Erg si avvia verso la cessione degli asset hydro e gas


Le indiscrezioni delle ultime settimane avrebbero trovato conferma nelle ultime ore. La società avrebbe già dato mandato agli advisor e la vendita potrebbe passare per un’asta competitiva. Il titolo in Borsa beneficia dei rumors in rialzo dell’1,41% a fine mattinata.


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Operatori energetici e fondi infrastrutturali nel mirino della vendita

Si rincorrono i rumors sulla possibile cessione degli asset idroelettrici (527MW) e termici a gas (480MW) da parte di Erg. Le indiscrezioni delle scorse settimane si sarebbero concretizzate nelle ultime ore (secondo il Sole 24Ore) con la decisione di affidare mandato agli advisor MediobancaRothschild. Il processo di vendita potrebbe passare per un’asta competitiva già nelle prossime settimane.

La decisione si colloca nella strategia di ricollocazione della società nel business delle rinnovabili. Piano confermato anche di recente dal presidente Edoardo Garrone.

La decisione di Erg coinvolge, indirettamente, gli operatori energetici italiani (che potrebbero essere interessati agli asset), in primis A2a, ancora tonica a Piazza Affari in rialzo dell’1,31% a fine mattinata, ma anche Enel (+0,20%). Oltre ad attirare l’interesse di fondi infrastrutturali italiani (F2i) o esteri (Macquarie).

La vendita porrà le basi per un piano di espansione «aggressivo»

«Riteniamo la cessione possa essere funzionale ad un piano di espansione più aggressivo sul core business (Solar, Wind) nei i prossimi anni», precisano gli esperti di Equita Sim.

I proventi dell’eventuale cessione porterebbero a un riposizionamento di Erg nel settore eolico e solare con l’acquisizione di ulteriori 1,1-1,5 GW di capacità nei prossimi anni. Occorre ricordare anche la scadenza della cessione dell’asset idroelettico nel 2029. A questo si sommerebbe un miglioramento della carbon footprint (e un parallelo appoggio all’obiettivo delle Nazioni unite del Net zero carbon entro il 2050).

Ancora secondo Equita con questo passaggio Erg rafforzerebbe la propria presenza geografica in nuovi mercati, aumentando lo «speculative appeal, nei confronti degli operatori (prevalentemente Oil companies) in cerca di diversificazione nel segmento». Per Equita, quindi, Buy e target price di 23,5 euro invariati.

Buy confermato anche da parte di Intesa Sanpaolo con tp a 30 euro. Secondo gli esperti la ratio strategica per l’azienda può essere quella di realizzare un re-shuffle del portafoglio in termini di tecnologia e geografia, con maggiore esposizione al solare ed eolico e un’ulteriore espansione in Europa.

Alle 12 il titolo viaggia in rialzo dell’1,41% scambiato a 25,98 euro.

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