Enel ed Eni ottengono fondi Ue per sviluppare l’idrogeno

Finanziati dalla Commissione due progetti per produrre idrogeno verde a Gela (20 MW) e a Taranto (10 MW). Deutsche Bank e Goldman Sachs ribadiscono il giudizio Buy sulla società elettrica.

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Le risorse vengono dal progetto IPCEI Hy2Use.

Due progetti per lo sviluppo di idrogeno verde da parte di Enel e di Eni si sono visti assegnare il supporto finanziario della Commissione europea nell’ambito di IPCEI Hy2Use, il progetto comune di interesse europeo, che erogherà complessivamente fino a 5,2 miliardi di euro per sostenere la ricerca e l’innovazione, la prima applicazione industriale e la costruzione delle relative infrastrutture nella catena del valore dell’idrogeno.

Il finanziamento, di cui non è stata resa nota l’entità, andrà alla società South Italy Green Hydrogen, la joint venture creata da Eni e da Enel, primo gruppo al mondo per la produzione di energia rinnovabile.

Gli impianti saranno realizzati nella vicinanza di due raffinerie.

Gli impianti saranno realizzati uno all’interno della bioraffineria di Gela, dove sarà installato un elettrolizzatore da 20 MW, e l’altro nelle vicinanze della raffineria di Taranto, dove sarà installato un elettrolizzatore da 10 MW, entrambi con tecnologia PEM (membrana a scambio protonico). L’idrogeno verde, prodotto utilizzando esclusivamente energia rinnovabile, è stato individuato dalle due aziende come soluzione idonea per contribuire al processo di decarbonizzazione dei due stabilimenti.

Nel segmento dell’idrogeno verde, il gruppo Enel sta sviluppando progetti anche in Spagna, Cile e Stati Uniti.

Von der Leyen vuole una banca europea dell’idrogeno

La Commissione europea ha dichiarato di voler installare nell'UE 40 GW di elettrolizzatori di idrogeno rinnovabile entro il 2030.

Il mese scorso, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha espresso il suo sostegno all'idrogeno durante il suo discorso sullo stato dell'Unione. “L’idrogeno può essere una svolta per l'Europa. Dobbiamo portare la nostra economia dell'idrogeno dalla nicchia alla scala”, ha detto la presidente della Commissione. “Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo creare un market maker per l'idrogeno, al fine di colmare il divario degli investimenti e collegare la domanda e l'offerta future”, ha detto la von der Leyen.

La presidente ha anche annunciato la creazione di una Banca europea dell'idrogeno. Si spera che questa possa investire 3 miliardi di euro (circa 2,91 miliardi di dollari) per sostenere il futuro mercato dell'idrogeno.

Analisti positivi su Enel.

Nei giorni scorsi sia Deutsche Bank che Goldman Sachs hanno ribadito la raccomandazione Buy su Enel con target price rispettivamente a 6,50 euro e a 6,85 euro.

In un mercato cedente (FtseMib -1%), l’azione Enel oggi sale dello 0,6% a 4,03 euro. Dall’inizio dell’anno Enel è scesa del 48%. Dei 21 analisti che coprono il titolo, 16 consigliano di comprare le azioni e la media dei target price è 7,71 euro, un prezzo obiettivo che implica un potenziale di rialzo del 92%.

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