Enel, doppia vendita tra Australia e Cile


Il gruppo ha annunciato due importanti cessioni finalizzate al raggiungimento della riduzione del debito, obiettivo previsto nel suo Piano Strategico al 2025, ottimizzando il profilo di rischio-rendimento del gruppo e della sua base di asset.


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Enel vende in Australia

Focus su Enel dopo le due operazioni annunciate in queste ore, con la società impegnata in Australia e in Cile.

Prima dell’apertura odierna di Piazza Affari, la società comunicava la firma di un accordo per la cessione a Inpex Corporation della metà (50%) delle due società che possiedono le attività del gruppo in Australia attraverso Enel Green Power S.p.A. (EGP).

Al perfezionamento dell'operazione, si prevede che Enel Green Power e Inpex gestiranno congiuntamente Enel Green Power Australia, supervisionando l’attuale portafoglio di generazione da fonti rinnovabili di quest’ultima e continuando a sviluppare la sua pipeline di progetti, allo scopo di ottenere un incremento della capacità installata di EGPA.

In questo modo, EGPA continuerà a guidare la transizione energetica in corso in Australia, accelerando il suo contributo al raggiungimento dell'obiettivo Net Zero del Paese.

L'operazione è in linea con il piano strategico di Enel, che prevede la realizzazione di partnership in alcuni business e aree geografiche per incrementare la creazione di valore.

L’impatto economico

L’accordo è stato chiuso per un corrispettivo di circa 400 milioni di euro di enterprise value riferito al 100%, compresi 140 milioni di euro di debito.

Da Enel prevedono un impatto positivo di 87 milioni di euro sull’Ebitda ordinario e reported del 2023 derivante dall’operazione, oltre ad un effetto positivo sull’indebitamento netto consolidato di circa 145 milioni legato alla quota del 50% ceduta da Enel Green Power Australia che sarà contabilizzata nel 2023.

Questo importo non include circa 203 milioni di indebitamento netto deconsolidati nel 2022, in quanto Egp era già stata classificata come “held for sale”, sottolinea la nota diffusa da Enel.

L’operazione in Cile

Il secondo annuncio, arrivato ieri sera, riguarda un accordo di compravendita firmato da Enel Chile con Sonnedix Chile Arcadia e Sonnedix Chile Arcadia Generación, società controllate entrambe da Sonnidix, produttore internazionale di energia rinnovabile.

L’intesa comprende la vendita delle intere partecipazioni detenute da Enel, pari a circa lo 0,009%, e da Enel Chile (99,991%) del capitale sociale di Arcadia Generación Solar, società cilena proprietaria di quattro impianti fotovoltaici nella parte settentrionale del Cile con circa 416 MW di capacità complessiva installata.

Gli impianti fotovoltaici presenti nel portafoglio della società sono quelli di Diego de Almagro (36 MW, operativo dal 2014), Carrera Pinto (97 MW, operativo dal 2016), Pampa Solar Norte (79 MW, operativo dal 2016) e Domeyko (204 MW, operativo dal 2022), che insieme generano circa 1 TWh all’anno di produzione netta.

Transazione economica e Piano Strategico

Dopo aver ricevuto le autorizzazioni previste in questo tipo di operazioni, gli acquirenti pagheranno per tutte le partecipazioni un totale di 550 milioni di dollari USA (504 milioni di euro), corrispondente al 100% dell’enterprise value concordato dalle parti.

La società prevede un impatto positivo generato dall’operazione sull’indebitamento netto del gruppo Enel pari a circa 504 milioni di euro e sull’utile netto di gruppo reported per il 2023 pari a circa 20 milioni, mentre non sono previsti impatti dell’operazione sui risultati economici ordinari del gruppo.L’operazione, prevista all’interno dell’attuale Piano Strategico del gruppo Enel, “contribuisce all’obiettivo di migliorare e ottimizzare costantemente il profilo di rischio-rendimento del gruppo e della sua base di asset”, sottolineano dalla società italiana.

“La vendita rientra all’interno dell’attuale piano di contenimento del debito di Enel che prevede 21 miliardi di euro di dismissioni entro il 2025 di cui circa la metà già effettuate”, ricordano da WebSim Intermonte (giudizio ‘interessante’ su Enel con target price 7,20 euro)”.

La view degli analisti

Gli analisti di Equita Sim calcolano che “le due operazioni dovrebbero ridurre il debito netto di circa 0,6-0,7 miliardi di euro, rispetto a una posizione finanziaria netta di 55 miliardi pro-forma riportata alla fine del primo trimestre includendo le cessioni non ancora finalizzate alla data del 31 marzo”.

Inoltre, proseguono dalla sim, queste “aumentano la visibilità sul programma di riduzione del debito Enel, che si prevede raggiunga un rapporto Pfn/Ebitda di 2,6 volte per la fine del 2023”.

Alla luce dei due annunci, infine, Equita Sim conferma la raccomandazione ‘buy’ e il prezzo obiettivo a 6,9 euro su Enel, rispetto ai 6,288 euro raggiunti (+0,90%) questa mattina in apertura di seduta a Piazza Affari.

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