Fed pronta al primo taglio dei tassi da dicembre 2024, tutti i possibili scenari

15/09/2025 14:30
Fed pronta al primo taglio dei tassi da dicembre 2024, tutti i possibili scenari

La riunione di settembre potrebbe segnare un momento storico per la Fed, con un possibile primo taglio dei tassi d’interesse dall’inverno scorso. I mercati guardano con estrema attenzione alla decisione del FOMC del 17 settembre, che potrebbe aprire una nuova fase nella politica monetaria statunitense, mentre le parole di Jerome Powell saranno decisive per capire la traiettoria dei prossimi mesi.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Una riunione cruciale per la Fed

Il prossimo appuntamento del Federal Open Market Committee (FOMC) inizierà domano e terminerà il 17 settembre. Mercoledì sera, alle 20:00 ora italiana, è atteso l’annuncio ufficiale sulle decisioni di politica monetaria, accompagnato dalle nuove proiezioni su inflazione, occupazione e crescita. Riflettori puntati anche sul dot plot, il grafico che mostra le attese dei membri della Fed sui futuri livelli dei tassi. Subito dopo, alle 20:30, il presidente Jerome Powell terrà la tradizionale conferenza stampa, che spesso rappresenta il vero punto di svolta per i mercati.

Secondo Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, le probabilità maggiori indicano un primo taglio dopo dicembre 2024, con un mercato che cerca segnali concreti sulla direzione della banca centrale.

Le aspettative del mercato e i possibili scenari

Gli analisti di IG ritengono altamente probabile che la Fed decida un taglio dei tassi di 25 punti base, portando il costo del denaro nel range 4,00-4,25%. Non è del tutto esclusa l’opzione di un taglio più consistente, pari a 50 punti base, soprattutto alla luce dei dati più deboli sul mercato del lavoro, anche se resta lo scenario meno probabile.

La banca centrale Usa, sottolinea Diodovich, potrebbe inoltre lasciare aperta la porta a ulteriori riduzioni nei prossimi mesi. Resta tuttavia un ostacolo rilevante: l’inflazione, sia core che headline, continua a rimanere sopra il target del 2%, condizione che limita la possibilità per la Fed di mostrarsi troppo accomodante.

Proiezioni economiche e forward guidance

Oltre alla decisione sui tassi, la Fed renderà note le nuove proiezioni economiche, con stime aggiornate su inflazione, crescita e disoccupazione. Secondo Diodovich, non è da escludere una revisione al ribasso delle previsioni di crescita per il biennio 2025-2026, coerente con il raffreddamento del mercato del lavoro.

Sul fronte inflazione, invece, IG Italia si attende un possibile ritocco al rialzo o comunque una conferma di valori superiori al target, a dimostrazione delle difficoltà che la banca centrale incontra nel riportare la dinamica dei prezzi sotto controllo.

Il nuovo dot plot della Fed

Il dot plot, lo strumento che raccoglie le previsioni dei singoli membri della Fed sui futuri livelli dei tassi, sarà uno degli elementi più seguiti dai mercati. Nel grafico pubblicato a giugno, la mediana indicava un range 3,75%-4%, equivalente a due tagli del costo del denaro.

Per il 2025, Diodovich evidenzia che la mediana delle attese potrebbe segnalare altri due tagli dei tassi oltre a quello di settembre, delineando così un percorso verso un range compreso tra 3,50% e 3,75%.

La conferenza stampa di Powell

Se il dot plot offre una fotografia delle attese interne, la conferenza stampa di Jerome Powell sarà il vero momento chiave. Ogni sfumatura del linguaggio del presidente, più accomodante (dovish) o più prudente (hawkish), potrà orientare in modo significativo le aspettative degli investitori.

La domanda centrale sarà se Powell metterà l’accento sul rischio inflazione oppure sul rallentamento dell’economia come principale motivo di preoccupazione. La risposta potrebbe cambiare radicalmente la percezione del mercato rispetto alla traiettoria futura della politica monetaria.

Le possibili ricadute sui mercati

Le ipotesi in campo, come sintetizzate da IG, delineano scenari con impatti differenti per dollaro, azioni e materie prime.

Un taglio di 25 punti base con tono accomodante è lo scenario più probabile (60%) e porterebbe a una leggera debolezza del dollaro, sostenendo titoli tecnologici e asset rischiosi, con oro e commodities favoriti dal minor costo del denaro.

Un taglio di 50 punti base o un’apertura a ribassi più rapidi resta poco probabile (5%), ma in quel caso il dollaro subirebbe un calo marcato anche contro le valute emergenti, favorendo una rotazione verso azioni e mercati emergenti, oltre a un forte afflusso su oro e materie prime.

Un taglio di 25 punti base accompagnato da toni prudenti è lo scenario possibile (34%), che manterrebbe il dollaro stabile o in rafforzamento, con pressioni sui titoli growth e rendimenti a breve più elevati, a danno di imprese e famiglie.

Infine, l’ipotesi di nessun taglio è considerata molto improbabile (1%): in quel caso si assisterebbe a un forte rafforzamento del dollaro e a una caduta dei listini azionari, con un vero shock sui mercati, poiché Powell aveva già preparato il terreno a un allentamento nella conferenza di Jackson Hole.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it