Erg in testa al FTSE MIB, tra scioperi e aumenti del gas

Le minacce dei lavoratori di Woodside in Australia in caso di mancato accordo con l’azienda e i dati sulla domanda di energia elettrica sostengono le azioni della società italiana produttrice di elettricità green da fonti rinnovabili.

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Erg protagonista

Primo posto tra le blu chip del FTSE MIB per Erg, società tra i principali produttori di energia green da fonti rinnovabili, in evidenza grazie all’aumento del prezzo del gas e ai dati sulla domanda elettrica.

Le azioni ERG arrivano a guadagnare oltre il 3% dopo un’ora di contrattazioni a Piazza Affari, toccando un massimo di 24,64 euro, riducendo così al 10% il calo arrivato nel 2023.

In crescita anche le altre società legate al gas come Gas Plus, Maire Tecnimont e Italgas, entrambe in aumento dell’1%, mentre tra i petroliferi risultano in difficoltà Tenaris (-0,60%) e Saras (-0,10%).

Analisi sul gas

Erg è aiutata dal recente aumento del gas che aveva portato ieri la quotazione ad Amsterdam del future ICE Dutch TTF Natural Gas oltre i 44 euro, ai massimi dall’aprile scorso, balzo parzialmente rientrato questa mattina (42 euro).

A sostenerne i prezzi sono i venti di sciopero nel terminale Lng in Australia dai lavoratori di Woodside, pronti a fermarsi se non si raggiungerà un accordo con l'azienda il prossimo 23 agosto, che potrebbero compromettere in modo significativo le forniture globali di gas in vista dell’inverno

Da Equita Sim ritengono che “un’eccessiva volatilità e un rialzo dei prezzi del gas sono negativi per il settore in termini di rischio regolatorio e stabilità dei margini retail, e potenzialmente positivi per i produttori di energia rinnovabile (A2a, Erg, Iren, Enel, Alerion, Acciona energia, in assenza di interventi di claw back)”, anche se “l’elevato grado degli stoccaggi UE dovrebbe comunque consentire contenere gli effetti distorsivi nelle prossime settimane”.

Domanda elettrica

Nel frattempo, la domanda elettrica di luglio risulta in calo del 3,3% su base annuale (-2,6% aggiustato per il calendario).

Sul lato offerta, prosegue il recupero della produzione idroelettrica e eolica (+32%), in aumento anche la produzione solare (+12%), mentre risulta in flessione la produzione da fonte termica (-14%).

Si tratta di dati “positivi per i produttori rinnovabili, in primi per Erg”, sottolineano gli analisti di WebSim Intermonte, che su Erg mantengono un giudizio ‘interessante’, con target price di 33 euro.

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