Enel, balzo dei ricavi ma utile in calo


In un contesto definito “averso”, la società ha confermato la guidance per il 2022 mentre il dividendo è previsto salire fino a 0,43 centesimi al 2024.


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La semestrale di Enel

Utile in leggero calo e robusta crescita degli investimenti. In sintesi, il primo semestre di Enel diffuso ieri a Piazza Affari già chiusa.

Il risultato netto del gruppo si è fermato a 1,693 milioni di euro, con calo del 4,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (1.778 milioni), mentre quello ordinario è risultato di 2,109 miliardi di euro, segnando un -8,3% rispetto ai 2,299 miliardi dei primi sei mesi del 2021.

Importante crescita dei ricavi (+85,3%), arrivati a 67,258 miliardi dai 36,291 milioni del 2021, risultato “riconducibile a tutti i settori di business”, grazie alle maggiori quantità di energia elettrica e gas vendute a prezzi medi crescenti e alla maggiore produzione, a cui si è aggiunta la cessione parziale della partecipazione in Ufinet.

Aumento (+5,3%) per l’Ebitda (8.205 milioni di euro da 7.795 milioni) nel semestre, mentre risultano in calo (-1,6%) quello ordinario (8.298 milioni di euro dai 8.436 milioni del 2021) e l’Ebit (-12,3%).

In crescita (+19,8%) l’indebitamento finanziario netto, arrivato a 62.238 milioni di euro (51.952 milioni di euro a fine 2021), principalmente per agli investimenti del periodo, l’acquisizione di ERG Hydro S.r.l. 3 e l’effetto cambi negativo.

Importanti gli investimenti, cresciuti nel periodo del 22,4% (5.889 milioni da 4.813 milioni) soprattutto relativamente a Enel Green Power, Infrastrutture e Reti e Mercati Finali.

Contesto avverso

Il Ceo del gruppo, Francesco Starace, ha sottolineato come il semestre sia stato caratterizzato da un contesto geopolitico, energetico ed economico avverso”, ma “che tuttavia non ha avuto conseguenze sull'esecuzione del nostro Piano Strategico presentato a novembre 2021.

Contesto, si legge nella nota, in cui “le difficoltà di approvvigionamento energetico e i rincari dei prezzi dell’energia hanno spinto le autorità europee “a proseguire nell'adozione di politiche di contenimento dei prezzi dell'elettricità” che si sono rivelate “penalizzanti per le società operanti nel settore della generazione e vendita di elettricità”.

Enel, però, ha “beneficiato nel primo semestre 2022 della sua diversificazione geografica, combinata con un modello di business integrato lungo la catena del valore”, aggiungevano dalla società.

Conferma per guidance e dividendi

Starace, inoltre, ha annunciato la conferma della guidance per i 2022 e della politica dei dividendi.

Nel piano strategico presentato ai mercati nel novembre 2021 si prevedeva tra il 2020 e il 2030 un Ebitda ordinario in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita composto (“CAGR”), a fronte di un utile netto ordinario di Gruppo previsto in aumento del 6-7%, sempre in termini di CAGR.

Alla fine del periodo di piano 2022-2024, inoltre, l’Ebitda ordinario è visto raggiungere i 21-21,6 miliardi di euro, rispetto ai 19,2 miliardi di euro nel 2021, mentre l’utile netto ordinario è atteso in crescita a 6,7-6,9 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 5,6 miliardi di euro dello scorso anno.

Per quanto riguarda i dividendi, nel periodo al 2024 è previsto un dividendo per azione fisso, in crescita del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 euro/azione.

La view degli analisti

Da Equita Sim mantengono un giudizio “cauto” sui risultati di Enel. “Nonostante i numeri in linea con le attese, l’ulteriore peggioramento del debito oscura a nostro avviso” la resilienza a livello operativo, spiegano gli analisti della sim milanese, confermando il rating ‘buy’ sul titolo, con un target price di 7,5 euro.

Risultati in linea con le previsioni anche di WebSim, i cui analisti abbassano “leggermente le stime di Ebitda e utile netto” e alzano le previsioni sul debito.

Notizia “positiva” per Enel, secondo la sim, è arrivata dal Cile, dove Enel Chile ha sottoscritto un accordo con Sociedad Transmisora Metropolitana per la cessione del business della trasmissione di elettricità a fronte di un corrispettivo in termini di equity di 1,345 miliardi di dollari, corrispondenti a 1,526 miliardi in termini di enterprise value, soggetto ad aggiustamento prezzo.

Il “multiplo implicito dell’operazione di cessione in Cile pari a 22 volte l’EV/EBITDA”, calcolano da WebSim, quindi un impatto positivo “dopo la crescita registrata dal debito Enel negli ultimi trimestri”.

Alla luce delle novità, dalla sim mantengono la view positiva su Enel, ma riducono il target price da 7,20 euro a 6,80 euro, rispetto alle quotazioni odierne vicine ai 5 euro (+3,40%).

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