Fincantieri, strategia “positiva” l’acquisto di Wass secondo gli analisti

Navigazione veloce per Fincantieri oggi a Piazza Affari, con il vento in poppa che arriva dalle voci su una trattativa con Leonardo per l’acquisizione di Wass (Whitehead Alenia sistemi subacquei), cessione che potrebbe aver bisogno di un’operazione sul capitale.

Le azioni della società operante nel settore della cantieristica navale detenuta al 71,3% da CDP arrivano a guadagnare il 4% nelle prime due ore di scambi, toccando un massimo di 0,50 euro.

Alti i volumi, con oltre 8 milioni e 600 mila pezzi trattati, ben oltre la media giornaliera di 4,3 milioni delle ultime trenta sedute.

Per acquisire Wass, società di Livorno attiva nella costruzione di sistemi di difesa subacquei, come siluri e sonar, con 450 dipendenti, Fincantieri potrebbe aver bisogno di un’operazione sul capitale come un rafforzamento patrimoniale o l’emissione di un bond convertibile, secondo quanto scrive Il Corriere, in una vendita valutata in 400 milioni di euro dalle fonti de Il Messaggero.

Dal Sole 24 Ore scrivono che i colloqui sarebbero in uno stato “avanzato” e l’operazione avrebbe un valore di 250-300 milioni.

Il potenziale accordo non includerebbe invece Oto Melara su cui in passato c’erano state indiscrezioni di interesse da parte di Fincantieri.

Per il momento non sono arrivati commenti da parte delle due società, Leonardo e Fincantieri.

Per Banca Akros un potenziamento del business militare di Fincantieri rappresenterebbe una strategia positiva. “Con l'acquisto di Wass, Fincantieri rafforzerebbe il suo posizionamento nel settore subacqueo, un'area che la società ha identificato come strategica per la sua complessità e le sue prospettive di crescita”, spiegano dal broker che tuttavia sottolinea l'effetto negativo di un eventuale aumento di capitale, solo in parte scontato dal mercato.

Secondo Intesa Sanpaolo, l’eventuale acquisto delle attività di difesa sottomarina di Wass da Leonardo da un punto di vista strategico sarebbe “positivo, in quanto consentirebbe al gruppo di aumentare la sua esposizione al settore della Difesa e in particolare a un subsegmento, quello dei sistemi sottomarini, atteso beneficiare delle solide prospettive in vista”.

Dalla banca torinese ritengono che, in caso di un’acquisizione, “un aumento di capitale o un bond convertibile sarebbero probabili” e confermano la raccomandazione ‘hold’ su Fincantieri, con prezzo obiettivo a 0,53 euro.

L’interesse di Fincantieri per Wass “è noto da tempo”, ricordano da Equita Sim, e “rientrerebbe nella strategia del management di rafforzare il business della difesa (oggi circa 40% del fatturato)”.

Un’operazione di M&A “può essere il trigger per l’avvio di un’operazione straordinaria di rafforzamento della struttura finanziaria (noi stimiamo ancor prima dell’eventuale M&A una leva di 6x ND/EBITDA a fine 2023 che scende a circa 4 volte a fine 2025 rimanendo comunque su livelli elevata)”, proseguono dalla sim.

In quest’ottica, MF riporta oggi che CDP potrebbe non seguire integralmente l’aumento di capitale pur mantenendo la maggioranza al fine di aumentare il flottante e una decisione finale è attesa tra fine aprile ed inizio maggio.

Per Leonardo WASS rappresenta “una piccola business unit all’interno della divisione difesa di cui non sono disponibili numeri aggiornati” e “nel caso le indiscrezioni venissero confermate riteniamo che la cessione possa aver un senso strategico in attesa di capire a cosa servono le risorse finanziarie (sapendo che nel quarto trimestre ha ceduto anche una quota di DRS incassando 0,3 miliardi)”, concludono da Equita.