ETF a distribuzione o ad accumulo
Creare entrate regolari? Risparmiare soldi per il futuro? In base ai propri obiettivi di investimento si può selezionare tra ETF ad accumulazione e a distribuzione.
Cosa sono gli ETF a distribuzione e gli ETF ad accumulazione
Chi decide di investire in ETF (Exchange Traded Fund) si troverà davanti una scelta: acquistare un ETF a distribuzione o un ETF ad accumulazione?
La questione non si riduce solamente al ricevere o non ricevere i dividendi, ma può implicare diversi orizzonti temporali e obiettivi di investimento e, inoltre una tassazione diversa. Ma partiamo dal principio.
Gli ETF a distribuzione (contraddistinti dall’abbreviazione Dist) distribuiscono i dividendi degli strumenti sottostanti (azioni, obbligazioni) che detengono in portafoglio. Sono adatti soprattutto a chi cerca una rendita passiva derivante dal proprio investimento, funzionando un po’ come prodotti a cedola. Ovviamente, gli ETF pagano dividendi solo se il pagamento di dividendi è previsto dai titoli sottostanti all’ETF. Generalmente i dividendi sono pagati almeno una volta l’anno, ma anche con maggiore frequenza: la maggior parte degli ETF obbligazionari, ad esempio, li paga mensilmente.
Gli ETF ad accumulazione (contraddistinti dall’abbreviazione Acc) si comportano invece in modo opposto, e i dividendi vengono reinvestiti nel proprio capitale. Il guadagno, in questo caso, è rappresentato dall’aumento del valore totale dell’ETF, il quale si riflette in un aumento del valore delle quote possedute. Lo svantaggio principale degli ETF ad accumulazione è la mancata ricezione dei dividendi su base regolare.
Il KIID e la scheda informativa sul fondo specificano se l’ETF distribuisce dividendi o se li accumulano nel patrimonio gestito.
Differenze nella tassazione
Un’importanza fondamentale nella scelta tra accumulazione e distribuzione la assume la tassazione, che in Italia non è molto amica degli investitori.
Se deciderai di investire in un ETF a distribuzione, ricorda che le somme percepite a titolo di cedola, dividendo o premio saranno tassate al 26% come reddito da capitale al momento della distribuzione.
Al contrario, gli ETF ad accumulazione (o ad accumulo) non sono soggetti a tassazione per i proventi reinvestiti e saranno oggetto di imposizione fiscale solo al momento della vendita delle quote dell’ETF. La somma che avresti dovuto pagare in imposte rimane in pancia all’ETF e continuerà a sua volta a generare un rendimento (capitalizzazione composta degli interessi).
ETF ad accumulazione per l’interesse composto
Come in tutte le scelte di investimento, è necessario valutare l'orizzonte temporale.
Gli ETF ad accumulazione sono considerati la scelta migliore per chi ha un ottica di investimento di lungo periodo. Solo così l’interesse composto avrà il tempo per manifestarsi a pieno. Le entrate maturate dalla composizione dell’indice sono reinvestite al 100% all’interno dell’ETF stesso. Si tratta di un meccanismo più efficiente da un punto di vista fiscale, che permette di aumentare molto il capitale nel lungo periodo, grazie all’interesse composto.
ETF ad accumulazione o ETF a distribuzione: cosa scegliere?
Il tipo di investimento varia, come sempre, in base ai bisogni e agli obiettivi di investimento. Chi preferisce integrare il proprio reddito con un flusso di denaro in entrata regolare e avere la libertà di reinvestire autonomamente le somme distribuite sceglierà la distribuzione. Chi invece preferisce ottenere un rendimento futuro complessivamente superiore, rinunciando alle entrate passive allora sceglierà l’accumulazione.
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