fa.

Molti ritengono che un eventuale secondo mandato di Trump porterebbe ad una politica fiscale più flessibili e a dazi maggiori, aumentando il deficit federale e alimentando l’inflazione, spingendo così verso l’alto i tassi di interesse a scapito dei Treasury.

"È impossibile dirlo a questo punto", dichiarava a Bloomberg TV Bill Maldonado, amministratore delegato di Eastspring Investments, che aggiungeva: "Abbiamo sentito Trump parlare di dazi e altre misure, ma sappiamo davvero cosa verrà implementato e in che modo? È quasi impossibile posizionarsi per questo".

Verso la Fed

Oltre alle elezioni statunitensi, i mercati saranno influenzati questa settimana dalle decisioni delle banche centrali per Stati Uniti, Regno Unito e Australia, tra gli altri.

La Federal Reserve dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base alla fine della sua due giorni di riunione (mercoledì giovedì), dopo che gli ultimi dati sull'occupazione hanno mostrato che le assunzioni negli Stati Uniti sono aumentate al ritmo più lento dal 2020, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto basso, anche se i numeri erano stati distorti da dalle conseguenze degli uragani e dello sciopero presso Boeing.

I mercati continuano a dare per scontato un taglio dei tassi da 25 pb, previsto al 98% secondo quanto mostra il FedWatch Tool di CME Group, in aumento rispetto al 95% di inizio settimana scorsa. Una nuova riduzione del costo del denaro da 25 pub è prevista all’81,1% per il prossimo mese (18 dicembre).

Notizie societarie e pre market USA

Tesla (-2%): consegnate in Cina 68.280 berline Model 3 e veicoli utilitari sportivi Model Y il mese scorso, in calo del 5,3% su base annua e una forte contrazione del 23% rispetto a settembre, secondo dati preliminari pubblicati oggi dalla China Passenger Car Association.

Nvidia (+2%): partire dal prossimo 8 novembre prenderà il posto di Intel (-2%) nell’indice Dow Jones Industrial Average.

Chevron (+1%) e Exxon Mobil (+1%): petrolio in crescita dopo la proroga dei tagli alla produzione di petrolio decisa dall’Opec+.

Trump Media & Technology Group (-5%): un nuovo sondaggio indica un calo delle probabilità di vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali di domani.

Blackstone (+0,50%): prevede di entrare in almeno due nuovi mercati europei l'anno prossimo per sfruttare la crescente domanda tra le persone benestanti, secondo quanto riferito a Reuters da due dirigenti della società.

Talen Energy (-14%): la Federal Energy Regulatory Commission (FERC) venerdì ha respinto (link) un accordo di interconnessione modificato per un data center di Amazon collegato direttamente a una centrale nucleare in Pennsylvania, notizia che sta pesando sulle società del settore energia nuclerare, tra cui anche Vistra (-5%), Constellation Energy (-7%) e Public Service Enterprise (-3%).

B. Riley Financial (-15%): l’azionista Franchise Group ha presentato istanza di protezione dalla bancarotta presso il tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il distretto del Delaware secondo quanto previsto dal Chapter 11.

Viking Therapeutics (+24%): la sperimentazione del suo farmaco orale sperimentale, ObesityWeek, ha mostrato una perdita di peso dell'8,2% a 28 giorni in uno studio in fase iniziale.

Raccomandazioni analisti

Apple

JP Morgan: ‘buy’ e prezzo obiettivo confermato a 265 dollari.

Amazon

Argus: ‘buy’ e target price alzato da 205 a 230 dollari.

Pfizer

UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo sempre a 31 dollari.

eBay

JPMorgan Chase: ‘sell’ e prezzo obiettivo diminuito da 60 a 58 dollari.

Mastercard

Morgan Stanley: da ‘neutral’ a ‘sell’ e target price aumentato da 540 a 544 dollari.

Delta Airlines

Bernstein: da ‘neutral’ a ‘sell’ e prezzo obiettivo incrementato da 65 a 76 dollari.

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